Il ritorno della Fondazione Babele di Smerano e Nizzoli

Il ritorno della Fondazione Babele di Smerano e Nizzoli

Nuova ristampa della serie anni '90 di Semerano e Nizzoli che racconta un mondo futuristico e grottesco, anticipando molti aspetti della società di oggi.

Fondazione Babele CoverPiccolo antefatto. Nel 1991 la casa editrice Star Comics pubblicò un progetto innovativo e ambizioso: la rivista a fumetti Cyborg – Lo shock del futuro, prima proposta di fantascienza cyberpunk in Italia. Ideata e diretta dall’esperto Daniele Brolli, non ebbe il successo sperato e durò appena sette numeri (salvo essere rilanciata dall’editore Telemaco, ma con medesima sorte), riuscendo però a presentare materiale inedito italiano connotato da una fresca matrice underground, frutto del lavoro di giovani artisti emergenti che oggi sono tutti affermati professionisti: Giuseppe Palumbo, Onofrio Catacchio, Davide Fabbri, Marco Nizzoli, Otto Gabos, Davide Toffolo, Michele Masiero e Massimo Semerano.

Tra i titoli più interessanti nel sommario di Cyborg c’era Fondazione Babele, una maxiserie in dieci episodi realizzata da Semerano e Nizzoli che la Sergio Bonelli Editore ha ristampato in volume conferendo un giusto (per quanto tardivo) riconoscimento al valore artistico e alle idee avanguardistiche in essa contenute.
Fondazione Babele racconta le vicende di una factory di artisti d’avanguardia, in un futuro prossimo venturo a metà strada tra le atmosfere di film come Metropolis, Brazil e Blade Runner. I protagonisti sono tre performer spregiudicati quanto idolatrati dalle masse che hanno l’obiettivo di scioccare una società edonista e anestetizzata dai media con trovate artistiche sempre più trasgressive.

Fondazione Babele Pag 1In realtà i tre nascondono (anche a sé stessi) delle personalità quantomeno borderline: Victor “Squalo” Kein è un pittore cinico e vanesio, privo di empatia ma realista, mentre i suoi compagni – lo scultore Kurt Interior e l’artista tecnocrate Mitshuiro Honda – sono disconnessi dalla realtà e affetti uno da manie ossessive-depressive e l’altro da deficit dell’attenzione. A loro finisce per unirsi, come musa ispiratrice e volto glamour della Fondazione, la pornostar Rosa Casta morta per eccessi in un party finito male e risorta grazie a un’entità aliena che ne usa il corpo come contenitore.

Ispirandosi a Gli Aristocratici di Alfredo Castelli e Ferdinando Tacconi, lo sceneggiatore Massimo Semerano scrive una serie irriverente e grottesca che immagina una società futuristica decadente nel cui nucleo convivono ipertecnologia, arte pop, pubblicità invasiva, edonismo spregiudicato e un certo gusto per il vintage (dai vestiti alle architetture). Le storie affrontano diversi aspetti e problematiche della società di trent’anni fa che oggi sono ancora terribilmente attuali: temi come l’evoluzione della società digitale, le verità manipolate dai media, il cinismo e l’ingordigia umana sono proiettati verso un’esasperazione pirandelliana grazie a trame improntate su un efficace (e di certo non facile) contrasto satirico tra realismo e paradosso. La struttura narrativa viene poi arricchita da dialoghi brillanti quanto esilaranti (da antologia lo slang alieno/barese di Rosa Casta) e da citazioni a 360 gradi: da Andy Warhol al film Il Fantasma del palcoscenico di Brian De Palma, da riviste come Heavy Metal e fumetti come Alan Ford di Magnus e Bunker a letture come Neuromante di William Gibson e Doom Patrol di Grant Morrison.

Fondazione Babele Pag 2Marco Nizzoli porta su tavola in maniera efficace i testi di Semerano con uno stile che, inizialmente, rimanda apertamente a quello di Moebius, ma che si evolve progressivamente nel corso delle storie con una costruzione della pagina sempre più dettagliata e originale sia per inquadrature, che per storytelling, che per elementi di scena. Infine, i colori chiari e delicati di Chiara Fabbri Colabich esaltano il lavoro del disegnatore impreziosendolo con una gamma di tonalità cromatiche aperte e solari.

Fondazione Babele è una lettura  quasi  premonitrice di quello che è la società di oggi, immaginando un’involuzione sociopolitica, di costume e del senso del pudore, con media invadenti e superficiali nonché il vuoto pneumatico della provocazione e dell’esibizionismo fini a sé stessi che si rintracciano oggi in social come Instagram e Tik Tok.
A completare il volume ci sono alcuni gustosi contenuti extra quali la gallery di disegni e studi preparatori, ma soprattutto un’auto-intervista/chiacchierata introduttiva tra gli stessi Semeraro e Nizzoli che, come annunciato da SBE a Lucca Comics&Games, sono al lavoro sul seguito di Fondazione Babele.

Abbiamo parlato di:
Fondazione Babele
Massimo Semerano, Marco Nizzoli, Chiara Fabbri Colabich
Sergio Bonelli Editore, 2023
160 pagine, cartonato, colori – 24,00 €
ISBN: 9788869618307

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