Il Destino di Paperone secondo Fabio Celoni

Il Destino di Paperone secondo Fabio Celoni

Fabio Celoni fa compiere al papero più famoso del mondo un viaggio alla riscoperta di sé stesso e del glorioso passato di tante storie Disney. 

Il Destino Di Paperone CoverCon il numero 27 della collana Disney Special Books Panini Comics ha distribuito in versione cartonata Il Destino Di Paperone, una saga in sei capitoli scritta e disegnata da Fabio Celoni che, originariamente serializzata sul settimanale Topolino, rappresenta probabilmente la punta di diamante del 75esimo anniversario di Zio Paperone.

Cimentandosi per la prima volta nel ruolo di autore completo, il “Caravaggio della Disney” rivela fin da subito tutto il suo amore per il personaggio, immaginando una storia che scava nel passato della Disney e riprende l’incipit della celebre “Paperino e le lenticchie di Babilonia uno dei grandi classici di Romano Scarpa pubblicato nel 1960, con lo zione alle prese con il business delle lenticchie (di cui è goloso), tra scommesse finanziarie, segreti e una trappola pianificata dalla Banda Bassotti.

Il disegnatore lombardo ne realizza una sorta di “What If” immaginando un epilogo diverso della storia: cosa sarebbe successo se Paperone avesse davvero perduto il suo intero patrimonio? Da questo incipit Celoni sfoggia tutto il suo talento narrativo e artistico realizzando una trama dai toni epici dove porta avanti due operazioni intellettuali: da un lato ripercorre diversi topoi della narrativa disneyana e, in generale, della letteratura avventurosa per ragazzi, mentre dall’altro approfondisce aspetti psicologici affatto scontati del personaggio.
Un Paperone sconfitto e rassegnato – ormai ombra di sé stesso – che vive nel suo ex-deposito e in cambio lavora per conto dei Bassotti, viene raggiunto da un misterioso fantasma del passato che gli dà un aut aut: riconquistare in un solo mese tutte le sue fortune oppure vedersi portato via quel poco che gli resta, rappresentato dai cimeli e dai ricordi delle sue avventure.

Il Destino Di Paperone Pag 2La saga si sviluppa in capitoli a sé stanti che utilizzano diverse declinazioni del racconto di avventura: dall’esplorazione esotica di giungle misteriose ai viaggi nel sottosuolo, dalla partenza per lo spazio interplanetario alla sfida esoterica contro il tempo che riprende il tema de Il Canto di Natale di Charles Dickens.
Un intreccio di avventure legate l’una all’altra da un esile filo comune la cui struttura orizzontale fornisce una giustificazione per imbastire una sequela di episodi autoconclusivi che rimandano apertamente alle gloriose riviste pulp e a quell’editoria di carattere Astonishing rappresentata dalle vicende di avventurieri del passato come Doc Savage, Jungle Jim e Buck Rogers. Da questo punto di vista, nonostante uno spunto iniziale pretestuoso, l’assetto degli episodi è funzionale nell’imbastire una moderna antologia avventurosa dove Celoni sembra seguire l’esempio dell’approccio narrativo di maestri quali Carl BarksRodolfo Cimino.

L’elemento comunque più interessante di questo progetto è come l’autore esplora senza forzature la natura più intima di Paperone, ovvero l’essenza di cercatore di opportunità che si mette continuamente alla prova attraverso nuove sfide. La sua figura di magnate avaro a livello patologico è infatti solo la superfice da grattare via e l’autore riesce nell’intento di mostrarne il carattere indomito e curioso, perspicace e prudente, astuto ma onorevole, facendogli progressivamente ritrovare sé stesso e la sua vena avventurosa nel corso dei viaggi che intraprende.Il Destino Di Paperone Pag 1

Per quanto riguarda i disegni, Celoni ha un tratto pastoso e al tempo stesso dinamico, fortemente debitore di grandi maestri come Romano Scarpa, Massimo De Vita e il pittore Gustave Doré, che lo rende uno di quei disegnatori Disney dotati di uno stile fortemente caratterizzato e immediatamente riconoscibile. Le sue tavole hanno un’impostazione flessuosa, dettagliata e tridimensionale, giocando con prospettive e contrasto tra luci e ombre che rendono avvolgente la messa in scena di ogni vignetta, con atmosfere decisamente vintage che riportano alla mente un glorioso passato di storie Disney italiane e straniere. Ogni episodio è inoltre caratterizzato da interessanti intuizioni estetiche e da un notevole lavoro nell’ideazione degli scenari e nel character design dei personaggi comprimari.

I colori di Luca Merli, infine, costituiscono la classica ciliegina sulla torta presentando una ricercatezza e una gamma di soluzioni cromatiche differenti che esaltano le matite di Celoni senza coprirle o appiattirle, con una palette dai toni caldi e dai contrasti che variano a seconda delle atmosfere e delle ambientazioni.

Abbiamo parlato di:
Il Destino di Paperone
Fabio Celoni, Luca Merli
Panini Comics, 2023
216 pagine, cartonato, colori – 25,00 €
ISBN: 9788828748632

3 Commenti

1 Commento

  1. MrKK

    24 Dicembre 2023 a 10:25

    Bell’articolo, ma non è un “what if”. Alla fine delle lenticchie di Babilonia Paperone ha perso il suo patrimonio. Celoni ci fa vedere come lo riacquista, a partire dalla piantina che germogliava nell’ultima tavola della storia di Scarpa.

    • Andrea Bramini

      29 Dicembre 2023 a 21:10

      Be’, in realtà la cosa non è così lineare.
      In fondo a ben pensarci questo seguito è la versione di Fabio Celoni… di base quello che faceva intuire Romano Scarpa nel finale aperto dell’ultima tavola delle “Lenticchie di Babilonia” era che la piantina sul davanzale di Paperone sarebbe germogliata e questo, nel post-storia non scritto, avrebbe consentito al protagonista di far valere il proprio contratto con i Bassotti e rientrare in possesso delle proprie sostanze.

      Celoni immagina che, nel mezzo, Paperone abbia però compiuto alcune avventure che gli hanno consentito di riacquisire mano a mano la ricchezza perduta, rendendo la fioritura della piantina di lenticchie superflua allo scopo (per quanto rimanga una condizione che Paperone ci tiene a onorare).
      La piantina rimane il leit motiv del “Destino di Paperone”, e la storia è dichiaratamente un sequel diretto del racconto di Scarpa, dal momento che la particolarità di quella storia era di suggerire, senza mostrarlo, come la vicenda si sarebbe risolta positivamente per il protagonista… ma, considerando quanta roba ci abbia inserito Celoni, scollegata con l’avventura originaria nelle varie diramazioni costruite, non è scorretto nemmeno definirla un “what if” perchè l’ovvia indicazione del finale delle “Lenticchie” era che Paperone riconquistasse il proprio impero semplicemente grazie al seme che fortuitamente attecchì nel vaso sul suo davanzale e non anche grazie ad altre azioni.

      Poi eventualmente possiamo discutere di come l’idea di Celoni sia più aderente a un Paperone volitivo, determinato e caparbio, che vince perché fa l’impossibile e mette in campo ogni sua abilità, mentre nel finale immaginato di Scarpa avrebbe vinto per un colpo di fortuna, dopo averle provate tutte per far germogliare le lenticchie… ma resta il fatto che il proseguimento raccontato da Fabio Celoni prenda una strada sua personale rispetto a quanto impostato da Scarpa.

    • Paolo Pugliese

      31 Dicembre 2023 a 18:45

      Per quanto mi riguarda, io considero la storia di Celoni come una variazione ipotetica di quella di Scarpa, visto che nella prima pagina de “Il Destino di Paperone” c’è un’introduzione che riassume brevemente “Le Lenticchie di Babilonia”, citando il suo finale con la pianta che germoglia e che quindi risolverebbe fuori scena la situazione a favore di Paperone.
      Il carattere da “What If” è impostato proprio da Celoni nella seconda pagina, con le didascalie “andò proprio così?”, “davvero bastò una lenticchia per cambiare il destino di Paperon de’ Paperoni?”, “E Paperone fece davvero in tempo ad accorgersi del seme germogliato nel vaso?” a corredo di tre vignette dove, mentre lo zione dorme, la pianta viene rubata. Da chi? Nella tavola 26 Celoni rivela che uno dei Bassotti si accorge del germoglio e lo porta via, nascondendolo.
      A mio avviso questo basterebbe a inquadrare la storia come un percorso alternativo/ipotetico della storia di Scarpa, anche se a prima vista potrebbe risultare una sorta di seguito/spin off.
      Per me questa seconda ipotesi è infondata perchè non tiene conto proprio del finale de “Le lenticchie di Babilonia” con la pianta che germoglia e che risolverebbe da sola la situazione. Celoni invece elimina questo elemento a favore dell’incipit della sua trama, cioè che Paperone è costretto da solo a riconquistare la sua fortuna.

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