I legami familiari di Shang-Chi, la Suicide Squad tra novità ed errori

I legami familiari di Shang-Chi, la Suicide Squad tra novità ed errori

In questa puntata, due distinte analisi dei trailer di Shang-Chi e The Suicide Squad, tra nuove e vecchie tematiche, ed errori promozionali.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli

Il nuovo trailer di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, diffuso nei giorni scorsi, aggiorna e al tempo stesso ribalta il messaggio del primo trailer, puntando nuovamente sul rapporto dell’eroe Marvel interpretato da Simu Liu con il padre, il Mandarino (Tony Leung), ma ampliandolo dal punto di vista dei legami familiari con la presenza di Michelle Yeoh, che nella pellicola diretta da Destin Daniel Cretton interpreta il ruolo della madre del protagonista.
Da questo punto di vista, è interessante notare la dicotomia di colori che viene utilizzata nel film proprio per i due genitori, che paiono esprimere due punti di vista differenti sull’educazione del figlio non solo dal punto di vista morale ed etico, ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’allenamento fisico alle arti marziali.
Questa sottolineatura è alquanto affascinante perchè i Marvel Studios, a pochi mesi di distanza l’una dall’altra, presentano due pellicole che trattano entrambe il tema dei legami familiari. Se però in Black Widow questi legami appaiono nei trailer finora diffusi recisi in maniera non voluta, in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli  tutto avviene per volere del protagonista che cerca di fuggire al retaggio e “all’ombra del padre”, che pare tormentarlo.
Oltre a questo, è da evidenziare una certa aspirazione fantasy della pellicola, che in alcune sequenze viene confermata tramite la presenza del Grande Protettore, una sorta di versione soft cinematografica del ben più famoso (e temuto) Fing Fang Foom, mentre per quanto riguarda l’organizzazione dei Dieci Anelli, abbiamo la conferma che tale rete esista fin da tempi antichi e che la sua leadership sia ereditaria.
E’ molto probabile, vista la diffusione anticipata del nuovo trailer, che i Marvel Studios stiano preparando un final trailer da diffondere ad agosto, proprio nelle settimane conclusive della campagna promozionale del film, che uscirà a Settembre. In quel frangente vedremo se la tematica della famiglia e del retaggio continuerà a essere il cardine fondamentale, e come essa sarà nuovamente amplificata per richiamare il pubblico.

shangchi

The Suicide Squad – Missione Suicida

La settimana appena trascorsa è stata anche quella che ha visto la la diffusione del nuovo trailer di The Suicide Squad che, nonostante abbia confermato il cambio di stile del regista James Gunn rispetto al predecessore David Ayer nel primo capitolo, è apparso essere un trailer nella norma e non capace di colpire come quello visto lo scorso marzo, principalmente per alcune scelte della Warner non propriamente sagge e che analizzeremo alla fine di questo paragrafo.
Per quanto concerne il filmato, la Warner questa volta ha puntato meno sulla Harley Quinn interpretata da Margot Robbie e più sul personaggio di Bloodsport (Idris Elba), fornendoci alcune informazioni alquanto curiose sul suo passato, ma che dal punto di vista delle motivazioni principali circa il suo ingresso nella Suicide Squad guidata da Amanda Waller (Viola Davis) appaiono più una sorta di ripetizione di ciò che abbiamo visto con il personaggio di Deadshot nel primo film (Will Smith).
Nel complesso, comunque, oltre a questo assaggio, il trailer pare evidenziare di più i vari personaggi del gruppo, anche se la scelta di non puntare su Harley Quinn resta alquanto discutibile, visto che nel primo trailer la villain aveva rubato la scena con una sequenza e un dialogo alquanto originale. Qui arriva difatti la critica sostanziale alla major, che questa volta non ha optato per un filmato “redband” (ovvero vietato ai minori) e ha gestito in maniera discutibile la diffusione online soprattutto sui social network quali twitter.
Il trailer infatti è circolato sottoforma di uno spot pubblicitario al’interno di altri video su youtube prima della diffusione ufficiale, rendendo però alquanto difficile riuscire a trovarlo da parte dei fan. In seguito, una versione del nuovo trailer è comparso sempre su Youtube ma non in elenco, con il titolo “The Suicide Squad – Early Access Trailer Do Not Share”, con il regista che su twitter nel frattempo affermava che alcuni membri del cast avevano pubblicato il trailer online prima del previsto.
Il gioco, che fosse intenzionale o meno, ha generato però una forte confusione finendo per danneggiare la Warner soprattutto su twitter, visto che alla fine della giornata gli hashtag di riferimento al sequel e al trailer erano praticamente inesistenti.

robbieharley

 

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