Jordi Bernet

Jordi Bernet: “Devo tutto a quella canaglia di Torpedo!”

In occasione della consegna del Romics d’Oro, abbiamo incontrato a Roma il celebre disegnatore spagnolo, Jordi Bernet, per un’intervista sul filo dei ricordi e delle immagini: dagli esordi ad appena 15 anni al successo cult di “Torpedo”, fino alle interpretazioni originali di Spirit, Tex Willer e Batman.
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In occasione della consegna del Romics d’Oro, abbiamo incontrato a Roma il celebre disegnatore spagnolo, Jordi Bernet, per un’intervista sul filo dei ricordi e delle immagini: dagli esordi ad appena 15 anni al successo cult di Torpedo, fino alle interpretazioni originali di Spirit, Tex Willer e Batman.

Dici Jordi Bernet e pensi subito a Torpedo 1936, mitica serie noir, co-creata assieme ad Enrique Abuli, adorata da diverse generazioni di lettori e fonte di ispirazione per tanti altri autori. Prima e dopo, nella lunghissima carriera dell’autore catalano, c’è anche tanto altro: Clara de noche, Custer, Kraken, Batman, Tex Willer… Anche se lo stesso Bernet, ricevendo il Romics d’Oro sul palco capitolino, ha ammesso con la consueta auto ironia:

“Torpedo è una canaglia… è un figlio di puttana. Non lo vorrei mai come amico… Ma forse è il personaggio, assieme a Clara de Noche, che rappresenta meglio la mia carriera”

Nell’intensa videointervista , il maestro iberico ripercorre alcuni momenti di questo percorso così speciale nei fumetti. Bernet rievoca i suoi inizi da ragazzino nel genere umoristico, costretto a sostituire al tavolo da disegno il papà scomparso prematuramente. Ci racconta le passioni profonde per il noir e il western, così come la sua ricerca di stile unica, tra il realistico e l’umoristico. Lavorando a tutte le longitudini e le latitudini, dal mercato inglese a quello francese, dall’Italia agli Stati Uniti,  Bernet ha anche creato sodalizi artistici duraturi con alcuni dei più importanti sceneggiatori contemporanei: Enrique Abuli, Antonio Segura e Carlos Trillo.   

Il Romics d’Oro 2022 arriva a impreziosire un palmares già sterminato che l’ha visto premiato al Festival del fumetto di Angoulême (1986), con il Gran Premio del salone del fumetto di Barcellona (1991), con lo Yellow Kid a Lucca (1995), e con l’Inkpot Award alla Comic-com internazionale di San Diego (2011).

Ringraziamo l’agente in Italia di Jordi Bernet, Stefano Tolomei (che vedete nel video assieme all’autore iberico) per averci supportato nella realizzazione dell’intervista. Stefano ha anche curato l’edizione italiana del volume L’Arte di Bernet (edizioni Di) e la mostra dedicata all’autore, presente a Romics. 

Marco D'Angelo

Marco D'Angelo

(Roma, 1974) Laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi in Semiotica del Fumetto. Ha tenuto seminari sul fumetto in Italia e Svizzera e svolto attività di docenza per l’Istituto Europeo di Design e per la Scuola Internazionale di Comics.
E' stato soggettista/sceneggiatore per due serie d'animazione trasmesse dalla RAI ("Clic & Kat", "I Saurini e i viaggi del meteorite nero "). Su instagram lo trovate come @sonostorie

Lorenzo Gonnelli

Lorenzo Gonnelli

(Collaboratore esterno) Mi chiamo Lorenzo Gonnelli e vivo e lavoro a Milano come videomaker.
Sono nato e cresciuto ad Arcidosso, un piccolo paesino alle pendici del Monte Amita. Dal 2019 al 2021 lavoro come regista e VFX Artist all’interno di Pace Film Co, una casa di produzione con sede a Bristol nel Regno Unito. Negli anni ho realizzato video musicali, cortometraggi, spot pubblicitari e contenuti brandizzati per: Bristol BID, Pizzarova, Conad, Bacardi, Trunki etc.
Dopo il mio rientro in Italia avvenuto nel 2021, ho iniziato una collaborazione con l’agenzia di comunicazione ARCA Factory. Quando non monto video, leggo fumetti.

Matteo Cinti

Matteo Cinti

Nato alla fine degli anni ottanta, Matteo si diploma come Grafico Pubblicitario a Roma nel 2007 e nello stesso anno conosce il giornale per cui lavora ancora oggi sia come grafico che come redattore. Inizia ad amare i fumetti più o meno vent’anni fa quando legge Dragon Ball per la prima volta: da quel momento la sua libreria accetta solo storie con le nuvolette, specialmente se provengono dall'oriente. Disegnare è un hobby che si porta dietro dall’infanzia e che ogni tanto riesce a trasformare in lavoro. Fiero sostenitore della bellezza nella diversità di ognuno, non perde mai la speranza di un mondo sempre più verde.

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