Il Marketing di Black Adam, le due anime di She-Hulk

Il Marketing di Black Adam, le due anime di She-Hulk

In questo appuntamento, un nuovo sguardo al marketing di Black Adam e alla centralità di Dwayne Johnson, e al percorso di She-Hulk nel MCU.

Black Adam

Nella precedente puntata di Nuvole di Celluloide abbiamo brevemente parlato delle prime mosse della campagna promozionale di Black Adam, e in particolare della singolare partnership tra Zoa Energy, società che vede CEO il protagonista del film Dwayne Johnson, e Warner Bros./New Line per promuovere la pellicola DC Comics.
Lanciata nel 2020, Zoa Energy è diventato negli Stati Uniti uno dei marchi più riconoscibili nel mercato delle bevande energetiche, con un guadagno stimato in 26 miliardi di dollari maturato in un tempo relativamente breve, distinguendosi fortemente e riuscendo a fare concorrenza in un settore densamente popolato ogni mese da decine di nuovi prodotti.
Negli USA questo genere di bevande è cresciuto esponenzialmente soprattutto durante la pandemia, con un aumento del 245% per quanto riguarda quelle bevande che vengono promosse come salutari. In questo senso, la campagna promozionale di Black Adam non poteva scegliere sponsor migliore visto che, come noto, l’attore protagonista ha abilmente sfruttato il passaggio dall’essere un wrestler professionista al diventare una delle più grandi star di Hollywood, aiutando il marchio ad assicurarsi un accordo di distribuzione a livello nazionale in tutti gli Stati Uniti con la Molson Coors Beverage Company. Questo ha fatto sì che l’attuale logo della bibita, che si rifà al tatuaggio polinesiano che Johnson ha sul proprio petto, venga messo da parte nelle settimane in cui il film sarà nelle sale, presentando invece il volto dell’anti-eroe DC Comics.

Questa partnership è unica e ben intessuta perché entrambi i marchi sono eccitanti, attesissimi e dirompenti. Ecco perché ero entusiasta di unirli insieme e volevo farlo – ha dichiarato l’attore – Il mio team è costantemente alla ricerca di collaborazioni, molte delle quali non funzionano per vari motivi. Potrebbero non adattarsi correttamente, sembrare forzate o non autentiche, è non farei mai questo ai miei fan. Questa partnership sembrava ottima e penso che brillerà.

ZOA Energy sta pianificando un vero e proprio blitz nel mercato. Il prodotto è stato distribuito a livello nazionale il 12 settembre, ovvero qualche settimana prima dell’uscita del film prevista per il 21 ottobre. Nei negozi sono stati sistemati grandi display di Black Adam che accoglieranno i consumatori insieme a una lotteria per attrezzature da palestre esclusive. Assieme a tutto questo, è stata lanciata  anche una campagna sui media digitali che probabilmente punteranno principalmente sui 450 milioni di follower di Dwayne Johnson per aumentare le vendite e trainare al tempo stesso la promozione della pellicola.

zoablackadam

She-Hulk: Attorney at Law

La serie sulla gigantessa di giada interpretata da Tatiana Maslany continua la sua corsa e svela sempre più l’anima di una protagonista che, oltre all’ironia e al divertimento, cela anche qualcosa di più. Lo show, sempre mantenendosi come promesso sul lato legal comedy, svela di episodio in episodio quello che era stato anticipato solo qualche settimana fa dalla stessa attrice protagonista, ovvero non solo la completa antitesi di She-Hulk rispetto alle solite narrazioni di supereroi ma anche il confronto sotterraneo tra le due anime del personaggio, tra i suoi due alter ego: Jennifer Walters e She-Hulk.
È evidente come, all’interno dello show, vi sia una sorta di narrazione perennemente in bilico per quanto riguarda la protagonista, “costretta” ad apparire nella sua forma She-Hulk ma non pienamente consapevole del suo nuovo status, o comunque più che altro non ancora pronta ad accettarlo nella propria vita.
In questo senso, la semplicistica narrazione dell’eroe che deve trovare se stesso che abbiamo visto innumerevoli volte assume una forma diversa, visto che quello che porta avanti Jennifer Walters nei confronti del suo alter ego verde è un continuo rifiuto. Nega il proprio pseudonimo, con le conseguenze che abbiamo visto nel quinto episodio, e nega di essere una supereroina e una degli Avengers, nonostante sia ovvio che quest’ultimo ruolo potrebbe benissimo essere qualcosa che riguarda il futuro del personaggio, anche non molto lontano.
Jennifer Walters appare combattuta dall’essere She-Hulk, nonostante abbia fatto progressi evidentemente molto più veloci rispetto al cugino Bruce Banner, e questo anche per il fatto che le persone, soprattutto gli uomini, tendono ad accettarla principalmente quando è alta, verde e sicura di sé.
Vi è insomma un contrasto abbastanza evidente tra la forma umana e quella creata dai raggi gamma, così come è altresì evidente che Jennifer continui a non vedersi come una supereroina. Si presenta costantemente come avvocato anche davanti a un costumista dei supereroi e questo elemento evidenzia come il personaggio voglia mantenere in primis il fatto che lo show è incentrato su una persona, e poi su una persona con super-poteri.
È prevedibile che la piena consapevolezza del ruolo di She-Hulk nel Marvel Cinematic Universe sarà affrontato nei prossimi episodi, anche perché dai promo diffusi risulta evidente che l’apparizione di Daredevil (Charlie Cox) farà da apripista a questa piena accettazione. L’aspetto interessante sarà però vedere come le due anime della protagonista riusciranno a coesistere e ad abbracciarsi l’una con l’altra, eliminando quel sottile e invisibile contrasto che ha, in modo diverso, ricordato quello tra il cugino Bruce e il suo alter ego verde, anche se su livelli decisamente differenti.

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