Instantly Elsewhere: la scrittura e le sue derive

Instantly Elsewhere: la scrittura e le sue derive

In "Instantly Elsewhere" Lorenzo Palloni e Martoz esplorano le infinite possibilità del racconto in un’appassionante mix di metaletteratura, fantascienza e astrazione in cui tanti sono i riferimenti e le chiavi di lettura possibili.

Le parole di Lorenzo Palloni e le immagini di Martoz si fondono insieme in questa incredibile storia, che si nutre di rimandi alla fantascienza degli anni ’50 e di un ricco immaginario fantasy, ma soprattutto è il risultato della passione dei suoi autori per la narrativa e del bisogno incessante di raccontare.

Infatti, il protagonista Owen Theobart, figura ispirata a Ray Bradbury, è uno scrittore iperproduttivo, costretto fin da bambino a scrivere in modo frenetico e senza sosta per impedire ai suoi pensieri di tradursi in realtà. La vicenda si apre mentre l’autore, all’apice della sua carriera, ha deciso di esordire come sceneggiatore di fumetti per la casa editrice “Nowhere-land”.
Theobart  definisce il  fumetto come “parole e immagini insieme, in un’armonia plastica che riesce a trasformare il lettore oltre la propria già infinita possibilità di immaginare”, sottolineando le potenzialità del linguaggio scelto da Palloni e Martoz.

Alcuni  flashback nella seconda parte del volume ci riportano a quando Owen ha scoperto di avere il “dono” ed insieme la “maledizione” della scrittura. Questa necessità di raccontare lo ha portato a tenere sempre un taccuino a portata di mano, così che nel tempo il protagonista ha riempito pagine e pagine di quaderni.

Il fulcro della vicenda è la conseguenza di ciò che accade quando le creature della sua immaginazione diventano reali, violente e minacciose. Non solo: lo stesso protagonista non riesce a riconoscerle e a capire se siano effettivamente il frutto della sua stessa mente.

In questo totale stravolgimento dei piani narrativi si sviluppano una serie di vicende che coinvolgono Owen, la sua famiglia e tutto ciò che li circonda. Da questo momento,le immagini prendono il sopravvento, rendendo visibile tutto ciò che, fino a quel momento, è appartenuto all’universo del pensiero. Il linguaggio surrealistico di Martoz dà vita a un vortice inarrestabile di creature, supereroi, animali preistorici, immersi in combattimenti, lotte ed esplosioni. Se il reale del racconto e l’immaginazione del suo protagonista si mescolano, ecco che ogni regola è sovvertita. Le prospettive si moltiplicano, le proporzioni si deformano: i particolari si rimpiccioliscono o ingrandiscono a dismisura. Le mani, a cui arriva l’impulso della scrittura, diventano enormi, sempre in primo piano, i volti si trasformano in maschere, i cavalli si imbizzarriscono, ogni piccolo dettaglio diventa parte di una furia espressionistica. I colori acidi e poco saturi si contrappongono tra di loro in modo stridente contribuendo alla resa della follia visionaria che accompagna il protagonista.

La complessa cifra stilistica di Martoz è perfettamente funzionale a rendere l’entropia delle storie e dei personaggi, mantenendo un ritmo vorticoso a cui partecipa il carattere asciutto e diretto dei dialoghi.

Come appare evidente, la vera protagonista della storia è la scrittura: gli appunti di Theobart compaiono come metatesti nelle inquadrature, le parole sulla carta rendono il mondo concreto, e il loro artefice si pone come un demiurgo che regola l’universo. Questo protagonismo della letteratura rimanda ad un filone narrativo che indaga il significato della metaletteratura: la scrittura che interroga se stessa.

Le possibilità della letteratura sono infinite, incontenibili e indeterminate ma allo stesso tempo il ruolo dello scrittore consiste nell’immersione nella solitudine e nell’ isolamento che gli pongono intorno una serie di barriere. Tutto questo assume nel fumetto un ruolo ancora più esasperato e potente: la scrittura e il disegno oltrepassano i bordi del foglio e qualsiasi regola formale per rappresentare quelle che sono le infinite derive dell’arte della parola.

Il connubio Palloni – Martoz riesce con grande destrezza a realizzare un volume godibile e intelligente, senza rinunciare a quella che è una profonda riflessione sull’ essere autori, allo stesso tempo creatori e vittime della propria esigenza di raccontare.

 

Abbiamo parlato di:
Instantly Elsewhere
Palloni, Martoz
Shockdom, novembre 2018
234 pagine, cartonato, colori -25,00 €
ISBN: 9788893361217

 

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