Le théâtre de A e Le théâtre de B sono due antologie di storie brevi scritte e disegnate da Asumiko Nakamura, già autrice di Utsubora, pubblicate in Italia da Dynit Manga all’interno della collana Showcase. I racconti erano stati originariamente pubblicati nella storica rivista giapponese Gothic & Lolita Bible, libro-magazine relativo appunto alle sottoculture gothic e lolita, molto vitali e influenti in Giappone e non solo, nel campo della moda e della cultura delle immagini più in generale.
Le ventisette storie brevi compongono un mosaico eterogeneo, alternando trame spalmate su più episodi a fulminanti capitoli autoconclusivi di pochissime pagine. I contenuti spaziano tra diversi argomenti e tematiche, mantenendo comunque una notevole uniformità grafica.
Sono molti i temi che vengono trattati lungo le pagine dei due volumi.
L’amore, soprattutto quello impossibile, irrealizzabile e infranto, viene delineato attraverso diversi filtri, in particolar modo quando il dramma si impossessa delle redini delle vicende. L’elaborazione del lutto e il senso di nostalgia si legano spesso per generare atmosfere eteree e sognanti, illuminate da momenti emotivamente intensi o forti esternazioni.
L’identità di genere e la forza dell’androginia, quest’ultima portatrice di un’enorme influenza all’interno dell’immaginario giapponese, vengono esplorate mediante il personaggio di Alistair-Alice, protagonista di numerosi episodi, con estrema sensibilità e poeticità ma anche con un taglio divertente, poggiando in questo modo su basi solide senza cadere nel pedante o nel banale.
Il contrasto tra purezza e impurità lega vari racconti, così come l‘importanza della crescita e la sua stretta connessione al complesso di lolita, del quale soffrono molti personaggi e sul quale l’autrice gioca in modo comico e assurdo, facendosi beffa delle sue stesse creazioni ed evitando di affrontare troppo seriamente una questione socioculturale diventata a volte un problema in Giappone.
Diventa quindi particolare e appagante la mescolanza di toni differenti, anche nel corso di un singolo episodio. Si salta infatti da sequenze sentimentali ed espressive alla commedia leggera, passando attraverso l’onirico, l’assurdo e il poetico, coperti a volte da un velo di lirismo che intristisce le vicende.
Risulta poi interessante la rivisitazione di fiabe, racconti e leggende occidentali, come Alice nel paese delle meraviglie e Cappuccetto Rosso, che l’autrice compie, traslando in esse i propri contenuti e la propria sensibilità e adattandole per un nuovo pubblico di riferimento.
I disegni della Nakamura sono immediatamente riconoscibili, grazie a un segno personale, preciso e sensuale, e a uno stile visivo d’impatto. L’autrice si muove in due direzioni. Da un lato, rompe periodicamente la linearità narrativa, abbandonando la gabbia in favore di un approccio più libero che le permette di sommare all’interno della pagina corpi, volti e oggetti senza una specifica sequenzialità; dall’altro, crea tavole con griglie abilmente squadrate, dove numerose vignette si affastellano generando un montaggio spesso sofisticato.
L’attenzione che la Nakamura riserva al character design, ai dettagli e agli accessori dei personaggi riflette ovviamente il contesto editoriale di Gothic & Lolita Bible, dove la cura verso la creazione di una propria estetica (anche se incastonata dentro certi canoni) e la creazione di un proprio stile originale venivano glorificati da fotografie emblematiche, che immortalavano idol e aspiranti modelle dai gusti barocchi e raffinati.
Significativa è poi la delineazione di ambienti visionari e surreali, che non sono mai di primaria importanza e fanno solo da sfondo alle vicende, garantendo così la concentrazione sui protagonisti della storia e sulle emozioni che veicolano le loro espressioni e la loro recitazione. L’uso di retini visivamente esagerati, che enfatizzano le trame dei vestiti sui quali sono applicati, dimostra la coerenza grafica dell’autrice nel contesto precedentemente citato, e l’alternanza tra ombre sfumate, ombre nette e assenza di ombre partorisce effetti di luce stranianti e inusuali.
Le théâtre de A e Le théâtre de B sono due volumi speciali, che non solo dimostrano l’abilità narrativa e grafica dell’autrice, ma anche la volontà di Dynit di ampliare la visione del manga moderno attraverso il suo ricco parco titoli della collana Showcase.
Abbiamo parlato di:
Le théâtre de A/Le théâtre de B
Asumiko Nakamura
Traduzione di Federica Lippi
Dynit Manga, 2019
176/180 pagine, brossurati, bianco e nero e colori – 15,90 €
ISBN: 9788833550725/9788833550732
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