Giuseppe De Luca tra mondi fantastici e guerriere audaci

Giuseppe De Luca tra mondi fantastici e guerriere audaci

Sopra il lettino de Lo Spazio Nudo della dottoressa Stefania Vian in questa intervista si accomoda Giuseppe De Luca che ci trasporta nei suoi universi fantasy popolati di prosperose e forti guerriere.

Conobbi Giuseppe alla manifestazione Narnia Fumetto nel 2013.
Ricordo che eravamo seduti davanti a uno dei tanti caffè della giornata e accanto a lui c’era linseparabile Ketty, allora sua compagna e ora moglie e madre della dolcissima Nausicaa. Chiedo a Giuseppe se mi faceva un disegno per la mia Moleskine dove colleziono gli sketch di fumettisti che incontro tra un festival e l’altro. Osservo mentre con abile mano comincia a schizzare e, come per magia, ne esce una guerriera con delle tette spaziali. Sembrava quasi una premonizione, perché all’epoca Giuseppe disegnava aerei per la Francia e ora le sue guerriere, amazzoni o fate del bosco le potete trovare nelle sue raccolte e in Dragonero. Un erotismo fantasy che ti porta a viaggiare con la mente in posti lontani. La sua Itaca però rimane il Salento, sua terra natale, che gli ha dato il calore di un animo buono e autentico.

A quanti anni hai iniziato a disegnare la tua prima donna nuda?
Credo intorno ai 13 anni, ma forse anche prima; all’epoca non era come oggi, che anche un ragazzino tra le mura domestiche e lontano da occhi indiscreti può avere facile accesso ad una infinità di immagini erotiche. C’erano riviste o fumetti di questo genere, ma erano solo di “passaggio” e guardate di sfuggita, che di solito mi faceva vedere qualche amico più grande e io, armato di una fervida fantasia e tanta memoria, cercavo di fermarle su carta anche se poi, non sapendo dove nascondere quei disegni, dovevano sparire (e a maggior ragione) anche quelli.

Quali sono i tuoi maestri di riferimento dell’erotismo?
Anche se non propriamente erotico, il primo che mi ha colpito e che da ragazzo mi ha fatto sognare è stato Juan Zanotto, per il suo modo di disegnare i corpi in modo realistico ed elegante e le sue donne apparentemente indifese, credo che si noti la sua influenza nei miei disegni tutt’ora. Un altro è sicuramente Paolo Eleuteri Serpieri, più che altro per il volume che da col suo inconfondibile e personale tratteggio. Non è passato inosservato Luis Royo, soprattutto per le opere degli ultimi vent’anni.

Hai mai disegnato fumetti porno?
No, ma mi piacerebbe. La cosa che potrebbe frenarmi è il pudore, in una scena a fumetti, come si sa, il disegnatore è il regista, scenografo ma soprattutto attore; non che mi manchi la fantasia, anzi, ma sarebbe un po’ come mettere a nudo alcune cose intime. Lo so, può sembrare strano ma ho questo timore. Tuttavia negli ultimi tempi sono sorte le condizioni per un possibile progetto erotico, di cui non è ancora possibile parlare anche perché è solo in fase embrionale, e magari riuscirò a vincere queste paure.

Le tue guerriere Fantasy sono la tua forza interiore?
Credo che siano una specie di rivalsa, anche se illusoria. Quasi sempre ho conosciuto donne che in un modo o nell’altro ho lasciato che avessero un certo controllo su di me, forse disegnarle è un po’ come essere io questa volta a controllarle.

Quanto di te c’è in loro?
Temo niente, sono la mia nemesi, tutt’altro di quello che sono. Ho sempre avuto timore delle donne troppo sicure di sé, mi ricordano alcune insegnanti delle superiori. Se fossero “guerrieri” sarebbero quello che vorrei essere: coraggioso, carismatico e figo.

Ti sogni mai le tue eroine?
I miei sogni purtroppo sono di tutt’altro genere e forse è meglio perché se le sognassi mi troverei sicuramente in un contesto di sottomissione nei loro confronti.

Il seno in una donna guerriera quanto grande deve essere?
Personalmente ho sempre preferito le donne con un seno abbondante, anche se non eccessivamente, per intenderci non sono per la classica “coppa di champagne”, credo che un seno grande conferisca femminilità ad una donna. Quello di una donna guerriera dev’essere grande in modo che dia la sensazione di vulnerabilità – in modo che sia agli occhi di chi la guarda una sorta di tallone d’achille – e femminilità, due aspetti che portano ad una misura importante.

Galleria: le donne di Giuseppe De Luca

Biografia di Giuseppe De Luca

Fa il suo esordio da autodidatta nella rivista Intrepido nel 1995. Dal 2004 in poi pubblica diversi fumetti con “Cronaca di Topolinia”. Nel 2006 entra nello staff de L’insonne disegnando negli episodi 7 e 8 della serie. A partire dal 2008 i suoi disegni illustrano diversi episodi della serie mensile Nemrod per Star Comics: episodi 4, 10, 13, 18, 23. Nel 2010 per Star Comics è disegnatore del primo episodio e copertinista della miniserie Pinkerton s.a.. Nel 2010 c’è anche l’esordio in Francia con “Zephyr Editions” con il fumetto “Les enragés du Normandie-Niemen”, nel 2012 con la serie “Blackbirds”. Nel 2011, sempre per Star Comics, disegna il quarto episodio di San Michele. Dal 2015 è nello staff di Dragonero per Sergio Bonelli Editore.

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