Comunicato Stampa.
Ma com’è possibile che mia madre protegga ancora la nonna Inger? Fuori dai picchi di crisi, sembrava felice.
Forse era una facciata per se stessa. L’idea di non essere stati amati dai genitori è insostenibile.
Mor è un affresco familiare che attraversa la storia di quattro generazioni di donne, tra Svezia e Italia. Con il dipanarsi delle vicende, l’autrice racconta i traumi non elaborati che si trasmettono di madre in figlia, come un testimone. La violenza psicologica e talvolta fisica si propaga, e genera depressione, dipendenze, manie di perfezionismo, ossessioni, ricatti, segreti… anche a distanza di decenni. In lingua svedese “mor” significa madre, “mormor” (madre di madre) nonna e così via: è la parola stessa a suggerire una ricorrenza. Sara Garagnani racconta questa ereditarietà ripercorrendo la storia della sua famiglia, dalla nonna Inger alla madre Annette fino a se stessa, in un ciclo di emancipazione e ricaduta tratteggiato con lucidità ma anche con sincero affetto. Con costante inventiva visiva, puntuale e mai fredda, l’autrice ci regala un racconto che è a un tempo analitico e intimo, riflessivo e passionale, dolce e amarissimo. Una storia che ci permette di guardare le ferite familiari sotto una luce nuova, e con un obiettivo diverso: Mor non è la storia “delle mie madri” ma “per le mie madri”.
Sara Garagnani (1976) vive a Bologna, è illustratrice e art director. Cura progetti di comunicazione e editoriali: libri illustrati, progetti musicali e video di animazione. Ha vinto diversi premi tra cui nel 2018 il Gold Award dell’associazione Autori di Immagini, e fa parte del collettivo di arte performativa Amigdala. Ha pubblicato diversi albi illustrati e, con la Casa delle Donne contro la violenza di Modena, il graphic novel Via del Gambero 77 su testi di Camilla de Concini. È membro della giuria del New York Independent Film Festival dal 2017.