Il seguente articolo contiene spoiler su Thor: Love and Thunder e Ms. Marvel
Marvel Cinematic Universe e nuove strategie
Negli ultimi mesi abbiamo analizzato più volte l'attuale cripticità della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe e in particolare evidenziato la mancanza di una coesione narrativa che dia un senso a quanto abbiamo visto nell'ultimo anno, sia sul grande schermo sia tramite le serie targate Disney+.
Questa sensazione da parte non solo degli addetti ai lavori ma anche del pubblico deve essere stata percepita ai piani alti dei Marvel Studios, in primis tramite le dichiarazioni di Kevin Feige, che solo pochi giorni fa ha ribadito che una qualche chiarezza sulla direzione narrativa arriverà nei prossimi mesi. Queste frasi del Presidente dei Marvel Studios sono certamente da collegare anche al ritorno della major in presenza al San Diego Comic-Con, dove probabilmente saranno annunciati numerosi nuovi progetti che finalmente getteranno una luce più forte su quello che vedremo.
A ribadire comunque una certa sensazione di stanchezza e confusione è stato nei giorni scorsi Adam B. Vary in un interessante articolo di Variety, in cui è stato esaminato con attenzione l'utilizzo negli ultimi mesi di un elemento considerato fondamentale per i film Marvel: le scene dopo i titoli di coda.
Vary sottolinea infatti come le scene post-credits, da sempre attese dal pubblico come un fattore che potesse in qualche modo svelare un prossimo progetto o un qualche legame narrativo da un film a un altro, siano ormai perlopiù usate come una sorta di annuncio di casting per nuovi personaggi, lasciando però del tutto avvolto nel mistero il loro futuro nel Marvel Cinematic Universe.
Da Eternals a Doctor Strange nel Multiverso della Follia fino al recente Thor: Love and Thunder, i Marvel Studios hanno introdotto negli ultimi mesi characters quali Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis Dreyfus), Starfox (Harry Stiles), Clea (Charlize Theron) ed Ercole (Brett Goldstein), evitando però di dare allo stesso tempo indizi sul loro ruolo nel MCU e lasciando integra quella sensazione di una Fase 4 ancora incerta sul da farsi, che potrebbe generare una certa e comprensibile stanchezza da parte del fruitore principale, ovvero il pubblico.
E' un segno di profonda fiducia (con un sano pizzico di arroganza) che i Marvel Studios utilizzino queste scene per presentare nuovi personaggi senza indicare con precisione dove stanno andando quei personaggi. In ogni caso, il brivido finisce per essere più nel vedere Styles, Theron e Goldstein apparire nel Marvel Cinematic Universe di qualunque cosa possano significare quelle apparizioni per la storia più ampia, soprattutto perché l'MCU si allunga più sottile di quanto non sia mai stato prima. C'è un grande potenziale narrativo in Starfox, Clea ed Ercole. Ma con oltre 25 film e serie Disney+ già all'orizzonte per i Marvel Studios, l'aggiunta di altri tre personaggi principali al mix rischia di esacerbare la lamentela sul fatto che stare al passo con questo universo sta iniziando a sembrare meno divertente e più che altro come fare i compiti a casa.
Vary ha ragione da vendere quando evidenzia la presenza di un pizzico di arroganza da parte della major nell'utilizzare le scene post-credits in questa maniera, senza alla fine comunque dare qualcosa in più allo spettatore aldilà della sorpresa di vedere un volto noto interpretare un personaggio iconico. Negli anni passati, soprattutto durante le prime fasi del Marvel Cinematic Universe, l'unica vera e propria introduzione fatta attraverso queste sequenze fu quella di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e del fratello Pietro (Aaron Taylor Johnson), senza dimenticare ovviamente quella di Thanos in precedenza, ma il tutto era collegato a un lavoro narrativo enorme che, di lì a poco, si sarebbe svelato in tutta la sua interezza e di cui queste apparizioni erano i semi.
Con la conclusione, nei giorni scorsi, di Ms. Marvel e l'apparizione di Carol Danvers (Brie Larson), i Marvel Studios sembrano avere ripreso la consuetudine di un collegamento più diretto tra un progetto e l'altro, tra l'altro con una scena post-credits che non ha affatto sminuito la serie. Ma certamente questo modello va riconsolidato e mantenuto, per evitare non solo una dispersione narrativa, ma anche una dispersione dell'attenzione del pubblico.
DC League of Super-Pets
Continua incessante, come vi avevamo già illustrato qualche settimana fa, la campagna promozionale di DC League of Super-Pets da parte della warner Bros. che ha visto in prevalenza l'utilizzo, con un certo successo, dei social network per il marketing della pellicola animata in uscita negli USA il 29 luglio.
Attraverso TikTok, Instagram e Twitter, il pubblico è stato invitato, tramite l'uso dell'hashtag #DCSuperPetsSweepstakes, a diffondere online le foto dei propri animali domestici, con la possibilità di vincere una visione del film nei pressi della propria residenza.
Questa iniziativa è stata anticipata da un altro evento portato avanti sempre tramite i social network e svoltosi in concomitanza con il weekend del 4 luglio in cui è stato chiesto agli utenti di postare alcune foto dei propri animali trasformandoli però in veri e propri “Super Pets” come i protagonisti del film.
A sottolineare ancora di più l'imponente marketing operato dalla major è la partnership con Hallmark, che ha realizzato degli ornamenti che raffigurano Krypto in una delle sue iconiche pose mentre vola per salvare Superman e il resto della Justice League.
Iniziative che sono iniziate anche in Italia, in primis con l'anteprima della pellicola che si svolgerà al Giffoni Film Festival il 29 luglio (in contemporanea con l'usicta USA) e a cui saranno presenti Lillo Petrolo e Maccio Capatonda, che prestano le proprie voci ai personaggi di Krypto e Asso il bat-segugio nella versione italiana.