Il Negozio di Peter: gangster contro pappagalli italoamericani

Il Negozio di Peter: gangster contro pappagalli italoamericani

Un trio insolito di autori firma quello che sembra un film della Disney a fumetti: un titolo per le nuove generazioni ma con un occhio al passato, da La Carica dei 101 a Toy Story.

Il Negozio di Peter - copertinaIl Negozio di Peter è una favola urbana con animali parlanti impreziosita da un’ambientazione retrò (la New York degli anni ‘30 e del proibizionismo), che fa da sfondo attivo, e non passivo, alle vicende narrate. Il tutto gustosamente delineato fin nei minimi particolari per creare un’atmosfera che sembra riportarci indietro nel tempo, ovvero alle produzioni Disney a cavallo degli anni ‘70 e ‘80 (da Gli Aristogatti e La Carica dei 101 a Le avventure di Bianca e Bernie), con variazioni tematiche e narrative tipiche delle produzioni di ultima generazione come quelle della Pixar (Toy Story e Ratatouille, per intenderci).

Gli autori Maria Claudia Di Genova e Andrea Greppi, professionisti che da anni lavorano come artisti e illustratori per Disney, Pixar e Marvel, decidono di unire le forze e portare avanti questo progetto di “fumetto animato” indirizzato al pubblico di bambini e young adult. La graphic novel li vede collaborare non solo nelle rispettive vesti di disegnatore e colorista, ma anche di co-autori di soggetto e character design, su sceneggiatura scritta dal “terzo incomodo”, l’elemento estraneo e caotico in questa partnership: Bruno Enna. Dall’alto di una carriera di 25 anni come autore di storie, Enna è una sorta di dottor Jeckyll e Mister Hyde del fumetto, con un lato luminoso come sceneggiatore di serie animate (Winx Club, Monster Allergy) e uno più oscuro come autore di storie action-pulp-horror: ad esempio, ha creato per la Bonelli la serie Saguaro e la miniserie Creepy Past, firmando inoltre storie per Dylan Dog, Zagor e la collana adulta Audace.

È logico come, con un trio di autori del genere, l’alchimia degli elementi alla base di questo libro sia molto singolare, con discrete potenzialità che purtroppo non sono completamente espresse ed altrettanto esplorate, ma che comunque mettono in moto un meccanismo narrativo di buona fattura, con un mood fresco e divertente. Ma chi è il Peter del titolo? È presto detto: un candido signore di mezza età, titolare di un negozio di animali in difficoltà economiche, da sempre innamorato della sua amica d’infanzia Rose, ma troppo timido per dichiararsi. Il problema è che non è lui il protagonista della storia, ma i suoi animali, rappresentati principalmente da quattro pappagalli, abituati a tenere sotto controllo tutti gli aspetti del negozio e che osservano con notevole humor gli esseri umani al di là della vetrina; essi sono il punto focale di una trama corale, con un cast eterogeneo di animaletti (tra gatti, criceti, scoiattoli, tartarughe e via discorrendo), che fungono da characters di supporto per una serie di eventi messi in moto da una decisione del loro padrone, destinata a sconvolgere il loro mondo e la loro tranquilla routine.

Il Negozio di Peter - paginaLa storia mette al centro il tema del cambiamento e delle paure che ne scaturiscono, ma il lavoro di Enna porta anche elementi di action-drama nella sceneggiatura, come la presenza di gangster invischiati nel traffico di Whisky di contrabbando ed elaborati piani di fuga e di sabotaggio da parte dei protagonisti che riportano alla mente tanto le dinamiche presenti in film come Toy Story 2 e 3, quanto i plotline di film come La Grande Fuga, Ocean’s 11 e Mission Impossible. Il tutto rende questo fumetto un’interessante commistione di più generi ed incipit, inseriti in un impianto narrativo agile e lineare, dalla lettura scorrevole e senza intoppi.

Forse l’inserimento di qualche elemento in più, tra plot twist e sotto-trame, avrebbero giovato all’intreccio, così come una caratterizzazione meno frizzante e sopra le righe dei quattro pappagalli che sembrano delineati a tavolino per risultare fin da subito simpatici, senza peraltro riuscirci (e poi perché farli parlare per forza in siciliano, andando a scomodare pesanti cliché?). Molto meglio definiti e anche godibili, ad esempio, i personaggi dei tre “onesti” gangster, per non parlare dei criceti cinesi Mai e Cheng oppure del gatto francese Pascal, che risultano ben caratterizzati nel purtroppo poco spazio concesso. Ovviamente, da lettori adulti, possiamo dare un eccessivo peso alle rappresentazioni del carattere di un personaggio oppure a una certa semplicità della trama, dimenticando che il target al quale questo fumetto è rivolto è composto da young readers, i quali ne apprezzeranno sicuramente sia il comparto narrativo sia quello artistico.

Il lavoro di Greppi e Di Genova è molto accurato, con un’impostazione grafica dei personaggi e della loro mimica che, unita ad un’atmosfera solare da pet-story, rendono questo fumetto davvero simile a un film d’animazione, anche per la fluidità dello storytelling, il taglio delle inquadrature e il montaggio delle vignette. Davvero ottima, infine, la colorazione, con tonalità e sfumature variabili in intensità e palette cromatiche ben utilizzate non solo a compendio della storia, ma anche delle sue atmosfere.

Abbiamo parlato di:
Il Negozio di Peter
Bruno Enna, Maria Claudia Di Genova, Andrea Greppi
Panini Comics, 2021
48 pagine, cartonato, a colori – € 12,90
ISBN: 9788891249616

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