Il cadavere vivente: se Don Camillo incontra il giallo

Il cadavere vivente: se Don Camillo incontra il giallo

Un nuovo giallo a Rimini per don Camillo. A un anno di distanza da "Un notturno che non fa dormire", in cui don Camillo ha incontrato (forse) Diabolik, gli adattamenti a fumetti dei racconti di Giovannino Guareschi tornano a vestire il formato pocket, in un albo che debutta a RiminiComix...

Ritorna per il terzo anno consecutivo lo speciale di Don Camillo di Cartoon Club per RiminiComix. Il formato è quello pocket reso celebre da Diabolik, e anche il titolo è scritto nel carattere della celeberrima serie. Se l’anno scorso si era adattata la storia in cui Giovannino Guareschi, a suo modo, omaggiava il re del crimine, quest’anno il tema noir è omaggiato in modo più indiretto, con “Il cadavere vivente”: una novella guareschiana che ci conferma il talento dell’autore anche nel campo giallistico.

La sceneggiatura di Davide Barzi è al solito brillante e ricca di dettagliate citazioni, chiarite, secondo lo stile dell’autore e della collana, nell’ampia postfazione. Tra queste, evidente il rimando ad Alfred Hitchcock (che fa un suo cameo nel testo): la storia potrebbe essere usata come esempio del concetto stesso di suspense, centrale nel regista. Viene però anche da pensare a certi gialli di Agatha Christie, minuziosamente congegnati sia nella motivazione psicologica, sia nella costruzione del meccanismo dell’alibi: e, per il ruolo di Don Camillo nella vicenda, al Padre Brown di Chesterton (autore cattolico che, probabilmente, Guareschi conosceva).

Il disegnatore Francesco Bisaro è abile nel rendere la tensione drammatica di una scena statica con l’alternarsi dei punti di vista e la contrapposizione delle due facce da poker (o, in questo caso, “facce da sette e mezzo”) che si fronteggiano nella partita a carte e in un gioco molto più letale. Un racconto che indaga il filone giallistico di Guareschi, carsico nelle sue storie, ma più consistente di quanto si potrebbe pensare (gustosissimo è ad esempio La calda estate del Pestifero, fuori dal ciclo del Mondo Piccolo): e viene la tentazione di immaginare cosa sarebbe successo con un Guareschi che avesse deciso di indagare davvero a fondo la sua abilità nel giallo, anticipando magari gli alti esiti (purtroppo un po’ dimenticati) di Giorgio Scerbanenco.

Il secondo racconto era già edito, ma viene giustamente ripubblicato sia perché il primo realizzato dal duo Barzi e Bisaro, nel 2013, sia per il suo interesse e la sua paradossale, stringente attualità. Il racconto, decisamente più umoristico, aveva dato modo all’artista di giocare molto di più sull’espressione caricaturale dei personaggi, con grande efficacia comica: e il raffronto tra i due fumetti evidenzia la versatilità del suo segno, sempre all’interno dell’impostazione realistica della serie.

La storia in sé però è una delle più interessanti ed eclettiche di Guareschi: il Mondo Piccolo in questo caso serve per riflettere sullo strapotere della TV e dei quiz televisivi. La TV italiana è del 1954, il racconto originario è del 1956: Guareschi, ovviamente nel suo stile, anticipa di cinque anni le annotazioni di Umberto Eco nel celebre Fenomenologia di Mike Buongiorno, mostrando con affilata, impeccabile ironia – solo all’apparenza bonaria – come i meccanismi perversi del medium televisivo elevano allo status di eroe lo scemo del villaggio globale, che almeno allora era un idiot savant dotato di memoria prodigiosamente inutile, mentre oggi non è spesso richiesto nemmeno più questo.

 

Completano l’albo due interviste di Axel Novelli a Francesco Bisaro e a Alberto Locatelli, autore della bella copertina, mentre un dossier di Nunziante Valoroso analizza dettagliatamente i manifesti cinematografici della serie di don Camillo, da Fernandel e Gino Cervi a Terence Hill. Insomma, un bell’albo che mette in rilievo due storie guareschiane eclettiche, particolarmente brillanti, come permette la variazione consentita da questi speciali rispetto all’approccio esaustivo e filologico della serie regolare.

Abbiamo parlato di:

Don Camillo a fumetti. Albo speciale: Il cadavere vivente

Davide Barzi (dai racconti di Giovannino Guareschi), Francesco Bisaro, Alberto Locatelli (copertina)

Cartoon Club in collaborazione con ReNoir Comics, 2019

96 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90 €

1 Commento

1 Commento

  1. Francesco

    5 Settembre 2019 a 11:52

    Grazie delle belle parole! Mi ha fatto molto piacere! :D

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