Questa volta il “temino” che compone l’abile Giancarlo Berardi è sul terrorismo. Ma non è il terrorismo fondamentalista, che non può essere compreso dall’Occidente che lo subisce nel XXI secolo. Quello che ricompare in questo episodio, come un fantasma da un passato non superato, è l’anelito di ribellione di chi credeva, con mezzi magari sbagliati, di ristabilire nel mondo ideali di eguaglianza e di giustizia ripetutamente calpestati. Come nel Salvador, un tragico esempio centramericano di violenza militare perpetrata spesso con la collaborazione dei “consiglieri militari” statunitensi. È qui che si attua quello scorcio di tragedia che segna l’esistenza di Astrid Muller, la protagonista dell’albo, e che la relega in carcere per vent’anni.
Il suo rilascio coincide con l’avvio dell’albo: spietata ma umanissima, abilissima e decisa ma anche irresoluta, la Muller è la figura verso cui convergono le fila della narrazione. Il resto è riempito dai consueti siparietti stipati di buoni sentimenti, di cui è protagonista, questa volta, Norma. La sorella prodiga, appare nell’ultima pagina giusto per assicurare il lieto fine a un albo in sé aspro, a mo’ di contentino per chi sarà rimasto deluso da una conclusione oltre che amara anche insoddisfacente. Lo sceneggiatore Maurizio Mantero trova pane per dare sfogo alla sua passione aviatoria e ci regala stupendi scenari aerei e visioni geniali, come quella di pagina 90. Il disegnatore Antonio Marinetti si colloca ad un livello medio nella scala qualitativa (piuttosto alta) dei disegnatori di Julia.
Abbiamo parlato di:
Julia #170 – Quando sarete morti
Giancarlo Berardi e Maurizio Mantero, Antonio Marinetti
Sergio Bonelli Editore, novembre 2012
130 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,40€