
Il giardino di Sofia Cavallari va a sottolineare proprio questo legame tra uomo e natura, ricordandoci che Gaia fa parte di noi come noi facciamo parte di essa. Graphic novel che nasce come progetto per la tesi di laurea, si dimostra denso di piccole e significative emozioni che emergono tramite i ricordi e le suggestioni dei personaggi che, in diverse epoche storiche, hanno frequentato il giardino. Un luogo magico, fatto di pacifico silenzio, all’interno del quale è semplice trovare la strada per riconnettersi alla natura lasciando correre i propri pensieri fino a riportare alla luce memorie che sembravano sbiadite o cancellate dagli anni. Il segreto sta nel lasciar correre le nostre emozioni, togliendoci quella maschera che ci accompagna quotidianamente per giungere a sopprimere l’attore, ritrovando semplicemente noi stessi, cinti da una folta vegetazione che ci chiude la visuale, cancellando l’orizzonte per spingerci a guardarci dentro.

Per comporre la sceneggiatura l’autrice utilizza una struttura diaristica che si sviluppa proponendo frammenti di vita dei protagonisti, facendo confluire poi le singole storie in una narrazione corale che, in un gioco di rimandi, si riconnette al primo giorno di apertura del giardino. Il racconto, che non abbandona mai un tono pacato, accompagnato da una intima tristezza, volge il suo sguardo costantemente nel passato dei protagonisti che si raccontano attraverso le pagine dei loro diari.
I disegni, che restano in bilico tra le immagini illustrative che arricchiscono il racconto verbale e immagini di azione proprie del racconto a fumetti, ritraggono in modo semplice gli eventi, facendo da giusto compendio alle parole; queste sono proposte con un lettering da ciclostile, con caratteri che ricordano le vecchie macchine da scrivere: questa soluzione trasmette un senso di freddo distacco rispetto alla vocazione intimistica della storia che sarebbe stata invece amplificata da un carattere più vicino alla scrittura manuale, che meglio si accosta alle pagine di un diario.

Il graphic novel di Sofia Cavallari convince per la scelta di raccontare piccole storie che ci conducono a osservare le grandi emozioni nascoste in fugaci ricordi. Il racconto, in parte autobiografico, vive di una spiccata anima minimalista dalla quale emerge una idea romantica del rapporto tra uomo e natura. Nei disegni si manifesta spesso un debito emotivo da parte dei personaggi che, a causa di una non sempre riuscita resa grafica, non arrivano a comunicare pienamente le loro emozioni attraverso gesti ed espressioni. Anche la sceneggiatura, che si sviluppa lungo l’intreccio delle pagine di diversi diari, non riesce a mantenere sempre viva l’attenzione e la tensione emotiva a causa della frammentazione del racconto in diversi capitoli dalla struttura pressoché identica. La narrativa si dimostra così un po’ acerba ma ben costruita a testimoniare un grande margine di crescita artistica dell’autrice qui al suo esordio con un’opera pubblicata dalle Edizioni Nicola Pesce in un volume dal grande formato che rende piena giustizia all’ampio respiro delle tavole dalle tinte calde e malinconiche, come il sapore dei sogni e dei ricordi.
Abbiamo parlato di:
Il giardino
Sofia Cavallari
Edizioni NPE, 2022
88 pagine, cartonato, colori – 19,90€
ISBN: 9788836270514
