“I difensori del confine”, alla scoperta dei mostri che popolano la città

“I difensori del confine”, alla scoperta dei mostri che popolano la città

Dalla mano di Toru Terada, arriva in Italia una miniserie fantasy in due volumi, pubblicata in tankobon per la prima volta da Toshokan.

I Difensori Del Confine CopertinaI difensori del confine risulta da subito un manga un po’ inusuale: mai raccolto in volumi fino alla pubblicazione in Italia per mano di Toshokan quest’anno, mescola immagini del folklore asiatico a un tratto spiccatamente occidentale. D’altronde Toru Terada, autore giapponesissimo dell’opera, al momento lavora principalmente in Francia, paese che ha chiaramente influenzato il suo percorso artistico.

La miniserie, composta da due soli volumi, racconta le vicende di un gruppo di persone in grado di vedere e percepire le entità soprannaturali – mostri, spiriti, demoni – e per questo deputate a proteggere la città assicurandosi che non sconfinino sulla terra. Proprio loro sono “i difensori del confine” tra i due mondi, che danno il nome all’opera.

La storyline non è propriamente lineare e nel primo volume vengono introdotti diversi personaggi che non si riescono a collocare con immediatezza – è opportuno in tal senso segnalare che si tratta di una storia a episodi, che ha quindi nella sua natura il fatto di essere piuttosto frammentaria. D’altro canto, questo crea una certa tensione narrativa che spinge il lettore a proseguire nella storia per saperne di più. Gli accadimenti a volte sembrano sbrigativi e fanno desiderare un maggior sforzo di approfondimento, reso chiaramente impossibile dalla brevità dell’opera.

Se per temi trattati quest’opera ricorda altri manga in tendenza del periodo – uno fra tutti Jujutsu Kaisen, in cui le maledizioni, al pari di alcune entità qui rappresentate, simbolizzano la negatività o la malvagità delle persone – ciò non è vero dal punto di vista del ritmo: gli episodi sono focalizzati più sulla quotidianità dei “difensori” che sulle vere e proprie battaglie e perciò l’azione a volte viene a mancare, soprattutto nel primo volume. Il tutto riesce comunque a rimanere accattivante, grazie al forte appeal fantasy.Oiwakechou Hachibanchi 63ec7ac791a0c

Lo stile grafico, ricercato e riconoscibile, si allontana dai classici canoni del manga: gli occhi non sono necessariamente grandi e tondi, ma dove lo sono trasmettono appieno l’epicità del momento o le emozioni dei personaggi grazie alla loro brillantezza. Il tratto ricorda quasi l’illustrazione di storie per bambini; la rappresentazione delle entità soprannaturali in alcune occasioni riporta a un’ambientazione fiabesca, nonostante gli accadimenti del fumetto abbiano luogo in città e non in un mondo fantastico, ma non mancano riferimenti e rimandi al folklore – alcuni mostri somigliano a quei draghi delle raffigurazioni tradizionali che spesso in Giappone decorano i templi.

Le tavole sono pulite e precise, mai confusionarie, con il giusto numero di dettagli che ne delinea l’ambientazione. Alcuni sfondi ricordano la pittura ad acquerello, sensazione che si acuisce nelle poche pagine a colori. L’autore fa inoltre largo uso della prospettiva, creando distorsioni e sbilanciamenti dove necessario dare carattere agli eventi.

In conclusione, I difensori del confine si delinea come una buona serie di target Seinen senza troppe pretese, nulla di nuovo o mai visto, ma di piacevole lettura per gli amanti delle ambientazioni fantasy – oltre che una buona occasione per un primo incontro con questo autore, le cui sole illustrazioni valgono la pena del tempo speso in lettura.

Abbiamo parlato di:
I difensori del confine Vol. 1 e 2
Toru Terada
Traduzione di Keiko Ichiguchi, Paola Cantatore
Toshokan, 2023
264 pagine, brossurato con sovraccoperta, bianco e nero con pagine a colori – 7,90 €
ISBN: 9788852400186, 9788852400704

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