Jessica Jones, Supergirl e il moderno sessismo

Jessica Jones, Supergirl e il moderno sessismo

Le protagoniste femminili di Jessica Jones e Supergirl, i problemi giudiziari de La Vita di Adele, Wonder Woman e molto altro ancora...

Jessica Jones, Supergirl e il sessismo moderno

Uno degli elementi fondamentali della prima stagione di Marvel’s Jessica Jones è stata la presentazione di un villain, Kilgrave (David Tennant) che ha fornito una versione subdola e manipolatrice del sessismo moderno e della questione stalking in chiave supereroistica.

A sottolineare questo elemento è stato recentemente un interessante articolo del Los Angeles Times firmato da Libby Hill il quale ha enfatizzato l’uso, nel primo episodio della serie targata Netflix, della parola (o sarebbe meglio dire “ordine”) con cui il supercriminale capace di controllare i comportamenti si rivolge alla protagonista Jessica Jones (Krysten Ritter) nel corso di un flashback: “Sorridi“.
Da questa semplice parola, usata in maniera sinistra dal villain, il quotidiano americano ha costruito una profonda analisi sul sessismo moderno non solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo, e della percezione che ancora si ha del genere femminile in generale, nonostante i profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni.

L’ordine in sé, così come viene impartito alla Jones, è sinistro, non solo a causa delle sfumature di abuso e di manipolazione, ma perché simili scenari intenzionali giocano un ruolo nel mondo reale ogni giorno. Ciò che rende questa situazione particolare, tuttavia, è come viene trattata all’interno della narrazione del materiale originale.
Se la serie “Jessica Jones” fosse stato un tipo di show ad avere una frase slogan per ogni personaggio, “Sorridi” sarebbe stata quella di Kilgrave. L’ordine “sorride” appare nella serie a fumetti, scritta da Brian Michael Bendis, così come nella serie che li adatta, ma al di fuori di tale pilastro, la serie Tv opta spesso per una mano molto più leggera per quanto venga rappresentata la manipolazione.
Mentre la versione di Bendis ordina a Jessica di mettersi a nudo (o indossare un vestito da studentessa mentre delle donne nude si contorcono tutte intorno), la versione televisiva le dice di sorridere. La direzione apparentemente meno invasiva si trasforma in un esempio sfumato del sessismo di tutti i giorni…

La Hill sottolinea come il dire a una donna di sorridere, soprattutto se fatto nei confronti di una sconosciuta, indichi un diritto di dettare il comportamento di questa persona, il cui aspetto più inquietante, secondo la giornalista, è alla fine la frequenza con cui questo sforzo da parte di Kilgrave viene compiuto con le migliori intenzioni. Un elemento presente nella realtà di tutti i giorni, che ha recentemente dato inizio a una serie di interessanti campagne e petizioni come Stop Telling Woman to Smile, come ricordato dalla stessa giornalista del quotidiano.
Scrive la Hill riferendosi alla misoginia e al sessismo maschile:

Non so mai se qualcuno sta facendo ciò che vogliono o che cosa dico loro di fare‘, Kilgrave dice a Jessica Jones, di fronte ai ripetuti incidenti di stupro e abusi. Nel tentativo di giustificare i suoi poteri di persuasione, Kilgrave serve come una rappresentazione esagerata di un consenso percepito.

L’analisi della Hill punta il dito sul comportamento di Kilgrave e sulle giustificazioni che il personaggio usa per motivare quelle che si possono definire, in maniera quasi assurda, come “molestie involontarie“. Questo fattore è rappresentato nella serie quando il villain interpretato da Tennant tenta di spiegare le sue insidiose azioni, spingendosi fino al punto di chiedere scusa, anche se è evidente che egli non pensi di essere veramente colpevole.

Quando Kilgrave dice a Jessica di sorridere, non è preoccupante perché lui controlla ogni pensiero e ogni sua azione, ma perché è una situazione che capita con molte donne, che non posseggono superpoteri. “Jessica Jones” è rivoluzionario perché nel riconoscere la misoginia casual e nell’esagerarne le tendenze più distruttive, espone la tossicità pervasiva che c’è in essa.

A sottolineare l’importanza di storie femminili rappresentate da serial quali Marvel’s Jessica JonesSupergirl della CBS è stato anche USA Today, che nel sottolineare le evidenti differenze tra i due show, il primo più realistico mentre il secondo molto più vicino ai toni fumettistici, mette al centro il fatto di come questi due personaggi abbiano creato uno spazio molto grande per le eroine femminili in televisione.

Entrambi gli show hanno a che fare con gli stessi blocchi di partenza – materiale di origine fumettistica, un personaggio del titolo femminile e temi di sessismo – in modi molto diversi: Supergirl si appoggia a questo, mentre Jessica Jones sta solo cercando di tenere duro. Supergirl deve rimanere su un grande network per famiglie, mentre Jones ha la libertà di includere sesso, violenza e parolacce su Netflix. Ma l’esistenza di una non invalida l’altra.
Quando Jones ha esordito su Netflix meno di un mese più tardi, sembrava rivoluzionario a sé stante. Jessica è un eroe diverso da tutti quelli che gli spettatori hanno visto prima, disinteressato a indossare un mantello o di fare qualsiasi tipo di azione audace. Il suo eroismo salta fuori quando lei è costretta a giocare al gioco del gatto col topo con Kilgrave, un cattivo che controlla la mente il quale l’ha tenuta prigioniera per mesi, aggredita sessualmente e costretta a uccidere qualcuno. È una storia di rara violenza sessuale ritratta completamente dal punto di vista del sopravvissuto…

E forse alla fine è proprio il punto di vista femminile, da parte di una vittima che decide di reagire, l’elemento più importante che viene offerto dal serial creato da Melissa Rosenberg. In un mondo in cui assistiamo ogni giorno a uomini che uccidono donne, che le picchiano e abusano di loro anche psicologicamente, il personaggio interpretato dalla Ritter è una risposta decisa a un universo maschile che molte volte non reagisce, ma rimane a guardare.

La vita di Adele

Il rating del film La vita di Adele, vincitore nel 2013 della Palma D’oro al Festival di Cannes, è stato modificato nei giorni scorsi, quando un tribunale di Parigi ha stabilito che il film contiene “scene realistiche di sesso che potrebbero urtare la sensibilità di un pubblico giovane“.
La storia d’amore lesbica che vede protagoniste le attrici Lea Seydoux (attualmente nei cinema con Spectre) e Adèle Exarchopoulos, all’epoca della sua uscita nelle sale cinematografiche aveva ricevuto un rating -12, ovvero chiunque oltre i 12 poteva vedere il film, una classificazione che ora sarà riesaminata da una apposita Commissione, anche se la decisione del tribunale sarà sottoposta ad appello.

La sentenza del tribunale francese è nata da una iniziativa portata avanti da Promouvoir, un gruppo conservatore che anche in passato aveva chiesto al tribunale amministrativo di Parigi di rivedere i rating di una serie di pellicole ritenute inadeguate. Tra queste sono da citare Love di Gaspar Noé, Baise-Moi, 50 sfumature di grigio e i due capitoli di Nymphomaniac realizzati dal regista Lars Von Trier.
La sentenza ha scatenato molte polemiche in Francia, e l’intervento di un folto gruppo di scrittori, registi e produttori i quali si sono detti indignati per la decisione del tribunale. In una dichiarazione, il gruppo ha dichiarato di “essere stupefatto” che il giudice abbia concordato con gli “argomenti vergognosi” di una “associazione decisamente oscurantista“.

Mentre Promouvoir chiede che la classificazione sia modificata a -18, si pensa all’impatto economico che la decisione potrebbe avere, anche se analisti ed esperti del settore sottolineano che questi potrebbe essere minimo, per via del fatto che la pellicola è ormai stata diffusa in DVD, Blu Ray, VOD da almeno due anni, venendo però modificato l’orario in cui la pellicola potrebbe essere trasmessa in televisione.

Wonder Woman

Parlando nei giorni scorsi alla UBS Global Media and Communications Conference, il portavoce e CEO di Time Warner Jeff Bewkes ha parlato del film di Wonder Woman che vedrà protagonista l’attrice Gal Gadot e di cui sono in corso attualmente le riprese per la regia di Patty Jenkins, evidenziano in particolare modo come la major veda nella pellicola un modo per portare più pubblico femminile verso i prodotti di genere supereroistico.

Pensiamo che questo potrebbe portare una grossa fetta di pubblico femminile sottorappresentato verso questo genere che francamente non è stato servito bene in passato e che potrebbe essere emozionante – ha detto Bewkes.

Ricordiamo che la pellicola sull’amazzone DC Comics sarà il primo vero progetto a vedere per la prima volta protagonista un personaggio femminile, anticipando di un paio di anni l’esordio sul grande schermo del Captain Marvel dei Marvel Studios.

Marza Animation Planet

IM Global ha firmato nei giorni scorsi un accordo con Marza Animation Planet, la filiale cinematografica della Sega, e con Pigmental Studios per gestire le vendite sui suoi progetti futuri, che includono alcuni film di animazione. I primi progetti che nasceranno da questa partnership saranno Household Pets, un’idea originale dell’ex animatore Disney e co-creatore di Cattivissimo Me Sergio Pablos, e Mean Margaret, basato sul libro per bambini di Tor Seidler vincitore del National Book Award.

Household Pets racconterà la storia di un ragazzo fantasioso e le sue battaglie con i mostri che si nascondono sotto il letto. Pablos produrrà tramite la SPA Studios in collaborazione con Marina Martins di Pigmental Studios. La Pre-produzione partirà tra la Spagna, la sede di Pigmental a Washington e quella di Marza con sede a Los Angeles.
Mean Margaret sarà prodotto da Jay Ahn e Chuck Williams , mentre Barry Cook (Mulan) ha diretto lo sviluppo iniziale del progetto con i disegni dei personaggi realizzati da Carter Goodrich (Alla ricerca di Nemo).

Il Film dei Peanuts

Snoopy and Friends – Il film dei Peanuts ha ottenuto nei giorni scorsi la nomination ai Golden Globe nella categoria riguardante l’animazione. Il regista della pellicola Steve Martino, raggiunto dalla notizia a Dubai, dove sta promuovendo il film, ha così commentato:

Questo è davvero un onore incredibile per il film e so di parlare a nome di tutti a Blue Sky e Fox Animation quando dico un grazie di cuore alla Hollywood Foreign Press. Siamo tutti onorati di portare avanti l’eredità di Charles Schulz e siamo entusiasti di vedere il pubblico di tutto il mondo che abbraccia il film e che una nuova generazione di appassionati sta scoprendo i personaggi.

Supergirl

La DC Comics ha pubblicato nel corso della settimana appena trascorsa, una serie di interviste ai protagonisti del serial trasmesso dalla CBS. Nei giorni scorsi, a parlare è stata Chyler Leigh, che interpreta la parte di Alex Danvers, la quale ha evidenziato le ragioni per cui la sorella adottiva di Kara (Melissa Benoist) non avrà mai una vita cosiddetta normale.

Esiste al mondo una donna che abbia una vita normale? [ride] Non so se riuscirà mai ad avere una vita normale, ma, scherzi a parte, questo solleva la domanda: cos’è davvero normale? Soprattutto di questi tempi. Il fatto che le sia stata affidata Kara in così giovane età, è stato esattamente come dire “questo è il tuo dovere, è la tua responsabilità. Sei tu a doverla sorvegliare, tu a doverla proteggere.” Fine della storia.

Perciò, non c’è niente di normale a riguardo. Perché Alex adora così tanto sua sorella e cerca di fare così tanto, è la storia di ogni supereroe. Devi essere pronta. Potrebbe accadere qualsiasi cosa, in qualsiasi momento. E con così tante minacce che incombono su di lei, adesso che Supergirl è uscita allo scoperto. È il compito di Alex, per quanto possa farlo controvoglia. Il suo dovere è quello di sorvegliare e voler bene a sua sorella, di proteggerla. L’unica cosa che vediamo, seppur accennata vagamente, è quale possa esser l’intera dinamica tra Alex e Maxwell Lord. Onestamente, non ci hanno detto poi molto, a parte il fatto che potrebbe creare un momento drammatico con Supergirl che adesso vuole proteggere Alex. Credo che si stia arrivando al culmine di tutta la questione.
alexkara

Batman V Superman: Dawn of Justice

Continua la campagna promozionale in vista dell’uscita del film diretto da Zack Snyder, e il coinvolgimento di numerosi brand per il merchandie collegato alla pellicola.
Kelloggs e General hanno annunciato la diffusione, in contemporanea con l’uscita del film nelle sale, di una serie di prodotto per la colazione, di cui sono state mostrate alcune immagini, le quali mostrano un prodotto raffigurante Superman e contenente cereali per la colazione a forma di S, mentre la versione di Batman presenta cereali e fragole al cioccolato a forma di pipistrello.

La catena Walmart sta nel frattempo pubblicizzando una differente linea di prodotti al gusto di frutta, realizzati fatti con frutta vera, e contenenti 100% del valore giornaliero di vitamina C, senza grassi, senza glutine, senza sodio e con 70 calorie per porzione.
Sempre Wallmart ha diffuso nuove immagini delle action figure ispirate alla pellicola, che potete vedere di seguito, raffiguranti i personaggi di Batman, Superman e Wonder Woman, anche se quest’ultima ha un costume differente da quello visto nei trailer.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *