Il casting di Superman: Legacy e l’approccio di James Gunn

Il casting di Superman: Legacy e l’approccio di James Gunn

Puntata interamente incentrata sul casting del nuovo film di Superman e le prossime mosse della dirigenza DC Studios.

Superman: Legacy

Con l’annuncio dei giorni scorsi della scelta di David Corenswet come nuovo Superman cinematografico, assieme a quella di Rachel Brosnahan come Lois Lane, si è conclusa la prima fase del casting di Superman: Legacy.
Una fase che si è svolta in maniera più che perfetta, anche abbastanza velocemente e senza ostacoli, se pensiamo che nei primi giorni di maggio usciva la notizia che James Gunn aveva consegnato la bozza dello script poco prima dell’avvio dello sciopero degli sceneggiatori, al momento ancora in corso.
Da lì in poi il regista e co-presidente dei DC Studios ha gestito in maniera intelligente tutta la fase successiva delle audizioni, riuscendo anche a tenere a freno i vari cacciatori di scoop presenti in rete. Dapprima rispondendo direttamente e smentendo numerose indiscrezioni e infine scegliendo un approccio più diretto (quello del silenzio stampa) concentrandosi quindi solamente sulle audizioni da tenere e sulla scelta dei personaggi principali.
Questo comportamento da parte di Gunn ha, di fatto, messo a tacere una larga fetta di non professionisti e ridato fiato a quella parte della stampa specializzata, in primis The Hollywood Reporter, che è riuscita a farsi largo con una ottima cronaca del dietro le quinte delle ultime settimane di audizioni.
Un elemento che è del tutto assente per quanto riguarda il casting di un altro atteso film di supereroi in uscita nel 2025, ovvero Fantastic Four, da settimane preda di numerose indiscrezioni (tra l’altro mai confermate) e su cui le riviste di spettacolo paiono restare in attesa di un segnale, anche se pare che in casa Marvel Studios le cose per la pellicola non stiano andando nel verso giusto.
A parte questo, ora inizia per Gunn la parte più difficile che non è solo quella di trovare l’attore giusto per il nuovo Lex Luthor (che mentre leggete queste righe potrebbe già essere stato annunciato), ma anche iniziare a dare forma a un film che, oltre a ridisegnare il nuovo Superman sul grande schermo, sarà anche il primo vero capitolo della nuova gestione DC Studios, in cui capiremo già qualcosa del nuovo universo cinematografico che verrà, visto che la pellicola non solo vedrà la presenza di diversi supereroi come i membri di Authority, ma ci farà anche comprendere in quale contesto generale ci si muoverà.

Tutto al momento fa pensare che Gunn stia procedendo verso una specie di reset alla “New 52”, iniziativa che nel 2011 rilanciò le collane DC Comics e Wildstorm con l’obiettivo di alleggerire la continuity degli albi presentando al tempo stesso  delle versioni più giovani di alcuni personaggi.
Questo pare l’unico modo in cui lo sceneggiatore e regista potrebbe approcciarsi a quello che è stato il DCEU, e non è detto che alla fine questo metodo debba essere spiegato al pubblico. Il mediocre finale di The Flash e la scena dopo i titoli di coda di quella pellicola sono per Gunn un invito e un aiuto a a non dovere per forza perdersi in lunghe elucubrazioni e a ricominciare da zero plasmando al tempo stesso la sua visione di quello che sarà il DC Universe. Una operazione, lo abbiamo ricordato, che non è esente da rischi in quanto la percezione del pubblico dovrà in qualche modo essere sollecitata dalla direzione narrativa che avrà il nuovo film e, soprattutto, dai suoi interpreti.

corenswetbrosnahan
Per Corenswet quello di Superman: Legacy è il primo ruolo in un lungometraggio per il grande schermo, essendo apparso perlopiù in prodotti televisivi. Se quindi il progetto sarà per il giovane attore il primo test per farsi conoscere al grande pubblico, per Rachel Brosnahan il discorso è differente essendo l’attrice ben nota al grande pubblico per la sua performance nella serie La Fantastica Sig.ra Maisel, e Lois Lane è di certo un personaggio fatto su misura per lei.

Tornando al casting della pellicola, è probabile che il metodo di Gunn sarà lo stesso  utilizzato nei confronti dei prossimi progetti in sviluppo. Non dobbiamo dimenticare che il presidente dei DC Studios ha davanti a sé anche il compito primario di riplasmare un universo che ha sofferto di numerose incoerenze e indecisioni produttive e a cui serve una connessione emotiva con il pubblico, elemento di cui abbiamo parlato in maniera approfondita nella precedente puntata. Il regista, lo scorso gennaio, aveva menzionato che la sua visione cinematografica e televisiva dell’universo DC Comics avrebbe avuto bisogno di almeno un centinaio di ruoli, un numero non indifferente che evidenzia la complessità del disegno di Gunn, gran conoscitore degli albi a fumetti.

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