Avvisiamo che, in questa puntata, potrebbero esserci spoiler sulla trama di Avengers: Infinity War, ora nelle sale cinematografiche.
Venom
Uno degli eventi della settimana appena trascorsa è stato senza dubbio la diffusione, a sorpresa, del nuovo trailer di Venom, adattamento cinematografico diretto da Ruben Fleischer del famoso villain Marvel, interpretato sullo schermo da Tom Hardy.
Oltre a lanciare ufficialmente la campagna promozionale che ci accompagnerà fino all’uscita della pellicola, il trailer ha messo in campo numerosi elementi e giocato all’attacco, svelando finalmente l’aspetto che avrà il personaggio. Quest’ultimo è stato certamente uno dei fattori principali che ha interessato il pubblico e gli addetti ai lavori, desiderosi di notare le differenze tra questo Venom e quello visto anni fa in Spider-Man 3 e impersonato da Topher Grace. Differenze che, è giusto sottolineare, non riguardano solo l’aspetto fisico del personaggio, ma vanno a toccare anche gli aspetti psicologici, presentando alcuni interessanti punti della caratterizzazione derivati dalle pagine a fumetti non presenti nella precedente incarnazione del simbionte.
Il Venom di Fleischer, infatti, appare come nei comics una entità fatta di vita propria, con cui il personaggio di Eddie Brock si confronta apertamente, anche se nei meandri della propria mente. Un aspetto, questo, che fornisce un nuovo modo di vedere la relazione simbiotica, molto più fedele alla fonte originale. Nello Spider-Man 3 di Sam Raimi, questa caratterizzazione era del tutto assente, annacquando il tutto verso la mera presenza di una creatura aliena che non aveva alcun vero confronto con il proprio ospite, cosa che nel trailer viene invece evidenziata fortemente.
Un altro aspetto fondamentale resta comunque l’aspetto visivo del personaggio, soprattutto negli ultimi fotogrammi in cui il personaggio di Eddie Brock si trasforma nella creatura che tutti conosciamo. In questo caso, il simbionte come nei fumetti “avvolge” il suo ospite, mentre nella versione di Raimi arrivava addirittura a sfigurarlo fisicamente.
L’Eddie Brock interpretato da Topher Grace, infatti, alla fine sfoggiava dei denti aguzzi anche nella sua forma umana, come se la simbiosi non fosse solo mentale ma anche fisica, in una sorta di minestra genetica che finiva per assorbire definitivamente l’aspetto umano del personaggio.
Nella nuova versione, il regista sceglie la simbiosi ma sta attento a mettere dei paletti tra quella fisica e mentale, cercando di costruire un ritratto alla “Dr Jekyll e Mr. Hyde” che possa fornire elementi inediti e più interessanti da esplorare, soprattutto nell’ambito della caratterizzazione psicologica.
Bisognerà comunque vedere se tutti questi fattori saranno sostenuti o meno da una trama che possa camminare da sola, visto che quella accennata nel trailer pare essere la mera ripetizione di un canovaccio già visto in altri film, cosa anche comprensibile vista la difficoltà di narrare le origini del personaggio in un progetto che non lo vede narrativamente legato al franchise di Spider-Man e al suo protagonista.
Avengers: Infinity War
Mentre l’attesa pellicola diretta dai fratelli Russo è già sbarcata nelle sale apprestandosi a battere ogni record al botteghino, si inizia già a pensare all’impatto che questo terzo capitolo sugli eroi più potenti della Terra avrà sui prossimi film Marvel, di qui a pochi mesi ma anche più in là nel tempo, soprattutto a causa del catastrofico (e luttuoso) finale.
Avengers: Infinity War lascia dietro di sé importanti sconvolgimenti che avranno forti conseguenze nell’immediato futuro, soprattutto su due progetti: Ant-Man and The Wasp e Captain Marvel.
Il sequel sul piccolo eroe Marvel è infatti il prossimo progetto cinematografico della Casa delle Idee in uscita nelle sale, e sarà certamente il primo a subire gli scossoni dei piani portati a termine da Thanos. Come è ancora presto per dirlo, ma le foto di qualche mese fa sul set del quarto capitolo degli eroi più potenti della Terra, che mostravano Capitan America e Iron Man in compagnia dell’alter ego di Scott Lang, lasciano presagire un ruolo di una certa importanza per il personaggio interpretato da Paul Rudd, così come è probabile sia per la Wasp interpretata da Evangeline Lily.
Da qui al quarto capitolo, dove i fratelli Russo dovranno dimostrare la stessa intelligenza cinematografica vista in questi giorni, è lecito pensare che i vari film in uscita faranno la parte di “piccoli scalini” di quella che è intesa essere una enorme e faticosa salita che porterà alla conclusione, e alla risoluzione, degli eventi narrati in Avengers: Infinity War.
E’ quindi lecito pensare che gli sconvolgimenti finali che abbiamo visto in questi giorni, possano in qualche modo verificarsi anche nel sequel sull’uomo formica, che molto probabilmente all’inizio si svolgerà in un tempo di poco antecedente agli eventi del terzo film sui Vendicatori, per poi collidere con questi ultimi in maniera ancora difficile da prevedere.
Decisamente più importante sarà poi Captain Marvel, il cui compito è ancora più difficile rispetto ad Ant-Man and The Wasp. Il finale di Infinity War, e soprattutto la sequenza dopo i titoli di coda, lasciano infatti dietro di sé molte domande, che vanno perlopiù a riallacciarsi al periodo temporale in cui è ambientata la pellicola su Carol Danvers.
Come noto, il film con protagonista Brie Larson è ambientato negli anni ’90 e quindi la domanda che sorge è in che modo gli sceneggiatori e i dirigenti dei Marvel Studios sono riusciti a fare sì che questa enorme dilatazione temporale si possa ridurre portando all’introduzione del personaggio nel quarto capitolo degli Avengers, in un modo che non faccia pesare gli anni trascorsi.
Da qui al marzo del 2019, mese di uscita della pellicola, i Marvel Studios entreranno forse nella fase più difficile della propria continuity cinematografica, in cui ogni pezzo dovrà combaciare alla perfezione e dare la forma di un puzzle pensato e definito con enorme intelligenza.
Justice League e Madame Tussauds
Warner Bros. Consumer Products e DC Entertainment hanno stretto una partnership con Merlin Entertainment Group per lanciare un evento ispirato ai supereroi DC Comics presso il museo delle cere Madame Tussauds a Orlando, in Florida.
L’iniziative, chiamata “Justice League: A Call for Heroes”, inviterà i fan a collaborare con i loro eroi DC preferiti mentre combattono per salvare il mondo. L’esperienza includerà anche repliche in cera del cast dei film di supereroi DC Comics, tra cui Gal Gadot come Wonder Woman, Henry Cavill nei panni di Superman e Ben Affleck nei panni di Batman.
I fan non sono mai stati così vicini all’azione – ha dichiarato James Paulding, direttore generale di Madame Tussauds Orlando – Madame Tussauds Orlando, insieme a Warner Bros. Consumer Products, ha creato un’esperienza di Justice League che devi vedere per credere, dall’involucro imbattibile di DC Super Heroes alle sensazionali esperienze hi-tech.
Cinebrevi
Disney Consumer Products e Marvel hanno collaborato con OtterBox per la realizzazione di una nuova collezione di custodie per telefoni basata sul Avengers: Infinity War.
Le nuove custodie saranno disponibili per i dispositivi iPhone e Galaxy e presenteranno design ispirati agli eroi e ai cattivi del franchise sulle custodie della serie Symmetry e Defender. Le custodie con il marchio Avengers sono ora disponibili online su OtterBox.com.