Itero Perpetuo: l’esordio contundente di Adam Tempesta

Itero Perpetuo: l’esordio contundente di Adam Tempesta

Per Eris Edizioni esordisce il torinese Adam Tempesta con un avventuroso mix di elementi comici e allucinati ambientati nello spazio.

page_1_thumb_largeUn giovane astronauta si risveglia totalmente solo e frastornato nello spazio profondo dopo un disastroso incidente con la sua navicella. Unico superstite dell’equipaggio, non ricorda nulla e sa solo che ha una casa, una madre, una sorella e una fidanza da cui tornare, e in quest’impresa viene “aiutato” da un misterioso polletto spaziale.

Itero Perpetuo, per i tipi di Eris, segna l’esordio pirotecnico e deflagrante del torinese Adam Tempesta, uno di quegli autori che si vedono nascere solo di rado.
Gli elementi narrativi classici ci sono tutti: un naufragio e un marinaio dello spazio che perde la memoria ed è costretto a vagare senza meta con continue deviazioni per poter tornare a casa. Un novello Odisseo insomma, che fa la sua comparsa tra i Feaci privo di ricordi; ma qui i toni sono ben diversi e le atmosfere allucinate promettono forti emicranie.

Sin dalle prime pagine è evidente il piglio grottesco e surreale della storia, che provoca un forte impatto straniante e richiede al lettore un po’ di tempo per entrarvi in sintonia.

Itero perpetuo è un’avventura al cardiopalma, solo apparentemente una corsa cieca e inarrestabile, che somiglia di più ad uno spericolato giro in giostra, vista la sua perfetta circolarità.
Il tempo è quasi ammollato, sembra espandersi e rallentare, poi sfrecciare smisuratamente veloce e infine collassare su se stesso; una gestione di ritmi che ricorda alcuni momenti ovattati del Safari Honeymoon di Jesse Jacobs.

Ciò che sorprende di più in quest’opera è però la grandissima capacità narrativa di Adam Tempesta.
La lettura è una sorta di viaggio di fede, come spiega profeticamente all’inizio il polletto spaziale:

Non sei nel privilegio di permetterti di fare domande. Il tempo appartiene a chi davvero lo merita, come la conoscenza… Ora la domanda che devi porti davvero è: io merito la risposta?

L’approccio del lettore può infatti essere di due tipi: farsi domande e rovinarsi l’intera lettura, non potendoitero-perpetuo_adam-tempesta2 evidentemente avere risposte, oppure fidarsi e gettarsi tra le braccia poco responsabili dell’autore.

Ma quel che sbalordisce è appunto il grande studio sull’intreccio, che risulta assolutamente certosino, un meccanismo perfetto con ingranaggi che scattano all’unisono, e che pare un piccolo miracolo se raffrontato all’enorme caos che viene rappresentato graficamente.

Nonostante un espediente molto semplice, Adam Tempesta riesce infatti a tirare alla perfezione i fili di questa storia, a non lasciarla cadere in un vuoto esercizio di stile, e a presentare un’avventura assolutamente solida e che riesce al contempo a ingannare il lettore sulla sua irrisolutezza per tutta la durata dell’opera.

È proprio questa sensazione costante di trovarsi in bilico fra l’assurdo e l’idea che l’autore abbia escogitato qualcosa di grande a non permettere mai al lettore di distrarsi e di godersi questa folle e bruciante cavalcata.

itero-perpetuo_adam-tempesta12Il segno grafico non si risolve in mere linee e contorni che solo rappresentano, ma diventa una vera e propria creatura vivente.
Con un tratto pulitissimo e allo stesso tempo ultracaotico Adam Tempesta riesce a creare un universo organico in continuo movimento, con bestie e creature dalle anatomie grottesche e insensate che ricordano un’ispirazione a mezza via fra Jesse Jacobs e Michael DeForge, misto ad un’impostazione soprattutto formale tipica della street art.

Tempesta è riuscito ad osare, a scuotere gli animi, a frastornare le menti e a proporre una visione originale, ma allo stesso tempo ha saputo dosare il suo racconto e raggirare i suoi lettori, creando un’avventura adrenalinica che non ha altra pretesa se non quella di divertire tremendamente.

Un esordio perfetto che dà l’idea di un’esplosione nucleare controllata fa vivere un’esperienza lisergica e variegata, senza mai dimenticare il piacere della lettura.

Adam Tempesta è il degno erede di un filone underground grottesco e stordente che potremmo identificare con i sopra citati autori canadesi. Quest’opera, probabilmente uno dei titoli dell’anno, mostra grande padronanza e potenzialità, e alla sua conclusione ha lasciato una sola impressione: Adam Tempesta sa cosa sta facendo.

Abbiamo parlato di:
Itero perpetuo
Adam Tempesta
Eris Edizioni, agosto 2016
400 pagine, brossurato, bianco e nero – 18,00 €
ISBN: 9788898644223

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