Dopo gli eventi di Armor Wars, le abilità di Toyo Harada sono state rivelate al mondo. Lo psiota più potente della storia si ritrova in fuga dalle Nazioni Unite e dal progetto Spirito Nascente, ma questo non gli impedisce di utilizzare tutte le sue risorse per creare un mondo perfetto secondo la sua visione.
Joshua Dysart continua il buon lavoro svolto su Harbinger elevando la narrazione su un piano più solido e profondo. Se il ritmo della storia si mantiene su buoni livelli di azione, grande spazio viene dedicato all’ambientazione e alle sue connotazioni politiche: una scelta coraggiosa dell’autore che sceglie paesaggi scomodi e contemporanei (la guerra in Siria e le battaglie in Africa) per mettere in scena non solo battaglie fisiche ma anche ideologiche. La personalità di Harada, già ampiamente sviscerata nella precedente opera, viene qui raccontata attraverso il contrasto con la storia di Machine, robot al servizio della fondazione Harbinger che sogna la libertà ed è invece soggiogato dal cinico sogno del suo creatore.
Alle matite, Doug Braitwaite dimostra un eccellente stato di forma: lo storytelling fluido e controllato permette sia di creare scene d’azione di grande impatto, sia di focalizzare l’attenzione su ogni espressione grazie a un tratto dettagliato e delicato che si fa spigoloso nelle scene drammatiche. La tenuità dei colori acuisce la brutalità della storia, completando così un volume di grande qualità tecnica e narrativa.
Abbiamo parlato di:
Imperium vol 1. – Collezionista di mostri
Joshua Dysart, Doug Braithwaite
Traduzione di Fiorenzo delle Rupi
Edizioni Star Comics, ottobre 2016
112 pagine, brossurato, colori – 8,90 €
ISBN: 9788869209970