Un personaggio senza nome, che ha vissuto nella banalità e che improvvisamente, per via di un richiamo irresistibile – dei tamburi che faranno tornare alla mente dei lettori meno giovani il primo Jumanji – si getta ciecamente alla ricerca dell’avventura: è questo il protagonista del racconto di Sergio Toppi.
La storia inizia sulla spiaggia dell’Isola Gentile, che dovrebbe trovarsi – se esistesse – nell’arcipelago delle Salomone nel Pacifico meridionale. Qui l’anonimo protagonista è sbarcato seguendo l’ignoto richiamo. Non è un luogo segnato sulle mappe e non tutti quelli che ne sentono la chiamata riescono a raggiungerlo. Quasi immediatamente un misterioso personaggio dalle fattezze umane dà il benvenuto al nuovo arrivato. Chi è questo essere a cui una maschera tribale copre completamente il volto? Uno sciamano? O piuttosto uno spirito, un demone simile ai djinn arabi o ai totem dei nativi americani? Chiunque sia, la creatura offre all’eroe della storia proprio quello che ha sempre agognato: l’avventura. Ma “c’è sempre un prezzo per tutto.” Bisogna stare attenti a ciò che si vuole e chi vive in tempi interessanti potrebbe ritrovarsi a rimpiangere la quiete dei giorni senza storia.
Un’atmosfera mistica, quasi onirica, accompagna il racconto che si dipana seguendo la logica dei sogni, dove tutto accade insensatamente ma ineluttabilmente. Si susseguono avvenimenti e personaggi inverosimili ma che sono perfettamente al loro posto nell’assurda logica del sogno. Bilancia questa nebbia l’accurata e realistica arte di Toppi, definita da Giulio Cesare Cuccolini “realismo magico”; Isola Gentile fa comprendere chiaramente al lettore il significato di tale descrizione.
Un equilibrio che si ritrova anche nei soggetti rappresentati: esotiche popolazioni indigene, sciamani mistici e guerrieri tribali condividono la scena in modo naturale con baffuti professori europei, presunti frigattekapitän tedeschi e con l’anonimo marinaio protagonista dai tratti, forse, italiani. Come in un sogno si compenetrano e si confondono tra loro oriente e occidente, magia e scienza. Lo stesso avviene nel tratto definito di Toppi che, nel delineare i dettagli di un viso o di un paesaggio, esalta allo stesso tempo le parti lasciate vuote. Queste danno spesso una sensazione d’infinito. I limiti, quando ci sono, sono solo apparenti in Toppi: le stesse vignette non servono a suddividere con regolarità la pagina, ma appaiono piuttosto come una formalità che si piega all’arte del fumettista milanese, che le assorbe nel creare un’unica immagine omogenea che prende tutta la pagina.
Questo elegante volume del 2022 viene pubblicato dieci anni dopo la scomparsa di Toppi. Alcune pagine d’introduzione scritte da Andrea Mazzotta ricordano l’avvenimento e stilano una breve ma puntuale biografia dell’autore, contestualizzando l’opera, presentata per la prima volta sulla rivista Corto Maltese nel 1987. NPE offre l’occasione di scoprire – o di riscoprire – Isola Gentile, una delle (numerose) perle create dal maestro Sergio Toppi.
Abbiamo parlato di:
Isola Gentile
Sergio Toppi
Edizioni NPE, 2022
56 pagine, cartonato, bianco e nero – 16,90 €
ISBN: 9788836271023