Il futuro di Superman, l’oscurità di Sabrina

Il futuro di Superman, l’oscurità di Sabrina

In questa puntata di Nuvole di Celluluide, nei nostri dietro le quinte dal mondo dei cinecomics, parliamo del futuro di Superman e della nuova serie reboot sulla strega Sabrina. In coda, le nostre news di animazione.

La Warner e il futuro di Superman

La notizia che ha monopolizzato la settimana appena trascorsa è stata quella riguardante una eventuale rinuncia del ruolo di Superman da parte di Henry Cavill, che ha generato in poche ore decine di discussioni sulla rete. Anche se successivamente smentita prima dalla manager e, in parte, da un criptico comunicato diffuso dalla Warner Bros., a cui ha fatto seguito un post altrettanto criptico dello stesso attore, la notizia ha ovviamente monopolizzato le reazioni del pubblico e, soprattutto, degli addetti ai lavori, i quali si sono immediatamente sbizzarriti in una serie di analisi e ipotesi sul futuro di un universo cinematografico DC Comics relativamente a un possibile abbandono del personaggio di Superman o un recasting del ruolo.

Prima di affrontare queste ipotesi, è importante ribadire che, molto probabilmente, le voci riguardanti Henry Cavill facciano parte di una strategia all’interno di una negoziazione più ampia tra la major e l’attore. Cavill, di recente, ha visto immediatamente salire le proprie quote nello show business grazie alla sua interpretazione dell’agente CIA Walker in Mission: Impossible – Fallout, una pellicola che lo ha finalmente valorizzato al meglio sul grande schermo.
Una delle indiscrezioni più importanti circolate nei giorni scorsi, è stata quella che vedrebbe la Warner puntare fortemente su Supergirl, adattamento messo in cantiere di recente, come un possibile sostituto dell’uomo d’acciaio all’interno dell’universo cinematografico DC Comics. Ma può questo universo, ancora relativamente giovane, e ancora lungi dal risultare coerente e connesso narrativamente, andare avanti senza uno dei suoi eroi principali?

In un articolo apparso su Forbes a firma Scott Mendelson, dal titolo “Perché i Film DC non hanno bisogno di Henry Cavill o Superman“, il noto giornalista fa un particolare esempio riallacciandosi a quello che hanno compiuto i Marvel Studios nei primi anni, senza avere dalla propria l’utilizzo delle vere star dell’universo Marvel, ovvero Uomo Ragno e X-Men, e collegando tutto questo al lancio del personaggio di Supergirl.

È ironico che i film DC Comics siano tenuti a galla non da Batman e Superman ma da Wonder Woman e (presumibilmente) Aquaman. Questa potrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie. L’MCU divenne un fenomeno parziale perché inizialmente non aveva accesso a Spider-Man o agli X-Men. Dovevano prendere i loro personaggi di livello B o C (Iron Man, Thor, ecc.) e trasformarli in stelle del cinema di livello A. Come franchise pionieristico che ha visto personaggi famosi saltare da un film all’altro, i Marvel Studios hanno creato uno scenario in cui il personaggio, non l’attore, era l’equivalente di una “star del cinema”. Mark Ruffalo non è una star del cinema, ma il suo Hulk è un star del cinema ed è di grande utilità in Thor: Ragnarok. Come abbiamo visto con Justice League (che ha venduto meno biglietti di Logan con Hugh Jackman), il Superman che esiste in questo universo non è una “star del cinema”. In questo senso, Superman è, relativamente parlando, Re Artù, Tarzan o Peter Pan. Quindi, Henry Cavill aveva poca influenza in termini finanziari, e la WB è abbastanza intelligente da rendersi conto che Supergirl può essere una “star del cinema” più grande di quanto non fosse Superman. Se la Warner Bros. può fare di Wonder Woman, Shazam o Harley Quinn delle “star del cinema” dei film DC, non faranno affidamento sul Cavaliere oscuro o sull’Uomo d’Acciaio. Sarà così che si avvicineranno al successo della Marvel.

Il discorso di Mendelson è interessante perché sottolinea un fattore che ormai è decisamente veritiero: Superman e Batman non sono mai diventati i simboli principali dell’universo cinematografico DC Comics. Al momento, è Wonder Woman ad esserlo e, molto probabilmente, lo sarà anche Aquaman nel prossimo futuro. E’ ovvio che questo sia legato anche ad errori nella gestione dei due personaggi, di cui abbiamo discusso molte volte nelle puntate di questa rubrica. E’ abbastanza assurdo che un attore come Henry Cavill, chiamato a interpretare una icona del fumetto, non sia stato valorizzato sullo schermo come meritasse, dovendo aspettare di partecipare al film di un altro franchise per riuscire a trovare il ruolo giusto affiancando una stella di prima grandezza come Tom Cruise, solitamente molto attento a non farsi oscurare nelle proprie pellicole.

Da questo punto di vista, non sarebbe quindi strano se la Warner cercasse di prendere nuovamente un personaggio non famosissimo, in questo caso Supergirl, cercando di creare quella mitologia che non è riuscita a realizzare con il Superman di Henry Cavill, un elemento questo che avevamo già analizzato in una precedente puntata di Nuvole di Celluloide.

The Chilling Adventures of Sabrina

Il primo teaser di The Chilling Adventures of Sabrina, atteso reboot targato Netflix basato sul personaggio della Archie Comics, è la conferma di una strategia ormai consolidata da parte della casa editrice e del suo deux ex machina Roberto Aguirre-Sacasa, ormai definitivamente impegnato a sdoganare i personaggi creati da Bob Montana, fornendone versioni più adulte al grande pubblico.

Dopo Riverdale, serial trasmesso da The CW che si mantiene comunque nell’ambito del teen drama pur presentando delle versioni di Archie, Betty e Veronica molto lontane dalle loro controparti fumettistiche originali, è il reboot su Sabrina a porsi come la grande scommessa di questo rilancio della Archie Comics in chiave televisiva.

Lo show con protagonista Kiernan Shipka, nato inizialmente come progetto di The CW, ha trovato in Netflix una collocazione naturale che certamente è servita ad elevarne lo status da semplice reboot a qualcosa di più, visto che questa volta gli elementi soprannaturali giocheranno un ruolo fondamentale nella vita del personaggio. A differenza della serie televisiva interpretata da Melissa Joan Hart, che è entrata nell’immaginario collettivo come show centrato all’intrattenimento, il reboot si pone di costruire un background più forte e solido basandosi sulla recente collana a fumetti, che ha rilanciato Sabrina e dipinto uno scenario di storie e personaggi originale e intelligente allo stesso tempo.

Kristen Bell per Do Re & MI

Amazon Studios ha dato nei giorni scorsi luce verde alla produzione di Do, Re & Mi, una serie musicale animata per bambini in età prescolare, prodotta dall’attrice Kristen Bell (Veronica Mars, The Good Place), Jackie Tohn , Michael Scharf , Ivan Askwith e Gaumont. La serie di 11 minuti e composta da 52 episodi verrà presentata in anteprima esclusivamente su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori.
Creata da Tohn e Scharf, Do, Re & Mi parla di tre migliori amici di nome Do, Re & Mi che vivono in un mondo pieno di ritmo, ritmi e melodie. Insieme alle loro avventure quotidiane, i personaggi aiutano a capire i modi in cui genitori e ragazzi possono parlare di musica e connettere queste idee al loro sviluppo socio-emotivo. Ogni episodio termina con una canzone, con brani originali eseguiti dalla Bell, Tohn e altri ospiti a sorpresa.

Bell, Tone, Scharf e Askwith saranno produttori esecutivi. Corey Powell, nominato agli Emmy Awards, parteciperà invece in veste di showrunner.

Questa serie sarà un’aggiunta meravigliosa al nostro portfolio di show per bambini di Amazon Kids e non potremmo chiedere migliori partner creativi di Gaumont e dei talenti musicali di questa squadra di produttori – ha dichiarato Melissa Wolfe, responsabile della programmazione per bambini per Amazon Studios – Oltre allo splendido storytelling e al character design, lo show adotta un approccio innovativo al curriculum musicale che ispirerà i nostri clienti più giovani a creare la propria lingua attorno alla musica.

 

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