Dopo Doubt, Yoshiki Tonogai torna ad affrontare una storia in stile Saw, stavolta unendoci riflessi presi da altri thriller come Seven. La trama infatti non può non far tornare alla mente questi e altri film chiaramente ispiratori: nove ragazzi, scelti per impersonare ognuno uno dei nove vizi capitali, vengono rapiti e si risvegliano all’interno di un tribunale abbandonato con indosso delle maschere dalle fattezze animali. Sono stati rinchiusi lì per essere giudicati per i propri peccati e vengono costretti a scegliere chi potrà sopravvivere e chi morire tra loro.
Ci troviamo di fronte a una storia che fin dalle prime battute risulta abusata e che non riesce per questo a costruire realmente la tensione prevista nel lettore. In questo primo albo l’autore si concentra sul creare l’atmosfera, senza ricercare il lato splatter dei suoi ispiratori cinematografici. Questa scelta comporta tempi dilatati che non vengono però utilizzati per approfondire la conoscenza dei protagonisti e creare empatia. I disegni, estremamente puliti e dal segno non particolarmente originale, non sembrano molto adatti a questo genere di storie.
Nonostante questi difetti, non si può dire che Judge sia un brutto fumetto, ma paga certamente il voler riproporre una storia e uno stile su cui si è già letto e visto molto.
Abbiamo parlato di:
Judge #1
Yoshiki Tonogai
Traduzione di Giovanni Lapis
J-Pop, settembre 2013
244 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90€
ISBN: 9788866345978