“Due giornate fiorentine”, cantava Vecchioni negli anni ’70. Un lungo incubo tutto toscano ma non solo, ci dicono Di Bernardo e Santi nel loro lavoro. Nonostante un’esplicita dichiarazione in quarta di copertina che parla di “una storia solo ispirata ai delitti del Mostro”, il volume di Edizioni Inkiostro porta una ipotetica (distopica?) versione dei drammatici omicidi che hanno sconvolto l’Italia tra il ’68 e l’85 e che risulta alla fine disturbante e inquietante; così lontana dalle versioni più o meno ufficiali da essere credibile e tragicamente ovvia.
Giuseppe Di Bernardo, autore fiorentino avvezzo a racconti dark-esoterici (Insonne, Cornelio e The Secret) e conoscitore delle vicende del Mostro, crea Dante (eh già…) Gregoretti, un personaggio che si muove nelle ombre di una storia poco esoterica ma tutta politica, attorniato da una compagnia di altri mostri umani e sociali, creando un racconto dalle atmosfere scure e violente a molti livelli, che non lasciano speranza a “colui che vi entra”. Citazione dantesca in apertura, giochi e richiami a cinema, arte e costumi del periodo 60/80 rendono il tutto ancor più solido e reale; troppo facilmente psicanalitico il rapporto tra il Mostro e la madre e alcuni momenti di politica massonico-reazionaria-complottista un po’ naif e troppo scontata.
Potenti le matite di Vittorio Santi, allineate con il racconto, con tavole quasi americane, capaci di giocare benissimo con i chiaroscuri delle tavole che ricordano e richiamano le tante ombre della storia del Mostro e dell’Italia di quegli anni.
Abbiamo parlato di:
Il Mostro di Firenze – Enigma senza fine
Giuseppe Di Bernardo, Vittorio Santi
Edizioni Inkiostro, gennaio 2020
56 pagine, bianco e nero, cartonato – 25,00 €
ISBN: 9788832292077
