Uscito recentemente, dapprima in digitale e successivamente in DVD e Blue-Ray per il mercato americano, Teen Titans: The Judas Contract è il ventottesimo film dei DC Universe Animated Original Movies, prodotto dalla Warner Bros. Animation.
Diretto da Sam Liu è la trasposizione animata dell’omonima saga a fumetti uscita nel 1984 ad opera di Marv Wolfman e George Pèrez, che viene comunemente considerata come una delle storie dei Teen Titans più memorabili mai scritte. È inoltre il secondo lungometraggio a vantare la presenza del supergruppo di eroi adolescenti, dopo la loro introduzione in Justice League vs Teen Titans del 2016, ma il primo che li vede come assoluti protagonisti.
È bene sottolineare che il film è disponibile solo in lingua inglese ed è altamente improbabile che verrà mai tradotto in italiano. Non si tratta comunque di un inglese eccessivamente complicato, per cui è sufficiente avere una padronanza discreta (anche se non eccelsa) della lingua, per godersi la visione.
Senza rivelare troppo della trama, nel caso qualcuno non abbia letto il fumetto, questa rimane in larga parte fedele all’opera originale e vede i Giovani Titani impegnati nel tentativo di smantellare le operazioni criminali dell’H.I.V.E.. Ciò li fa finire nel mirino di Deathstroke, assoldato dalla malvagia organizzazione per catturare o eliminare gli eroi.
Benché gli snodi narrativi fondamentali vengano riproposti con una certa dovizia, la storia nel suo complesso risulta decisamente snellita e semplificata rispetto alla versione cartacea. Alcuni membri del team sono diversi, vengono condensati insieme certi elementi che nel fumetto erano del tutto distinti, vengono rimossi (o molto ridimensionati) alcuni personaggi che nella visione di Wolfman ricoprivano un ruolo piuttosto importante. Tali modifiche sono dovute sia al poco tempo che gli autori avevano a disposizione per raccontare una storia complessa come The Judas Contract (il film dura poco più di un’ora e venti), sia alla necessità di farlo risultare in continuity con gli altri film di questo filone, inserendolo quindi in quell'”universo animato condiviso” inaugurato nel 2014 con Justice League War.
Lungi dall’essere un difetto, questa generale semplificazione ha anzi il merito di rendere la vicenda molto più immediata e accattivante anche per chi non avesse una conoscenza approfondita del fumetto.
Il film è infatti caratterizzato da una sceneggiatura ben strutturata e dal un ritmo incalzante: il regista è riuscito a trovare un perfetto equilibrio tra le scene d’azione, adrenaliniche e visivamente esaltanti, e i momenti più intimi, dedicati allo sviluppo dei personaggi.
Proprio i personaggi sono uno degli elementi più riusciti di questo The Judas Contract.
Facciamo un attimo un passo indietro al sopracitato Justice League vs Teen Titans. Per quanto fosse anch’esso un film complessivamente molto ben confezionato, trovava il suo principale difetto proprio nella mancanza di approfondimento dei protagonisti (eccezion fatta per Raven, il cui background aveva un’importanza centrale a livello di trama).
Fa piacere, pertanto, constatare che WB Animation abbia colto l’occasione per correggere il tiro. Adesso agli spettatori vengono date molte più informazioni sui trascorsi della squadra, vengono mostrati stralci di quotidianità dei vari componenti del gruppo e non mancano i momenti più riflessivi in cui viene esplorata la loro psicologia (ad esempio l’efficace flashback iniziale che mostra l’arrivo di Starfire sulla Terra, la sua relazione con Nightwing, i tentativi di Blue Beetle di costruirsi una vita normale e di relazionarsi con la propria famiglia). Tutti elementi che contribuiscono a dare loro un certo spessore di cui nel film precedente si sentiva la mancanza.
Beninteso, anche da questo punto di vista c’è stata una certa semplificazione rispetto al fumetto, sopratutto per quanto riguarda le motivazioni che spingono i protagonisti ad agire e nei rapporti interpersonali. Per esempio Terra, la nuova componente del team che riveste un ruolo di primaria importanza nella storia, appare molto meno instabile dal punto di vista psicologico e viene presentata più secondo i canoni di “eroina tragica”. Anche questo comunque è comprensibile, non avendo potuto gli autori appoggiarsi al complesso background che il fumetto ha avuto molto più tempo per delineare.
Sul fronte dei cattivi si fa notare il già citato Deathstroke, un villain da sempre molto carismatico e che anche in questo caso riesce a rubare la scena. C’è da dire che la spiegazione che viene addotta su come faccia a essere ancora vivo (dopo che lo si era visto presumibilmente tirare le cuoia alla fine di Son of Batman) è oltremodo banale e viene trattata in maniera molto sbrigativa. D’altronde, realizzare un film su The Judas Contract senza la minacciosa presenza incombente di Slade sarebbe stata praticamente un’eresia, quindi va bene così.
Molto più sottotono l’altro antagonista, Brother Blood, il capo dell’H.I.V.E.. Questo risulta essere il classico “cattivone” piatto, anonimo e dalle motivazioni alquanto indefinite a cui fin troppi cinefumetti odierni ci hanno abituato. Una banalizzazione del personaggio particolarmente accentuata nella parte finale.
Decisamente azzeccato è il tono generale del film, solare e brioso, che riesce a centrare in pieno lo spirito dell’opera originale. Questo è dovuto in larga parte a dialoghi frizzanti, improntati all’umorismo e che non lesinano sulle battute.
A supporto di ciò c’è poi un doppiaggio di pregevole fattura, nel quale vale la pena di segnalare un ispirato Miguel Ferrer nei panni di Deahstroke (che tra l’altro con questo film firma la sua ultima performance prima della sua morte, avvenuta a gennaio di quest’anno) e un’altrettanto azzeccata Christina Ricci in quelli di Terra. Come ciliegina sulla torta, non si può poi non citare il cammeo di Kevin Smith, che presta la voce a se stesso.
Sotto il profilo del disegno e dell’animazione, anche The Judas Contract si uniforma allo “stile standardizzato” adottato dalla WB Animation per tutti i film di questo nuovo corso. Quindi uno stile di disegno affilato, che tende alle forme spigolose e caratterizzato da colori vivaci e molto saturi. Un comparto visivo senza dubbio accattivante e che ben si adatta alle storie supereroistiche trattate ma che al tempo stesso rischia di risultare stagnante, a lungo andare, precludendo ogni possibilità di innovazione o sperimentazione.
Molto buona la qualità dell’animazione che si fa apprezzare soprattutto durante le sequenze d’azione, estremamente fluide e dinamiche.
In definitiva, Teen Titans: The Judas Contract si presenta come un prodotto decisamente riuscito, continuando quindi quella “ripresa qualitativa” dei DC Universe Animated Original Movies (dopo un infausto periodo costellato da autentiche delusioni come Throne of Athlantis o Batman: Bad Blood) iniziata col già citato Justice League vs Teen Titans e per la quale questo film rappresenta sotto molti aspetti un ulteriore miglioramento.
Abbiamo parlato di:
Teen Titans: The Judas Contract
Warner Bros. Animation
Regiai: Sam Liu
Storia e sceneggiatura: Ernie Altbacker
Animazione, 2017, 84 minuti
Basato sulla storia: The Judas Contract di Marv Wolfman e George Pèrez
Lingua: inglese