Il futuro delle Birds of Prey, Florence Pugh e Black Widow

Il futuro delle Birds of Prey, Florence Pugh e Black Widow

In questa puntata il futuro delle Birds of Prey nell'universo cinematografico DC e quello di Florence Pugh nel MCU. Inoltre, le news di animazione.

Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn

L’uscita nelle sale americane dello spin-off con protagonista Margot Robbie ha spiazzato gli addetti ai lavori, che non si attendevano un debutto così sotto le aspettative al box office, con cifre anche inferiori a quello che la Warner Bros. si aspettava fino a pochi giorni prima dell’uscita. Poche settimane fa, in una puntata di Nuvole di Celluloide, in cui analizzavamo l’ultimo trailer del film, avevamo evidenziato come, in un primo momento, indiscrezioni indicassero la diffusione di un trailer Red Band (vietato ai minori), cosa poi non avvenuta in quello che era stato letto come un cambio di strategia, che però alla fine non ha giovato.

Al di là delle cause, le prossime settimane saranno decisive per capire se ci troviamo di fronte solo a un passo falso o a qualcosa di più, soprattutto in virtù del fatto che Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn è per la Warner Bros. il veicolo per la costruzione di altri franchise. Il finale della pellicola, infatti, punta decisamente a introdurre il gruppo delle Birds of Prey come nuovo elemento impegnato nella lotta al crimine di Gotham City, mentre pare far prendere una strada diversa al personaggio interpretato da Robbie.

In questi due fattori sono riconoscibili pregi e difetti della pellicola diretta da Cathy Yan, che si dilunga troppo nell’introduzione di personaggi quali la Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead), Black Canary (Jurnee Smollett-Bell) e Renee Montoya (Rosie Perez), lasciando tracce flebili di caratterizzazioni importanti, che avrebbero potuto fornire qualcosa in più al pubblico e che, forse volontariamente, non vengono elaborate in maniera maggiore nella speranza di un possibile nuovo capitolo, o forse di un nuovo franchise in tutto e per tutto.

Queste flebili tracce sono evidenziate nel personaggio di Black Canary, di cui viene citata la madre Dinah Drake, soprattutto per il fatto che questa fosse una sorta di supereroina, così come viene ricordato da Montoya nel confronto tra le due nel corso del film. In questi piccoli appunti sparsi, dove si nota del potenziale nei personaggi, c’è anche il rammarico per righe di sceneggiatura non adeguatamente sviluppate quel tanto da rendere queste eroine qualcosa di più che dei personaggi di contorno, con l’unica eccezione della Cacciatrice.
Il personaggio interpretato da Winstead è infatti forse l’unico che pare avere i momenti migliori del film, su cui la sceneggiatura di Christina Hodson pare essersi concentrata con un misto di oscurità e ironia, a cui si vanno ad aggiungere scoppi d’ira che l’attrice riesce a rendere perfettamente, anche se in generale anche lei rimane vittima di un timing troppo concentrato su Harley Quinn.

Resta quindi da vedere quale sarà (se ci sarà) il futuro per questi personaggi, dopo un film per il quale le aspettative erano molto alte, anche a dispetto di un potenziale narrativo enorme non sfruttato in maniera brillante dalla regista. E’ vero che negli USA critica e pubblico hanno guardato con favore alla pellicola nei commenti, ma l’occhio smaliziato di noi europei non ha visto in Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn quel trascinamento emotivo che i trailer avevano promesso, probabilmente per la colpa della regista, troppo attenta a colorare Gotham piuttosto che a riempire le menti e i cuori degli spettatori.

Black Widow

Quasi un anno fa, in una puntata di Nuvole di Celluloide dedicata al casting di Black Widow, avevamo brevemente parlato di Florence Pugh, che nel film interpreta Yelena Belova. Pugh, anche dopo la recente candidatura all’Oscar ottenuta per la sua ottima performance in Piccole Donne, ha visto crescere notevolmente le sue quotazioni a Hollywood ed è molto probabile che questo possa in qualche modo avere una certa influenza sul franchise della Vedova.
Attualmente, come già abbiamo evidenziato in passato, non vi sono prove evidenti che Black Widow possa essere il primo capitolo di un nuovo franchise, visto che i Marvel Studios non hanno mai chiarito se questo “flashback standalone” rimarrà qualcosa di unico e irripetibile o meno, mentre la stessa Pugh ha smentito in più di un’occasione che il suo personaggio possa in qualche modo “rimpiazzare” Natasha Romanoff, morta durante gli eventi di Avengers: Endgame.

E’ anche vero, però, che il film, oltre a essere un modo per fornire più risposte sul passato di Natasha, possa essere allo stesso tempo uno “Star Vehicle” per Florence Pugh. Dopotutto, non bisogna dimenticare che le campagne promozionali dei Marvel Studios sono costruite in primis sulla segretezza (gli attori per contratto non possono divulgare dettagli) e anche sull’inganno, come possono testimoniare film come Iron Man 3, e quindi è possibile che l’attrice sia in qualche modo costretta a sminuire il suo ruolo futuro nel MCU.
Tutte queste ipotesi potrebbero comunque anche essere frantumate da una semplice realtà non pensabile a mente fredda dal pubblico di appassionati, ovvero che non ci sia alcun futuro per il personaggio della Vedova Nera in qualsiasi forma dopo Scarlett Johansson, e che Pugh sia solamente un elemento di distrazione e nulla più. Ma sarà veramente così?

D’Artacan e i tre Moschettieri

E’ stata diffusa nei giorni scorsi la prima immagine ufficiale di Dogtanian and the Three Muskehounds, film in CGI che sarà una versione riadattata della popolare serie animata trasmessa anche in Italia negli anni ’80.
La pellicola vede la partnership tra lo studio asiatico Cosmos Maya e la spagnola Apolo Films, con la regia di Toni Garcia da una sceneggiatura di Doug Langdale.
La serie originale raccontava il classico romanzo d’avventura di Alexandre Dumas, I tre moschettieri, con un cast di cani antropomorfi e altri animali come comprimari. Prodotta in Giappone, è stata trasmessa per la prima volta nel 1981 e ha riscosso un successo globale, venendo trasmessa ancora oggi in oltre 100 paesi.

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