Ethan Hawke è noto sicuramente per la sua carriera di attore, che lo ha visto coinvolto non solo in pellicole di grande successo, come L’attimo fuggente o Training Day, ma anche in alcuni progetti molto particolari, come quelli nati dal sodalizio con il regista Richard Linklater. Sodalizio , che ha dato vita – tra le altre cose – alla particolare trilogia Prima dell’alba, Prima del tramonto e Before Midnght, dove Hawke ha partecipato alla sceneggiatura della seconda e terza pellicola.
Meno nota al grande pubblico la sua carriera di scrittore, con due romanzi all’attivo.
Indeh è un progetto che Hawke ha portato avanti per alcuni anni per il cinema. Quando si è reso conto che i contenuti della sua sceneggiatura la rendevano difficile da vendere ai produttori americani, ha pensato di trasformarla in un fumetto, lavorando al cambio di medium a stretto contatto con l’illustratore Greg Ruth – in Italia sono stati tradotti i suoi lavori su Mostri D’America, scritto da Steve Niles, per Magic Press, e l’opera completa Una storia dal Panopticon per Comma 22 – , dando vita ad una corposa graphic novel.
Il tema di Indeh è un caposaldo della storia narrativa disegnata: si parla infatti di indiani, personaggi che hanno riempito pagine su pagine del fumetto internazionale, oltre ad aver fatto consumare chilometri su chilometri di pellicola cinematografica. Nella storia si parla di Apache , popolo su cui grava una forte mitizzazione, sia in senso positivo che negativo – a seconda del film o del fumetto che li racconti. Questa graphic novel, utilizzando un mix tra figure realmente esistite e alcune figure di fiction, mira a restituirne la realtà storica e umana e mostra il punto di vista indiano sugli eventi narrati.
Materia di Indeh è la guerra tra gli Stati Uniti e gli Apache Chiricahua, durata per più di una ventina d’anni tra il 1860 e il 1880. Le vicende si concentrano soprattutto su due figure, quella del capo Cochise e di suo figlio Goyatlay, che gli succederà con il nome di Geronimo. Un racconto costellato di crudeltà, tradimenti, tenacia e sconfitte.
Evitando la facile retorica, il racconto offre momenti di lirismo, tratteggiando soprattutto il lato più umano della storia e dei suoi personaggi. Il canone buono/cattivo viene messo in discussione su tutti i fronti, intaccando i miti e tratteggiando in maniera profonda ed elegante gli uomini che li hanno generati. Se è vero che la graphic novel è carica di questi intensi momenti, la narrazione è costruita attraverso diversi salti temporali e flashback, che in alcuni passaggi destabilizzano e confondono la lettura.
Il contesto storico e i numerosi personaggi risultano probabilmente scontati per un pubblico americano, ma possono mettere in difficoltà un lettore italiano non avvezzo alla storia del west, rischiando di alimentare ulteriormente questa confusione. Un problema che una serie di note a corredo avrebbe potuto sicuramente limitare.
Lo stile di disegno adottato, attraverso matite in bianco e nero, è estremamente realistico, molto espressivo quando lavora sui primi piani e dialoghi, ma anche discontinuo, passando da vignette estremamente dettagliate ad alcune, per quanto una minoranza, non altrettanto curate. Il vero tallone d’Achille dell’artista sono però sono le mani, tracciate spesso con incertezze anatomiche e di proporzioni, soprattutto quando impugnano qualcosa.
Le tavole sono caratterizzate da poche vignette, con il bianco dominante sugli sfondi. Per cercare una certa profondità, quasi in un approccio cinematografico, il secondo piano è realizzato con tratti più leggeri, quasi sfumati, come se si cercasse una sorta di fuorifuoco rispetto al primo piano. Anche qui l’effetto è piuttosto discontinuo, valorizzando moltissimo alcune vignette e penalizzandone altre.
Seppur non riuscito al cento per cento, Indeh è comunque un volume che riesce a raggiungere l’obiettivo più importante per i suoi autori, quello di offrire un affresco storico che restituisca un punto di vista differente da quello abituale, soprattutto rispetto alle figure che ne sono state protagoniste.
A corollario del volume l’introduzione della scrittrice Chiara Durastanti, la prefazione di Douglas Miles, nativo americano che ha contribuito alla divulgazione della cultura apache attraverso la sua esperienza di artista e una postfazione dello stesso Hawke.
Abbiamo parlato di:
Indeh. Una storia dewlle guerre Apache
Ethan Hawke, Greg Ruth
Traduzione di Amleto De Silva
Mondadori Oscar Ink, ottombre 2017
238 pagine, bianco e nero – 20,00€
ISBN: 9788804683490