Milo è un ragazzo che vive praticamente da solo, in un villaggio sulle rive di un lago. Sua madre non c’è più, suo padre è sempre lontano per lavoro, e lui passa le giornate pescando sotto il controllo di tre strane e petulanti zie pronte e riempirlo di leccornie cucinate da loro . Una vita destinata a cambiare dal giorno in cui al suo amo abbocca uno strano pesce dorato. Per salvare la creatura dai sinistri personaggi che la cercano e per aiutare la coetanea Valia a fuggire dalle grinfie di questi, attraversa il lago giungendo inaspettatamente in un regno popolato di strane creature e intriso di magia e mistero.
Fin dalle prime pagine è impossibile sfogliare Il mondo di Milo senza pensare all’evidente influenza che deve aver avuto l’opera di Hayao Miyazaki nell’inspirare il lavoro di Richard Marazano e Christophe Ferreira.
Sicuramente dal punto di vista della storia e dall’ambientazione: il villaggio bucolico dove la vita sembra scorrere sempre uguale (qui tra le montagne francesi invece che nella campagna giapponese), i giovani protagonisti indipendenti e capaci di guardare al mondo e al fantastico con prontezza e curiosità, un mondo magico più vicino alla natura ma al contempo capace di essere spaventoso, il tono leggero tra avventura, ironia e malinconia.
Ma pure dallo stile dei disegni: dalle espressioni quasi caricaturali, con grandi occhi e bocche spalancate, all’aspetto delle creature magiche, finanche alla colorazione calda che ricorda come stile l’animazione, con ombre dettagliate ; anche il montaggio delle vignette in tal senso, atto a evidenziare il movimento e l’azione, aiuta a creare un effetto quasi da motion comics.
I due volumi pubblicati da ReNoir riuniscono i quattro originali editi da Dargaud, nei quali seguiamo Milo e gli altri personaggi in due avventure distinte e piuttosto lineari che si sviluppano in maniera coerente e anche piuttosto prevedibile: una prima storia nella quale vengono rivelati i misteri del regno oltre il lago, si presentano i personaggi e viene sconfitto il cattivo della situazione, e una seconda che va ad alterare l’equilibrio creato scombinando alcuni ruoli e portando il protagonista alla piena accettazione del proprio retaggio e dei propri poteri.
Per quanto possa quindi facilmente apparire come un fumetto derivativo e non particolarmente originale, Marazano riesce a mantenere un tono sostenuto, sia nei momenti più puramente d’azione che nei dialoghi che sanno essere chiari senza scadere nel didascalismo, e soprattutto a dare vita a personaggi con una personalità ben definita e riconoscibile nelle loro azioni, sfruttando i topoi narrativi per non perdersi in ulteriori spiegazioni ma puntando sulla solidità della storia e la chiarezza espositiva.
Certamente contribuiscono i disegni di Ferreira che appaiono fortemente contemporanei nella loro reinterpretazione personale delle influenze del fumetto d’avventura francese e del fumetto giapponese, con un risultato che per chiarezza della linea, realismo dei disegni, morbidezza dello stile e soprattutto per l’efficace colorazione digitale emergono dalla pagina contribuendo al fascino dell’ambientazione e a sostenere la gamma di emozioni che investono i personaggi lungo le loro vicende.
Una storia portatrice di messaggi positivi e che celebra l’intraprendenza, il coraggio, l’amicizia e l’apertura verso il prossimo: tutti messaggi tipici di una certa narrativa, ma che ancora non hanno stancato soprattutto quando messi in opera con sensibilità e mestiere.
Abbiamo parlato di:
Il mondo di Milo voll. 1, 2
Richard Marazano, Christophe Ferreira
Traduzione di Isabella Donato
ReNoir Comics, 2018
120 pagine, cartonato, colore – 19,90 € cada.
ISBN: 8865671572, 8865672064