A Milano sorge il Giardino dei Giusti del Mondo intero, un luogo simbolico dedicato alla memoria delle figure esemplari di resistenza morale di tutto il pianeta, uno spazio di dialogo e di educazione alla responsabilità personale che ricorda e onora chi si è impegnato in ogni parte del mondo per aiutare le persone più deboli, le vittime dei genocidi o dei regimi totalitari. Ognuna di queste persone è ricordata con una targa e un albero a suo nome. Dal 2021 anche Carlo Urbani fa parte dei Giusti della Terra e ha uno spazio in questo giardino.
È con queste immagini che si chiude Carlo Urbani. Il medico della SARS, opera biografica di Francesco Niccolini e Sara Vincenzi edita da BeccoGiallo Editore, che sul fumetto di verità, tra biografie, graphic journalism e racconti storici, ha costruito una una realtà solida e riconoscibile.
Il racconto è semplice e lineare nello svolgimento eppure racchiude con efficacia tutta la forza che uomini eccezionali sanno trasmettere con naturalezza. Carlo Urbani non appare mai come un eroe indomito da cinema, ma come una persona profondamente convinta del suo posto nel mondo e al servizio del prossimo. Urbani è stato prima di tutto un medico infettivologo missionario; è stato anche presidente di Medici senza Frontiere Italia negli anni in cui l’organizzazione umanitaria è stata insignita del Nobel per la Pace, ed è stato coordinatore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Estremo Oriente, tutto questo senza mai rinunciare alla suea professione di medico. Ed è grazie a lui se nel 2003 l’epidemia di SARS in Cina, Hong Kong e Vietnam è stata contenuta e ha mietuto “solamente” 800 vittime, grazie a lui che si è esposto al punto da morire della stessa sindrome respiratoria.
Il fumetto si apre con scene di vita quotidiana mostrando quanto sia semplice per un virus trasmettersi, attraversare i confini e minacciare di diventare una pandemia: è ovvio che in tutti noi questo incipit, e più in generale tutta la parte relativa alla SARS, non può che ricordare l’epidemia di Covid 19, un virus dello stesso ceppo coronavirus, più contagioso ma, fortunatamente, meno letale che ha colpito tutto il pianeta e cambiato la nostra vita sotto tanti punti di vista.
La figura di Urbani resta centrale nel racconto, viene riassunta la sua vita a servizio dei malati e la sua determinazione calma, la sua schiettezza e l’amore per la vita. Gli stralci riportati dalle sue interviste, dalle mail e dalle memorie restituiscono la figura di una persona piena, moralmente encomiabile, devota al lavoro, alla vita di tutti, alla sua famiglia.
I disegni e i colori delicati di Sara Vincenzi sono il giusto contraltare a un racconto diritto e profondamente emotivo. Il suo è un tratto morbido e realistico, con volti espressivi tracciati da poche righe, figure e ambienti non dettagliatissimi ma sempre credibili. I colori pastello appaiono leggermente sfocati, un effetto che avvolge tutto di un tono documentaristico decisamente adatto al tema.
Come da tradizione per BeccoGiallo, in appendice troviamo materiale di approfondimento, in questo caso un’intervista al figlio di Urbani e un pezzo di Roberto Gigli, fondatore della Associazione Italiana Carlo Urbani, una onlus fondata in memoria del medico scomparso. Infine, una utile bibliografia per approfondire la figura di Urbani.
Abbiamo parlato di:
Carlo Urbani. Il medico della SARS
Francesco Niccolini, Sara Vincenzi
BeccoGiallo Editore, 2023
120 pagine, brossurato, colori – 18,00 €
ISBN: 9788833142517
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