Jacob Laminski è un pittore, un reduce della seconda guerra mondiale, un insonne che può dormire solo grazie alla magia di Yzmira. Il rapimento della figlia della strega lo trascina in una avventura che mescola hard boiled e elementi esoterici, sullo sfondo della Los Angeles degli anni ’50.
L’obbiettivo di Amianto Comics di fare graphic novel che affondino le mani nella letteratura di genere prende una forma solida e convincente in questo lavoro di Jordan Casarini e Simone Perlina. La trama lineare si poggia su dialoghi concisi e taglienti che delineano personaggi ruvidi e tormentati. In particolare il protagonista è una tipica figura pulp, tormentata e senza pace, che rivive i traumi del conflitto vissuto e dell’incontro con il paranormale. Le chiare ispirazioni del fumetto, in particolare Frank Miller e Mike Mignola, accomunano i due autori.
Lo stile di Perlina (in cui emerge anche l’influenza di Eduardo Risso), fatto di linee geometriche, bianchi e neri netti, chiaroscuri che dividono ombre e luci, crea una suggestiva ambientazione sospesa tra incubo e realtà.
Pur non reinventando il genere e inserendosi in un filone ben codificato, Il cerchio di ferro è una graphic novel d’esordio ben fatta che presenta due autori dalla buona personalità.
Abbiamo parlato di:
Il cerchio di ferro
Jordan Casarini, Simone Perlina
Amianto Comics, 2019
130 pagine, brossurato, bianco e nero – 10,00 €
ISBN: 9788894254952