Valutando a posteriori il suo seconda anno come Editor-in-Chief alla Marvel Comics, Joe Quesada ha recentemente parlato della possibilità di effettuare un’altra “pulizia di primavera” nella linea di testate dedicate agli X-Men.
“Sono ancora convinto che sia necessario snellire la linea di testate dedicate agli X-Men” dice Quesada “L’Universo mutante è una bestia molto strana, perché ne tagli una parte ed immediatamente le cominciano a crescere nuovi arti da tutte le parti. Tagli qualcosa, ed improvvisamente qualcos’altro, Muties o Morlocks, sprizza fuori e tu ti ritrovi a dover pubblicare nuove serie o miniserie. Prima che tu lo sappia, hai nuovamente lo stesso numero di testate dal quale eri partito prima dei tagli.”
“Credo che sia necessario dare un’occhiata alla linea. Non abbiamo moltissimo tempo – l’orologio sta ticchettando in attesa di X-MEN 2, ed abbiamo bisogno di prendere provvedimenti; penso che abbiamo davvero pochissimo tempo per provvedere e non possiamo farlo nemmeno chirurgicamente. Abbiamo bisogno di affrontare il problema e ripulire nel giusto modo laddove se ne avverta l’esigenza.”
Quando gli chiediamo cosa non fosse stato fatto nel giusto modo durante la prima sfoltitura della linea di testate dedicate agli X-Men, quella in cui vedemmo cadere titoli come X-Men: The Hidden Years, Generation X, ed X-Man, Quesada risponde che la prima mietitura giusta nel senso che i tagli attuali appaiono molto più definiti.
“Ad esempio, non ci sono tre testate mensili che interagiscono o che si basano su avventure spazio-temporali. Exiles narra questo tipo di avventure. Non abbiamo serie collegate a serie collegate. Abbiamo ancora [in realtà non più – NdStefano] Soldier X, che descrive le avventure mutanti nel mondo reale, ed Agent X, che è una collana umoristica, ma non abbiamo Bishop e Gambit e gli altri spin-off che non hanno mai avuto realmente senso perché erano basati su personaggi che avevano riscosso un gran successo al loro debutto ma che avevano perso, nel corso del tempo, gran parte della loro popolarità. Adesso abbiamo ancora degli altri spin-off e quindi dobbiamo fare una nuova pulizia, ancora.”
“Ribadisco che il parco testate degli X-Men è uno strano animale che assume vita propria. Ecco il problema … non è più come ai vecchi tempi quando stampare una collana collegata agli X-Men significava stampare cartamoneta. Quando dai alle stampe una X-Testata, venderà ancora meglio di uno spin – off dei Thunderbolts, ma ultimamente non lo farà tanto bene al punto di costringerci a produrla. Quello che accade è che gli Editors sono alla continua ricerca di nuovi progetti, ed alcuni li lanciamo davvero con le migliori intenzioni. È un processo di crescita e apprendimento. La collana ICONS ad esempio, è fallita ad un livello creativo? No, mi assumo io la responsabilità del loro andamento, il loro fallimento è avvenuto a livello editoriale. Credo che non abbiamo gestito quelle collane appropriatamente. Non sto qui seduto ad accusare i creatori delle mini, perché hanno dato davvero il loro massimo – abbiamo semplicemente sbagliato a condurli nella direzione sbagliata”.
Quesada aggiunge che i lettori in futuro vedranno meno miniserie della Marvel Comics, aggiungendo che piuttosto che pubblicare una mini che non venderà mai quanto una collana regolare, l’editore preferirà optare per un incremento dei numeri extra della collana principale, magari anche pubblicando storie che avrebbero potuto essere destinate ad una miniserie.
“Si tratta di una inversione di rotta nella logica relativa al come effettuiamo il nostro lavoro” dice Quesada. “In passato, ad esempio, abbiamo chiesto a Grant Morrison di scrivere dodici numeri dei NEW X-MEN e non gli abbiamo chiesto di scrivere una miniserie dedicata ad Hank McCoy nella quale avrebbe potuto spiegarci un po’ più approfonditamente chi fosse. Adesso, ci stiamo chiedendo perché non fare una miniserie dedicata ad Hank ed inserirla all’interno della serie regolare? Si tratta del medesimo personaggio, scritta dallo stesso scrittore, ed avremo dei numeri extra della stessa testata, così i rivenditori guadagneranno più soldi. Preferisco che i nostri autori producano più numeri di NEW o UNCANNY X-MEN che venderanno nello stesso modo delle collane regolari piuttosto che avere molte miniserie della linea ICONS o altri spin-off.”
Questa intervista è stata pubblicata originariamente sul sito
http://web.archive.org/web/20070310193600/http://x-mencomics.com:80/xfan/forums/index.html
ed è stata tradotta con l’autorizzazione degli autori.