Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Gloria Goderecci, con la sua illustrazione “Vorrei dirti che...”. Buona visione.
Vorrei dirti che…
Per me lo spazio bianco è quella dimensione spazio temporale, dove sono racchiuse, quasi in trappola, le mie volontà, i miei intenti, ciò che vedo e che non so dire. È il tempo di un respiro, di un’attesa, della maturazione. Lo spazio bianco contiene ciò che ancora non si è capaci di esprimere, il vuoto che riempie di comprensione il nostro sguardo – Gloria Goderecci
Gloria Goderecci
Gloria Goderecci, classe ’89, asseconda la sua passione per il disegno perseguendo gli studi artistici, conclusi nel 2016 con la specializzazione in Linguaggi del Fumetto presso l‘Accademia di Belle Arti di Bologna.
Partecipa a diverse esposizioni collettive di illustrazione: “ATOMICA”- di Inklist collettivo – Roma; “CI SARÀ UNA VOLTA” – Associazione culturale LAB.ù – Bologna; “NEVER GROW UP” a cura di Davide B. Salvemini – Bologna.
Sue illustrazioni sono pubblicate sul volume 0 della rivista autoprodotta Nowhere – Torino, e sulla antologia delle opere esposte durante i primi tre anni del Cheap Festival, al quale partecipa per due anni, esponendo i propri poster per le strade di Bologna.
Pubblica storie brevi sui volumi 8 Donne – Passenger Press 2018, Ghost Stories – Formula Magica press 2019 e nell’edizione speciale di Wasabi Gummybears – Slowcomics 2018.
E’ In attesa di pubblicazione la sua graphic novel realizzata con Isaak Friedl, “Morto e risorto“.