Il mio fumetto quotidiano #34: "Negri gialli e altre creature immaginarie"

Il mio fumetto quotidiano #34: “Negri gialli e altre creature immaginarie”

Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni suscitate da letture che avevo lasciato indietro.

Mi sono ritrovato spiazzato da Negri gialli e altre creature immaginarie di Yvan Alagbé. Mi aspettavo tutt’altro. Mi ha quasi respinto in molte pagine, non facili da affrontare, da decodificare, da comprendere fino in fondo. Amarissimo nel dipingere con solo la condizione degli immigrati provenienti dalla cosidetta “Africa francese”, ma anche la condizione umana tutta. Piena di simbolismi, frasi melodrammatiche, poetiche, oniriche, con un segno che mostra e nasconde, che scava volti pieni di rughe, corpi che sono formati ora dal nero, ora dal vuoto.

Un’opera dolente, un insieme di racconti ora più veristi, ora più bizzarri e simbolici, ora strettamente giornalistici, ora concentrati sui personaggi e sul loro dolore o sulla loro alienazione.

Non sono nemmeno sicuro di averlo capito tutto, dovrei rileggerlo e credo lo farò. Mi affido molto per ora alla recensione di Lorenzo Barberis:

Negri gialli, l’urlo nero dei migranti nell’Europa dell’indifferenza

 

Con questo post il blog si prende una settimana circa di pausa! Ci rileggiamo tra qualche giorno.