
Speciale questo albo lo è davvero. Lo si deduce subito dalla copertina di Maurizio Dotti in cui la polvere e il sole del Sudovest cedono il passo a paesaggi gelati e buie foreste. Le atmosfere invernali sono infatti il punto di forza della vicenda: prendendo spunto dall’usanza anglosassone di raccontare, durante la notte santa, delle storie di paura davanti al caminetto, Mauro Boselli gioca sugli elementi-simbolo del Natale (la baita, la neve) e imbastisce una fabula solida che avvince e, nonostante un ultimo atto un po’ affrettato, convince.
Boselli – lo ha ammesso a più riprese – si diverte a scrivere questa serie che ha meno vincoli e aspettative di quella storica, quindi, come il giovane Tex, osa. Messi da parte i meccanismi narrativi più convenzionali della saga del Ranger e accantonata l’eccessiva verbosità che spesso gli viene imputata, lo sceneggiatore aumenta il ritmo e guida il lettore al finale senza cali di tensione. Largo merito, sotto questo aspetto, va ai dialoghi riusciti e al taglio cinematografico delle vignette.
Numerosi sono infatti gli omaggi al cinema: in primis a Il grande silenzio (1968) di Sergio Corbucci, singolare western “ad alta quota”, mentre la seconda parte rimanda senza dubbio al claustrofobico emporio di Minnie, set del tarantiniano The Hateful Eigh (2015). Si dimostra così uno dei teoremi fondamentali della Frontiera: se un buon numero di pistoleri si ritrova in un luogo isolato a causa di una tormenta, in breve tempo volerà del piombo caldo.

Inserire questi tre quadri nel plot è una mossa che paga e conferma come la struttura ad episodi, sperimentata di recente dai fratelli Coen ne La ballata di Buster Scruggs (2019), sia un’ottima soluzione per un genere, come il western, che vive proprio di scene collaudate e ambienti iconici. Anche su Zagor, tornando al fumetto bonelliano, nel maxi annuale I racconti di Darkwood, ricorrono da ormai tre anni ad un espediente simile con ottimi risultati.
La riuscita dell’albo è merito anche di Marco Ghion, alla sua prima prova con il Ranger di casa Bonelli, che sfodera un buon talento grafico. Lo vediamo infatti alternare un tratto essenziale e dinamico (le tavole della valanga e dell’uccisione dell’orso) a uno più descrittivo e dettagliato per le scene di interni. Il suo Tex, fresco e grintoso, richiama la tradizione, ma è il frutto di una rielaborazione intelligente e personale.
Abbiamo parlato di:
Speciale Tex Willer #1 – Fantasmi di Natale
Mauro Boselli, Marco Ghion, Gianmauro Cozzi (colori)
Sergio Bonelli Editore, dicembre 2019
128 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,90 €
ISSN: 97727047580069001
