Howard Chaykin – American Flagg! Vol. 1

Howard Chaykin – American Flagg! Vol. 1

Ironico, violento, dissacrante, pieno di cultura pop. Un capolavoro dimenticato del fumetto americano delgi anni 80, punto di riferimento per una generazione di autori.
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Editoriale Cosmo, 2017 (USA, American Flagg!, 1983)

Il debito verso American Flagg!, per quanto ovvio, è stato ignorato. Senza di lui, sarebbe difficile immaginare i suoi due grandi successori della metà degli anni ’80, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller e Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons: volumi che, a loro volta, hanno influenzato molto della produzione successiva.
(Michael Chabon, scrittore Premio Pulitzer)

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Howard Chaykin

Bisogna dire che, come in tutte le arti, nel fumetto ci sono artisti che tutti ricordano, e altri di cui ci si ricorda un po’ meno.

Michael Chabon ha dunque ragione: chi oggi non conosce o ha letto, o anche solo sentito nominare Il Cavaliere Oscuro o Watchmen? Davvero pochi se non rari. Ma chi invece conosce American Flagg! e il suo autore Howard Chaykin? Ammettiamolo, non tanti, almeno qui da noi. Eppure questo autore merita davvero tanto, e tanto è il talento che possiede. Insomma, mica un artista del calibro di Gil Kane prende chiunque come proprio assistente. Chaykin iniziò proprio come apprendista  del grande artista americano che non aveva ancora vent’anni, e in seguito collaborò con artisti del calibro di Wally Woood e Neal Adams. Poi nel 1977 esce il film Guerre Stellari (Star Wars – Una nuova speranza) di George Lucas e lo sceneggiatore Roy Thomas ha la felice intuizione di adattare il film a fumetti affidando le matite proprio a Howard Chaykin. Le influenze del suo maestro Gil Kane si vedono (e si vedranno) ancora nel suo stile, ma si inizia a intravedere anche qualcosa di nuovo nel suo segno; in cinque anni quest’ultimo si evolve, matura e diviene personale nel momento in cui esce la sua opera più bella e importante: American Flagg!

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La prima apparizione di Reuben Flagg.

Non è facile descrivere o quantomeno spiegare il mondo di American Flagg! Possiamo dire che Chaykin realiza un mix di fantascienza e satira politica che è un’esplosione di idee e di quegli elementi cari alla fantascienza distopica. Siamo nel 2031 e la società sta cercando di riprendersi dai catastrofici eventi del 1996, noto come l’Anno del Dominio: l’Europa viene annessa all’Africa e gli USA si trasferiscono su Marte. Qui ha sede il Plex, una sorta di ente governativo che gestisce i commerci USA e tutto il settore delle telecomunicazioni. Uno dei programmi più popolari, tanto per intenderci, è una sorta di reality che riprende lo scontro tra le varie gang locali. Il compito di tenera a bada il disordine generato da questa situazione viene affidato a Reuben Flagg, ex star televisiva, promosso ranger e con il difficile compito di fare lo sceriffo in una società dove corruzione e violenza sono di casa.

Intendiamoci: la novità di Chaykin non fu quella di ambientare un fumetto in un futuro distopico, perché alla sua uscita, già diversi libri e film avevano trattato l’argomento (l’abbandono della Terra e la migrazione verso colonie spaziali, bande di razziatori violenti, ecc…). Tuttavia, come spiega benissimo lo scrittore Michael Chabon: … Nessuno aveva mai mescolato questi elementi come aveva fatto Chaykin…“.

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Il segno moderno di Howard Chaykin

La novità in American Flagg! non fu solo una storia dinamica, incisiva e ironica, ma soprattutto il lavoro grafico fatto da Chaykin con una libertà espressiva che non conosceva confini: vignette piccole e piccolissime, figure che si sovrapponevano alle vignette, onomatopee che dominavano la tavola, insomma un accostamento e una sovrapposizione di testo e immagine che farà scuola negli anni a venire. American Flagg! è una sorta di fumetto pop-psicotico, con una componente erotica ardita per il periodo, anche se siamo negli anni 80; Chaykin è attento ad ogni dettaglio visivo, la sua passione per la moda si evince dalle splendide uniformi e di costumi di tutti i personaggi, che naturalmente risentono dell’influenza stilistica degli anni 80, ma che, con l’autore americano, diventano qualcosa di nuovo, un fenomenale mix delle icone stilistiche del periodo, rivisto da Chaykin con una fantasia visiva fuori dal comune: completi cowboy atletici e attillati, orecchini con falce e martello, cerniere e bretellone che dominano il look di alcuni personaggi, sono solo alcune delle splendide trovate di Chaykin.

Del resto American Flagg! è un fumetto che della sua estetica visiva ha fatto il suo punto di forza. Una forza di cui ben pochi si accorsero alla sua uscita; non fece un record di vendite come Il Cavaliere Oscuro di Frank Miller, che ha più di un debituccio con l’opera di Chaykin. Quando uscì American Flagg! fu un fumetto da urlo che in pochi hanno sentito, ma la cui eco oggi  viene avvertita da molti, tanti che con il tempo hanno capito l’importanza di questo capolavoro, in cui l’autore era riuscito a mixare una serie di elementi tipici della pop-culture con una grazia artistica e narrativa per molti versi davvero rara.

Io ricordo molto bene le avventure di American Flagg! perché ero abbonato alla rivista All American Comics della compianta Comic Art; e ricordo benissimo la particolarità che lo stile di Chaykin poteva trasmettere in un quindicenne alle prime armi nel mondo dei comics; e rileggerlo oggi ha avuto un effetto del tipo: Mio Dio! Quanta grazia e quanto genio.

Navigando in rete mi sono imbattuto in un bell’articolo dedicato ad American Flagg! da Andrea Fiamma del sito Fumettologica. Fiamma ha definito così il capolavoro di Chaykin: “American Flagg! è un po’ il Velvet Underground & Nico del fumetto americano.”

Una definizione perfetta per un fumetto imperdibile, da leggere assolutamente che, come il disco prima citato, ha faticato per arrivare ad essere uno dei lavori più importanti e più influenti di tutto il fumetto americano.

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L’innovativa composizione di Howard Chaykin.

Curiosità

Chaykin scrisse e disegnò American Flagg! per i primi 27 numeri, per abbandonarla nelle mani di J.M. De Matteis e Steven Grant. La serie ebbe un calo nelle vendite, e nel 1988 la First Comics convinse Chaykin a tornare sulla serie; l’autore trasferì l’azione nella Russia sovietica del 2023 e realizzò 12 numeri col titolo di Amerikan Flagg! Ma francamente, nonostante il lavoro meriti la lettura, siamo lontani dalla freschezza creativa dei primi 27 numeri.

La prima serie di American Flagg! fu colorata dalla grande Lynn Varley (colorista di tutte le opere di Frank Miller). Tra gli sceneggiatori che scrissero American Flagg! ci fu anche Alan Moore.

Opere come Il Cavaliere Oscuro e Watchman sono debitrici al fumetto di Chaykin, così come pellicole del calibro di Robocop.

Chaykin è anche un autore televisivo.

Edizione Consigliata

Un grazie di cuore alla Cosmo per aver intrapreso la ristampa integrale di un’opera così importante, tanto che neanche in USA esiste una simile ristampa del lavoro di Chaykin. L’Avalon Studios di Erik Larsen ha curato il restauro dei colori. Il volume (primo di due) si presenta nel formato comic-book, brossurato e stampato su carta patinata per cercare di rendere al meglio il segno di Chaykin.

Splendida e accurata introduzione di Michael Chabon.

Altre edizioni

Nessuna al momento. American Flagg! può essere letto recuperando i numeri della rivista All American Comics edita da Comic Art all’inizio degli anni ’90.

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