Il giardino delle parole è la trasposizione in fumetto dell’omonimo film d’animazione di Makoto Shinkai, che ne cura anche questa versione con l’apporto dei disegni di Midori Motohashi: grazie alla supervisione dell’autore non si avverte dunque il peso di un’opera derivata.
Takao è un liceale che sogna di diventare uno stilista di calzature: il lettore segue la sua quotidianità, scopre le sue aspirazioni e la sua forza di volontà. Yukino è una giovane donna dagli occhi velati di tristezza e tanto fragile quanto riservata. Dai loro incontri nel parco durante i giorni di pioggia nasce un sentimento delicato e profondo destinato a cambiare le loro vite. Il racconto si dipana in maniera efficace concedendo ai personaggi e ai loro sentimenti il giusto spazio per svilupparsi in modo credibile.
I disegni di Motohashi sono realistici, attenti ai vestiti – con un occhio di riguardo ovviamente alle calzature – e alle pose dei personaggi. I volti vengono resi con pochi tratti ma nonostante questo la recitazione dei personaggi è intensa. La costruzione delle tavole è varia ma le soluzioni utilizzate non ostacolano il racconto. I retini vengono usati in abbondanza ma con gusto, mascherando la mancanza di sfondi di molte vignette.
Il giardino delle parole è un racconto romantico che non scivola mai nel pietismo o nel finto sentimentalismo grazie anche ai due protagonisti caratterizzati in maniera curata, realistica e intensa. Un volume non destinato unicamente a chi ha apprezzato il lungometraggio originale.
Abbiamo parlato di:
Il giardino delle parole
Makoto Shinkai, Midori Motohashi
Traduzione di Manuela Capriati
Star Comics, giugno 2015
208 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,50€
ISBN: 9788869202896