Avengers: Endgame
Con la diffusione, a sorpresa, del nuovo trailer di Avengers: Endgame, i Marvel Studios hanno, ancora una volta, saputo colpire dal punto di vista promozionale, costruendo un trailer che aumenta ancora di più l’attesa per la pellicola diretta dai fratelli Russo.
La cosa sorprendente è che accrescere l’attesa del pubblico è stato realizzato con un trailer costruito in maniera tale da non rivelare nulla, e il cui obiettivo primario resta quello di creare ancor più domande, che troveranno ovviamente risposta nel buio della sala cinematografica.
Quello che comunque resta impresso, fin dai primi fotogrammi, è la volontà di fare di Avengers: Endgame allo stesso tempo la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. Il trailer si apre con sequenze flashback che vedono protagonisti tre dei principali eroi Marvel Studios, ovvero Iron Man (Robert Downey Jr.), Capitan America (Chris Evans) e Thor (Chris Hemsworth), e si chiude con la comparsa di Capitan Marvel (Brie Larson), il cui film è attualmente nei cinema, la quale viene praticamente promossa a pieni voti dal Dio del Tuono per il suo atteggiamento impassibile e stoico che abbiamo avuto modo di apprezzare nel film standalone.
In quei pochi secondi, i Marvel Studios hanno confermato nuovamente come il personaggio interpretato da Brie Larson assumerà un ruolo centrale e fondamentale negli anni a venire, e quella sorta di passaggio di testimone presente nel trailer è il simbolo di un cambiamento epocale per il MCU, in cui viene evidenziato per la prima volta quanto questo film sia uno spartiacque decisivo per il futuro dei Marvel Studios.
Il trailer comunque regala anche altri momenti dal punto di vista emotivo, sottolineando numerosi fattori quali lo spaesamento di Scott Lang (Paul Rudd) nel tornare dal Reame Quantico e trovare un mondo desolato e irriconoscibile ai suoi occhi. In quella breve sequenza troviamo un cambiamento di passo rispetto al trailer precedente nei confronti del personaggio. Se nel primo trailer Ant-Man compariva alla fine, facendo sorridere lo spettatore nello stesso modo in cui il personaggio ci ha abituato nei suoi due film, qui Scott appare per la prima volta più serio e orfano di quella ingenuità umoristica che lo ha contraddistinto finora.
Da questo punto di vista, sarà decisamente interessante vedere come i fratelli Russo hanno deciso di comportarsi con il piccolo eroe Marvel nel caratterizzarlo in maniera più completa, magari donando al pubblico degli aspetti più intimi e profondi.
Altro elemento da non trascurare è quello del sacrificio. Mai come ora, Avengers: Endgame viene percepito come una pellicola in cui i membri del gruppo Marvel rischieranno il tutto per tutto per salvare il mondo e l’universo, forse anche a rischio della propria vita.
E, come detto sopra, anche in questo caso il pubblico viene lasciato completamente all’oscuro riguardo al piano che gli Avengers hanno in mente. Sapere che un piano esiste ma non sapere quale sia è una mossa intelligente della campagna promozionale che viene ancora di più alimentata dalle strane tute che i personaggi indossano alla fine del filmato, aggiungendo un altro alone di mistero.
Infine, elemento ancora più importante, è la totale assenza di Thanos. Il villain, a differenza del primo trailer in cui compariva per pochi secondi, assume il ruolo di una presenza invisibile che si fa comunque sentire tramite i danni e il dolore che ha causato schioccando le dita in Avengers: Infinity War.
Shang-Chi
L’annuncio, nei giorni scorsi, della scelta di Destin Daniel Cretton come regista dell’adattamento cinematografico di Shang-Chi, è la conferma di come ormai i Marvel Studios guardino a questo progetto come tra i principali da realizzare nel prossimo futuro.
Al momento, non è ancora chiaro quando Shang-Chi uscirà nelle sale, ma l’accelerazione impressa alla lavorazione del film, con la scelta in poche settimane di uno sceneggiatore e di un regista, lasciano intuire che, molto probabilmente, negli uffici dei Marvel Studios la dirigenza stia già studiando alcune possibili finestre per la data di uscita, guardando fortemente al mercato asiatico, dove molto probabilmente la pellicola potrebbe giungere in contemporanea agli USA.
La scelta di Cretton è comunque la più adatta a una pellicola come quella sull’eroe di arti marziali. Recentemente, il regista ha sottolineato tutto il suo talento con Il castello di vetro, ritratto di una famiglia disfunzionale che ha avuto il plauso della critica, mentre prossimamente uscirà un’altra sua regia, Just Mercy, un dramma sui diritti civili con protagonista proprio Brie Larson. Ma ovviamente non è solo questo il fattore che ha portato il suo nome verso la regia della pellicola su quello che, ancora oggi, viene considerato un personaggio minore della scuderia Marvel.
Le origini asiatiche del regista, così come quelle dello sceneggiatore Dave Callahan, sono infatti il perno su cui si fonda la realizzazione della pellicola. I Marvel Studios vogliono in primis essere rispettosi della cultura asiatica e del pubblico a cui il progetto guarda, e così facendo il personaggio potrebbe vivere una seconda giovinezza che, alla fine, potrebbe portare anche a una sua rinascita a livello fumettistico. Per avere successo sul grande schermo, Shang-Chi dovrà riuscire, allo stesso tempo, ad affascinare il pubblico occidentale orfano del culto delle arti marziali, e dall’altro lato evitare quei luoghi comuni che hanno intrappolato questo genere e che potrebbero irritare gli spettatori asiatici. Aumentare il discorso culturale e tradizionale che si cela dietro quella che può essere vista come una semplice disciplina, smussando gli angoli da entrambi i lati, potrebbe essere la ricetta giusta, e regalare ai Marvel Studios un nuovo successo commerciale e di critica. Al momento, la scommessa resta apertissima.
Gods & Heroes
Netflix ha ordinato nei giorni scorsi la realizzazione di otto episodi di Gods & Heroes, una nuova serie animata originale ambientata nel mondo della mitologia greca. La serie racconta la storia di un giovane che, messo da parte dal suo popolo, scopre di essere il figlio illegittimo di Zeus. Solo lui può salvare sia il Cielo che la Terra, ma per farlo deve sopravvivere alla rabbia vendicativa di una dea che lo vuole morto e di mostruose forze del male che questa gli schiera contro.
La serie è stata creata da Charley e Vlas Parlapanides che parteciperanno come sceneggiatori e produttori esecutivi. Powerhouse Animation, lo studio dietro a due serie di Netflix, Castlevania e il prossimo Seis Manos, si occuperanno dello sviluppo e della creazione delle animazioni per Gods & Heroes.
In Gods & Heroes abbiamo voluto raccontare una storia originale ambientata nel mondo della mitologia greca. Siamo grati per un cast così straordinario e per i partner creativi di Netflix e Powerhouse Animation, che continuano a espandere il genere animato in un modo che abbiamo solo sognato – hanno dichiarato Vlas e Charley Parlapanides.
Le tradizioni della mitologia e del folklore globale sono un terreno fertile per i progetti di animazione e siamo entusiasti di esplorare le ambientazioni epiche e i personaggi della mitologia greca nella nostra nuova serie, Gods & Heroes – ha invece dichiarato John Derderian di Netflix -Charley e Vlas hanno una straordinaria esperienza nel raccontare storie avvincenti ambientate in mondi fantastici e siamo entusiasti di portare la loro visione unica del Monte Olimpo agli spettatori di Netflix in tutto il mondo.