Guardando le stelle in Star Comics: intervista a Claudia Bovini.

Guardando le stelle in Star Comics: intervista a Claudia Bovini.

Il 2020 è stato un anno importante per Star Comics: tante novità e nuovi progetti che guardano al futuro. Ce li racconta la direttrice editoriale Claudia Bovini.

ClaudiaBoviniIl 2020 è stato un anno difficile per tutti a causa della pandemia da Covid 19. Nonostante questo, alcune realtà sono riuscite a raggiungere risultati importanti: nel fumetto è il caso di Star Comics. GfK (uno dei più importanti istituti di rilevazione in Italia e nel mondo, la cui classifica comprende le vendite avvenute nelle librerie indipendenti, emergency channel, grande distribuzione, catene librarie ed e-commerce), Star Comics è stato il primo per volumi venduti tra gli editori indipendenti, dietro a realtà editoriali ben più grandi. Un risultato molto importante, se si considera che la casa editrice umbra pubblica esclusivamente fumetti ed è leader in Italia nel comparto manga. Il 2020 è stato un anno molto attivo per l’editore perugino fondato da Giovanni Bovini: sono stati organizzati molti webinar e soprattutto gli Star Days, evento online nato per sopperire alla mancanza di fiere del settore che verrà riproposto anche nel 2021. Inoltre, una delle più grandi novità è stata il completo rinnovo del brand Star, dal rebranding del logo alla nascita dell’etichetta Astra, dedicata a titoli occidentali.
Di tutto questo e di molto altro abbiamo parlato con
Claudia Bovini, direttrice editoriale di Star Comics.

Bentrovata su Lo Spazio Bianco Claudia.
A gennaio 2020 avete inaugurato la testata Star Collection, che al momento conta quattro serie: classici senza tempo, come Dragon Ball e Ranma 1/2, e serie più recenti ma già molto amate dai lettori, come Fairy Tail. Avete intenzione in futuro di includere altri titoli nella testata? E in che modo è stata recepita dai lettori?

L’edizione in box dei nostri manga classici ci sta dando molte soddisfazioni, l’abbiamo pensata soprattutto per le librerie che spesso hanno problemi di spazio e fanno fatica a rendere disponibili tutti i volumi delle serie complete, ma hanno performato in maniera ottimale in tutti i canali (edicola esclusa). Questo ci spinge a voler mandare avanti il progetto aggiungendo via via altre serie: già da quest’anno arriveranno A Silent Voice ma anche The Seven Deadly Sins, la cui edizione tankobon sta giungendo a naturale conclusione anche in Italia.

Ultimamente state pubblicando riedizioni di opere che hanno fatto la storia del fumetto giapponese, come Ransie la strega e Utena. Avete intenzione di continuare su questa strada, affinché possano essere facilmente reperibili anche dai lettori più giovani?
È un momento molto importante per il manga in Italia, si è verificato il classico cambio generazionale e le nuove leve hanno fame di manga. Il pubblico è informato, segue i consigli degli influencer sui social e non è un caso che spesso lettori alle prime armi chiedano a gran voce i grandi classici del passato. E chi siamo noi per contraddirli? Star Comics ha un grande catalogo da cui attingere, frutto di oltre trent’anni di dedizione al manga e abbiamo intenzione di riproporre alcune delle serie del passato in nuovo formato ed edizione. Non posso ancora anticipare nulla, ma a breve daremo le prime informazioni in merito.

UtenaStarComicsStar Comics è una casa editrice solitamente molto attenta alla disponibilità dei suoi titoli. Considerate parte della vostra filosofia mantenere sempre disponibili le vostre pubblicazioni?
Il mantenimento della disponibilità della backlist è sempre stato e resta centrale per Star Comics. Nel 2020 abbiamo avuto una piccola frenata sulle ristampe, dovuta principalmente a problemi tecnici legati alla pandemia: l’approvvigionamento lento di forniture di materiali per la stampa, alcuni errori dei fornitori che ci hanno rallentato, lo slalom per evitare episodi di chiusura causati dal Covid 19, parallelamente all’aumento della richiesta di molti titoli mancanti. Tutti questi fattori ci hanno dato molto da fare, ma siamo corsi ai ripari, abbiamo aumentato la potenza di fuoco stampando anche esternamente e ora stiamo assottigliando sempre più il gap che si era creato e che ci ha causato non pochi problemi. Certo è che non tutti i desideri dei lettori possono essere realizzati: non è pensabile avere in magazzino tutte le pubblicazioni dagli anni Novanta ad oggi. Tuttavia, siamo molto attenti alle richieste e cerchiamo di fare del nostro meglio per valutare quali siano le serie imprescindibili che non debbano mai mancare nei nostri magazzini.

Da sempre la Star Comics ha portato in Italia alcune delle serie manga più famose e amate tanto in Giappone quanto e all’estero: basti pensare a Dragon Ball, o più recentemente a Demon Slayer e Kaguya-sama: Love is War, arrivato qui da noi lo scorso settembre. Avete nel mirino già qualche altra serie di grande successo da importare nel Bel Paese?
Ovviamente la caccia al nuovo fenomeno editoriale è sempre aperta e abbiamo molti titoli nel mirino. La competizione con gli altri editori non è mai stata così accesa, ma è anche molto stimolante! In questo momento la scommessa più grossa su cui abbiamo puntato sono gli webtoon, un tipo di fumetto digitale nato in Corea del Sud che in rete sta letteralmente spopolando. Ci siamo aggiudicati due titoli molto acclamati dal fandom, Solo Leveling e Tower Of God, che proporremo in versione cartacea e completamente a colori, rispettivamente ad aprile e giugno 2021. Siamo veramente curiosi di vedere cosa succederà!

SOLO-LEVELING-starUna delle migliori pubblicazioni del 2020 è stata An Invitation from a Crab, la prima raccolta di storie di panpanya. Lo stile dell’autore si discosta molto da come solitamente viene inteso il manga in Occidente, e risulta sicuramente interessante, per quanto fuori dagli schemi. È vostra intenzione continuare su questa strada, importando anche altre opere di autori peculiari e poco conosciuti?
In realtà le opere di panpanya non sono i primi manga “indie” che pubblichiamo, potrei citare come esempio Note dall’appartamento 107 e Mother Cosmos; ma anche opere umoristiche come Lo Sfigatto o Seiri-chan, pur godendo di grande popolarità in patria, si discostano di molto dalla classica idea di manga che hanno i lettori occidentali. Star Comics è storicamente percepita come leader del settore manga mainstream, e per noi è fondamentale difendere questa posizione faticosamente raggiunta in decenni di pubblicazioni; ma al tempo stesso riteniamo ugualmente importante dare profondità al catalogo, soprattutto alla luce dell’espansione del mercato in nuovi canali distributivi, dello sdoganamento del manga verso nuove fasce di pubblico, e dell’evoluzione e maturazione di quelle fasce di pubblico che invece ci seguono da anni o da decenni. Vogliamo dunque continuare a presidiare settori e nicchie diversi, con la ricerca di opere e autori “meno scontati” ma di indubbio valore come il sorprendente panpanya.

Al di fuori dei manga, sono diversi anni che importate le storie supereroistiche del Valiant Universe. In che modo queste opere sono recepite dai lettori e quali sono i progetti editoriali per il futuro?
Fin dal primo giorno, abbiamo creduto molto in Valiant, e nel potenziale delle storie e dei personaggi di quello che è a tutti gli effetti il terzo universo supereroistico del fumetto americano.
Lo “zoccolo duro” di lettori appassionati ha apprezzato e apprezza tutt’ora molto il nostro lavoro, dunque siamo molto fieri di portare in Italia storie così intriganti. La difficoltà maggiore per i titoli Valiant è la relativamente poca “tradizione” nel nostro Paese, e anche il non poter contare su traini da altri media, come il cinema o la TV. Un trend che pensiamo e speriamo possa cambiare grazie al film di Bloodshot, che, notizia freschissima, è entrato nella shortlist per gli Oscar (nella categoria “migliori effetti speciali”). Per il futuro, il piano è continuare a lavorare con la solita attenzione e passione, cercando di trovare un equilibrio tra ciò che il mercato può assorbire, e ciò che viene prodotto negli USA. Nei prossimi mesi sicuramente ci saranno meno uscite, perché stiamo “pagando” la forte battuta d’arresto arrivata negli Stati Uniti durante la pandemia. Ma speriamo di poter presto tornare ad avere materiale sufficiente per aumentare nuovamente la produzione.

SweetPaprikaFra le opere italiane, nel 2020 avete pubblicato i primi due volumi della trilogia de Il muro e quest’anno pubblicherete Sweet Paprika, la nuova opera di Mirka Andolfo. Intendete intensificare la collaborazione con gli autori italiani nei prossimi anni?
Già dallo scorso anno abbiamo manifestato la nostra intenzione di tornare a fare produzione italiana: lo abbiamo fatto con Mask’d – The Divine Children di Fiore Manni, Michele Monteleone e Ilaria Catalani, e stiamo per dare il benvenuto a Sweet Paprika, che per la prima volta ci consentirà di lavorare con Mirka Andolfo, un’artista di fama internazionale che amiamo moltissimo e siamo certi ci darà grandissime soddisfazioni. Poi, a giugno, arriverà Bacteria di un altro gruppo di autori “top”: Matteo Bussola e Paola Barbato non hanno bisogno di presentazioni, mentre siamo sicuri che sarà una gradevolissima scoperta per il pubblico il bravissimo disegnatore Emilio Pilliu, che ha infuso veramente l’anima nei personaggi creati da Paola e Matteo. Ma in realtà ci sono diversi altri progetti in corso in cui crediamo molto, e che via via annunceremo durante l’anno! Insomma, cari autori di fumetti, se volete pubblicare il vostro libro con Star Comics è il momento di farsi avanti!

Recentemente avete annunciato la nascita di due etichette in seno alla casa editrice: STAR, per le pubblicazioni orientali, che da sempre rappresentano lo zoccolo duro dell’azienda, e ASTRA, per identificare invece le pubblicazioni occidentali. Quali sono i progetti per rafforzare ancor di più l’etichetta ASTRA?
Sicuramente le produzioni italiane di cui ho parlato poco fa: per il resto dovremo risentirci tra un mesetto per potervi dire di che si tratta.

Il 2020 è stato un anno difficile per tutti i settori. In che modo la pandemia ha influito sulla vostra linea editoriale?
Per fortuna l’impatto è stato solo temporaneo. Quando abbiamo deciso di chiudere a marzo, anticipando di qualche giorno il lockdown generale, non sapevamo a cosa stessimo andando incontro, ma ci sembrava l’unica cosa sensata da fare. Abbiamo sospeso tutte le pubblicazioni ma guardando sempre al futuro, verso la riapertura, cercando di capire come rimodulare il piano di uscite per non traumatizzare i punti vendita inondandoli di novità. Abbiamo ridotto il numero di uscite mensili per qualche mese, concentrandoci sui titoli best seller, in modo che potessero portare guadagni immediati nelle casse delle fumetterie, fortemente sotto pressione in quel periodo. I piani editoriali hanno ricominciato ad espandersi verso il mese di settembre 2020 e da lì sono rimasti tali. Non possiamo dire assolutamente che il 2020 sia stato un anno difficile per Star Comics, anzi è stato un anno di crescita e di grande impegno volto a cercare nuove strade e nuove soluzioni per portare i nostri fumetti e manga alla ribalta.

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Sono state diverse le iniziative che avete messo in atto per cercare di essere vicini alle fumetterie e ai fan in questo periodo pandemico. La più importante e imponente sicuramente è rappresentata dagli Star Days, un evento unico nel suo genere che, in qualche modo, ha compensato l’assenza di fiere nell’anno appena passato e che ha esplicitato fortemente le potenzialità del web. In che modo pensate di riprendere, ampliare e adattare l’evento anche negli anni a venire, quando la situazione tornerà alla normalità?
Proprio pochi giorni fa abbiamo annunciato la nuova edizione degli STAR DAYS che tornano con una veste tutta nuova: il momento che stiamo vivendo è profondamente diverso dallo scorso settembre e pensare di fare una nuova edizione degli Star Days con quella formula sarebbe stato da incoscienti: per questo ci abbiamo riflettuto bene e abbiamo deciso di proporre un’edizione tutta digitale, con panel e firmacopie, mantenendo però il fulcro dell’evento incentrato sul sostegno alle fumetterie. Torneremo a chiedere al pubblico di andare in fumetteria, prenotare le copie dei libri coinvolti e aspettare che le loro copie firmate o sketchate tornino lì dove le hanno ordinate: in fumetteria! Quest’anno daremo una marcia in più lanciando nella mischia anche titoli manga di grande spessore che annunceremo tra pochi giorni. Volete degli indizi? Uno è uno shojo manga con gli occhiali, l’altro è uno shonen manga capace di infrangere tutti i record possibili! Avete capito chi sono?

Ringraziamo Claudia Bovini per la disponibilità.

Intervista realizzata via mail tra gennaio e febbraio 2021

 

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