Ennis, Z & Whol, Coney, Lobdell, Jenkins: molte mani, una sola essenza
L’essenza del personaggio si concentra tutta nel primo corso di eventi, ma nonostante il successivo abbandono di Ennis, The Darkness non perderà il suo smalto.
Ennis, infatti, dopo il sesto numero lascia la testata a Christina Z e David Whol, gli sceneggiatori regolari di Witchblade, per il primo crossover tra i due personaggi: uno tra i più importanti di casa Top Cow, e dopo soltanto sei mesi dall’esordio di The Darkness. Più che crossover, si tratta di un incrocio narrativo, come ce ne saranno altri, tra due abitanti dello stesso universo, scommessa che risulta essere una mossa commerciale vincente.
Per i pochi lettori di Witchblade che ancora non conoscevano The Darkness, si tratta dell’occasione forzata per farlo, d’altronde devono recuperare solo sei numeri. Più o meno lo stesso discorso può essere fatto con gli ancor più numerosi lettori di The Darkness che ignorano Witchblade che, nel momento in cui scoprono (in realtà lo hanno scoperto già nel secondo numero di The Darkness) il legame tra i due personaggi, possono cominciare a colmare la lacuna.
Nel caso dell’Italia, la Panini Comics decise di pubblicare le avventure di entrambe le testate in un’unica rivista mensile, Witchblade/Darkness, il cui primo numero, uscito nel dicembre del 1997, conteneva Witchblade n. 13 e The Darkness n. 11, rendendo così obbligata, per i lettori, la conoscenza completa dell’universo condiviso da Estacado e Pezzini.
The Darkness 7 e 8 servono come preparazione del contesto, mentre è da Witchblade 17 che inizia Family Ties2, in Italia Legami di famiglia, che continua su The Darkness 9, Witchblade 18, The Darkness 10 e si conclude su Witchblade 19. In queste quattro parti, la Tenebra e la Lama Stregata entrano in contatto con l’importante figura di Ian Nottingham, personaggio antagonista fondamentale in Witchblade, che finirà con il possedere contemporaneamente sia il potere della Tenebra che la Lama Stregata. Questo, paradossalmente, lo renderà vulnerabile al desiderio di Sara e Jackie di rimpossessarsi dei propri poteri.
Se questo, per sommi capi, è ciò che succede in Legami di famiglia, rendendo chiaro con largo anticipo ai lettori la relazione indissolubile tra le due opere, è curioso notare come la scrittura di Christina Z e David Whol, per quanto differente da quella di Ennis, non rinunci affatto a molto di quanto dettato dall’irlandese.
L’intreccio pende a favore delle vicende della Lama Stregata, in quanto saranno le seguenti avventure di Sara Pezzini, sulla sua testata, a essere maggiormente ridimensionate dal crossover. Ma ciò che più balza all’occhio è il fatto che i due sceneggiatori di Witchblade sembrano essersi divertiti molto lavorando su Jackie Estacado & Co., e lo si può vedere dal modo in cui calcano la mano su tutto: più violenza, più allusioni sessuali, più humour nero e soprattutto una presenza scenica dei darkling molto più consistente, tanto che le piccole creature diventano vere e proprie fucine di battute nerissime.
L’impressione è quella di una sorta di sfogo represso, come se avessero sempre desiderato trattare simili temi ma senza averlo mai potuto fare, in quanto Witchblade si presenta come una testata nettamente più seria. Illuminante è l’incipit del numero 7, in cui Estacado, assieme ai suoi darkling, uccide un uomo mentre è in una seduta di “massaggio”, per poi, nella scena successiva, trovarsi a un gruppo di terapia per ninfomani, circondato da fanciulle avvenenti che lo provocano in continuazione. E la scena seguente vede Jackie che, nel tentativo di crearsi una donna, sotto suggerimento dei darkling, produce un vero e proprio mostro.
Se, quindi, la penna di Ennis era più misurata, a metà strada tra violenza e humor, quella di Z e Whol è paradossalmente più libera di sfociare nel grottesco. Questo, però, soltanto sui due numeri di The Darkness, in quanto, durante il ciclo Legami di famiglia, il tutto ritornerà sui toni più seri consoni di Witchblade.
Di crossover, per Darkness, ce ne saranno numerosi, più o meno validi e più o meno accessori alla conoscenza del personaggio3, ma è il secondo, a essere uscito (escludendo quelli con Witchblade, il primo è il volume scritto da Ennis, Painkiller Jane vs The Darkness, del 19974 ) in ordine cronologico a risultare il più importante.
In The Darkness/Batman, scritto da Scott Lobdell e Jeph Loeb e disegnato da Marc Silvestri e David Finch, uscito l’agosto 1999, avviene il primo grande capovolgimento del personaggio di Estacado. Quale, lo vedremo in seguito.
E se la Z e Whol possono lavorare sul suo Darkness, per Ennis c’era già stata l’occasione di fare il contrario. È suo, infatti, il crossover Medieval Spawn/Witchblade, uscito in tre numeri dal maggio al luglio 1996 e disegnato da Brandon Peterson, che ha per protagonisti i detentori medievali della Lama Stregata e il Cavaliere Infernale ideato da Todd McFarlane.
In questo speciale, in Italia pubblicato in un unico volume nel gennaio 1998, la detentrice della Lama Stregata è Katerina, una donna mascolina e propensa all’alcol, che trova l’oggetto arcano nella stalla di Stalker, un irlandese proprietario di una locanda, spalando il letame. Si allea allo Spawn medievale per sconfiggere l’allora detentore del potere della Tenebra, un dittatore (con una concubina fatta di Tenebra) che tenta di conquistare un mondo parallelo sotto il consiglio di Royalle, una sorta di Sonatine, tramite un esercito di darkling.
Si tratta di un Tales of in cui viene inscenato per la prima volta un vero e proprio detentore della Tenebra, una sorta di antenato di Jackie Estacado che, lo ricordiamo, farà il suo esordio su Witchblade 10 soltanto qualche mese dopo, nel novembre 1996. E anche se il ruolo di questo Darkness, come antagonista, riversa una posizione secondaria, si può notare come la Top Crow abbia già posto, in uno speciale, la co-presenza dei suoi due soggetti di punta nello stesso universo.
Anche la serie regolare di The Darkness ha avuto i suoi spin-off su Tales of The Darkness5, e, su uno dei numeri di questa testata alternativa6, è stata pubblicata una ristampa della storia in quattro tavole, disegnate da Marc Silvestri, apparse nel dicembre 1996 sul raro albo The Darkness Special Preview Edition, un’edizione alternativa della prima uscita della serie regolare, che propone un riassunto (anticipatorio) della vita di Jackie Estecado. Interessante, in queste quattro pagine, è la battuta finale di Jackie: “La cosa buffa è che… che sono diventato un eroe”.
È un’esclamazione che serve quasi a mettere un timbro su quella che è davvero la natura di Estacado, certamente un criminale, un killer, ma, perché no, a suo modo un eroe. Anche questi Tales of, numerosi soprattutto per quanto riguarda Witchblade, si inseriscono nel contesto di offerte che sul mercato fungono da porte d’ingresso dell’universo seriale: si tratta di semplici storie a sé stanti, e quindi godibili per chiunque, ma che possono stuzzicare l’appetito dei neolettori.
Dopo Legami di famiglia, Witchblade e The Darkness riprendono la normale pubblicazione solitaria, con il ritorno, su The Darkness 11, di Garth Ennis, affiancato dall’esordiente, anche lui irlandese, Malachy Coney. L’albo vende 250.000 copie soltanto negli Stati Uniti, e viene pubblicata anche una versione speciale con 11 variant cover. Così Ennis parla della collaborazione con Coney:
“L’ho solo aiutato a far nascere l’idea e ho dato una sorta di ripulita allo script, ma in fondo è la sua storia”.7
Inoltre, con il nuovo ciclo di storie si andrà ad affermare, a partire dal numero 13, il nuovo disegnatore regolare della serie: Joe Benitez.
Il tono di Coney calca la mano su un umorismo più marcato, un po’ come fecero Z e Whol, ma con Ennis firmerà soltanto i quattro numeri del ciclo Heart of Darkness. La storia narra del ritorno a casa Franchetti di Apollonia, la figlia di Frankie, decisa a vendicare sua madre, resa un vegetale dallo shock dell’aver assistito alla tortura e all’uccisione del suo amante per mano del marito. Assetata di vendetta, e spinta da una sorta di femminismo represso, complice il fatto che il padre non vuole introdurla negli affari criminali della famiglia, decide di collaborare con Sonatine, nel cercare di diventare lei stessa la nuova incarnazione dell’Angelus. A diventare Angelus, però, sarà la madre di Apollonia, mentre la figlia diventerà un simil vegetale a sua volta.
Durante questi quattro capitoli, appare chiara l’influenza di Ennis su Coney, con personaggi quali Mister Vespasian, fedele addetto alle torture di Miss Apollonia, e la trasformazione di Wenders in un servitore fedele a Estacado, con chiare inclinazioni omosessuali causate dalla convivenza di Darkus nelle sue mutande durante il primo ciclo di storie (gli si offrirà addirittura come partner sessuale!).
Nel ciclo Heart of Darkness si arriva anche a illuminare con più chiarezza il passato della Tenebra, con un racconto di Wenders su un antico detentore, e a scoprire qualcosa di più sulla famiglia Franchetti, con la storia dell’amante della moglie di Frankie.
Una volta concluso il ciclo con Ennis, a Coney sarà affidato l’importante compito di far esordire un nuovo personaggio della scuderia Top Cow: Mariella, alias Magdalena, nome in codice della guerriera incaricata dal Vaticano a far fronte a eventi inspiegabili legati alle forze del Male, tramite l’uso della Spada del Destino, la Spear of Destiny, la stessa lancia con cui Gesù Cristo venne trafitto al costato. Magdalena affronterà Estacado dal numero 15 al 18 insieme ad altre tre guerriere che, alla fine, verranno crocifisse dal killer della Tenebra. Il ciclo di Magdalena, con il suo successo, porterà il personaggio a far parte della schiera Top Cow a tutti gli effetti, con numerosi crossover, anche con Witchblade, e uno persino con l’Angelus8, e due miniserie scritte da Marcia Chen e disegnate da Benitez.
Dal gennaio 1999, con The Darkness 19, a Coney rimarrà soltanto la scrittura del soggetto, mentre le sceneggiature saranno affidate a Marcia Chen e al suo compagno Joe Benitez, altresì disegnatore della serie (ormai la mano più adatta per rappresentare la Tenebra). Il ciclo è di soli due capitoli, durante i quali Estacado deve vedersela contro sua nonna, che brama di ucciderlo per impossessarsi del suo potere ricorrendo al rapimento di Nicoletta, la nipote di Frankie Franchetti.
Da The Darkness 21 il team ritorna a essere quello composto da Coney alla penna e da Benitez alle matite, con un altro ciclo da due capitoli in cui Estacado si reca nel profondo Sud a salvare Jenny da un’orda di pervertiti fanatici della Tenebra. Nella contea di Wyrmwood, infatti, Antonio Estacado fondò un villaggio, ma venne sopraffatto dalla Tenebra, che lo costrinse a liberarla. Ora, il potere oscuro ha cercato di richiamare a sé Jackie, ma Estacado la riassorbirà al suo interno.
Con The Darkness 23, invece, vengono inseriti due personaggi che si riveleranno più importanti in seguito: l’agente federale Carla Denton e Cullowski, il capo dei Necrobi, esseri che accumulano energie vitali tramite atti sessuali violenti. Ma The Darkness 23 sarà anche l’ultimo numero con una sceneggiatura affidata a Coney; a prendere il suo posto sarà Scott Lobdell, fautore della modifica alla linea del personaggio.
Se il numero 24 è una prosecuzione con altra mano di quanto iniziato sul 23, con le cure a Estacado da parte della dottoressa Kim Fang dopo una sparatoria, il 25 vede il ritorno dell’Angelus, che ricordiamo essere la moglie di Frankie Franchetti. E questo capitolo 25 è un numero pieno di stravolgimenti e di anticipazioni alle seguenti storie scritte da Lobdell. Fa infatti il suo ritorno in scena Apollonia Franchetti, che si scoprirà non essere diventata realmente un vegetale, e si assiste al trasferimento dello spirito di Sonatine nel corpo di Wenders. Inoltre, fa una piccola comparsa Capris Estacado, la sorella nascosta di Jackie. Come ultima novità, alcune tavole vengono disegnate da Clarence Lansang, che dal successivo numero sostituirà Benitez.
The Darkness 26 è interamente dedicato a Carla Denton e al motivo per cui si allea ai Necrobi: con il flashback che riguarda la morte del suo compagno per mano di Estacado, evento che la porta a desiderare vendetta a tutti i costi, scopriamo che chiederà aiuto proprio al capo di questi esseri dall’insaziabile appetito sessuale.
The Darkness 27, invece, cerca di allacciare il grande cataclisma della serie regolare che, però, è avvenuto sulle pagine di The Darkness/Batman, pubblicato nell’agosto 1999. È un caso piuttosto raro che un momento fondamentale della vita di un personaggio venga deciso all’interno di un crossover, albi solitamente relegati a sconvolgere universi piuttosto che le propensioni morali dei protagonisti di un’opera. Nell’incontro con il cavaliere oscuro, infatti, Estacado capisce di doversi redimere, così si rifiuta di uccidere Batman impedendo, di fatto, che zio Frankie si impossessi dei traffici illegali a Ghotam City. Ma non solo: grazie all’influenza morale dell’uomo pipistrello, Jackie deciderà di testimoniare contro lo zio, per mettere fine al suo modo senza onore e rispetto di fare il mafioso.
E in The Darkness 26 viene proprio segnato il primo grado di rottura del rapporto tra Jackie e lo zio, con quest’ultimo che confessa di avergli sempre tenuto nascosto l’esistenza della sorella.
Il dicembre 1999, insieme a The Darkness 27, esce Witchblade 36, dove ha sede la prima parte del secondo grande crossover tra Tenebra e Lama Stregata. L’evento prosegue nel volume unico Witchblade/The Darkness Special, anche questo uscito nel dicembre 1999, e sul quale avranno il giusto spazio Carla Denton e i Necrobi. Si concluderà infine sulle pagine di The Darkness 28, del gennaio 2000.
Con questo crossover, come per il precedente, grande spazio troverà la Lama Stregata, in quanto proprio Sara Pezzini, con il contatto con la Tenebra, migliorerà sensibilmente nel controllo dela sua arma. L’intreccio, infatti, vede i Necrobi rubare la Lama Stregata con l’intento di far combattere tra loro Darkness e Witchblade e far sì che si eliminino a vicenda. I due, invece, si alleano, e la Lama Stregata verrà liberata solo grazie all’aiuto della Tenebra.
Con The Darkness 29 si apre High Noon, Mezzogiorno di fuoco, storia in tre capitoli che vede, per la prima volta, Estacado dalla parte dei buoni. Deciso a entrare a far parte del programma di protezione testimoni, Jackie viene scortato da un federale per dare inizio alla sua nuova vita. Durante il viaggio, mosso dall’iniziale intenzione di salvare un ragazzino particolarmente dotato, Jackie si toglie lo sfizio di sgominare un’organizzazione di traffico di stupefacenti.
Con The Darkness 32 e 33, sempre per mano di Lobdell e Lansang, si farà la conoscenza di Capris Estacado, della sua backstory e del suo presente, e si scoprirà che anche lei, in quanto sorella gemella di Jackie, è in possesso di una ridotta parte del potere della Tenebra. A Capris non è concesso il potere della forma, come per il fratello, ma quello del controllo di ombre e buio.
Da The Darkness 34, la matita di Lansang è sostituita dal particolare tratto di Clayton Crain, a cui è affidata, sempre insieme a Lobdell, la realizzazione di un ciclo in cinque capitoli (il 37 vede avvicendarsi più disegnatori, mentre sull’ultimo, il 38, troviamo all’opera Brett Booth) in cui Jackie deve impedire l’invasione dei Cherubini Cattivi guidati da un immortale. Per farlo, però, ha bisogno di saper sfruttare con maggiore efficacia il potere della Tenebra. Ad aiutarlo ci sarà Robert Bearclaw, alias Ripclaw, ex-membro di Cyberforce, divenuto fidanzato di Jenny e mentore di Capris, che, tramite del peyote, guiderà Estacado in un viaggio lisergico nel suo passato e nel suo animo, in modo da comprendere la sua vera natura e ogni segreto della Tenebra che è in lui.
Sul numero 39, del maggio 2001, ci si trova di fronte a una stranezza: una storia che dovrebbe far parte di Tales of The Darkness, scritta da David Whol e disegnata da David Finch, in cui si narra di un detentore della Tenebra durante il medioevo. Pochi mesi prima, inoltre, nel marzo 2001, era uscito anche The Darkness ½, una storia di sole sei pagine scritta da Paul Jenkins per le matite di Matt Marsilia, in cui sembra che Estecado, a disagio nelle vesti di pentito in cerca di se stesso, soccomba al desiderio di tornare a essere un killer della mafia . E così, infatti, sarà. Nell’agosto 2001 esce The Darkness 40, ultimo numero della serie regolare, in cui Paul Jenkins, con i disegni di Dale Keown, farà morire Estacado.
Questo famoso episodio, però, fa parte di un progetto successivamente abbandonato, con il quale Marc Silvestri aveva deciso di rivoluzionare il catalogo Top Cow, affidando a Jenkins sia Witchblade che The Darkness, in modo da far quadrare i conti anche su queste testate con quello che succederà sulle nuove serie Universe e Inferno: Hellbound.
Jenkins, così, riporta Jackie alla follia mafiosa: Joyce il macellaio consegna al giovane una videocassetta che mostra l’omicidio di Jenny da parte dello zio Frankie, più spietato che mai nel punire il nipote per il tradimento verso la famiglia. Jackie, per vendicarsi, dà appuntamento allo zietto in un capannone abbandonato, dove darà fuoco a tutto e tutti, lui compreso. Come può, la Tenebra, sopravvivere tra le fiamme? A questa risposta ci arriveranno sempre Jenkins e Keown, ma soltanto nel dicembre del 2002. La morte di Jackie, infatti, è funzionale a quello che succederà poi in Universe.
Scritta da Jenkins e con i disegni di Clayton Crain, Universe inizia nel settembre 2001 ed è forse una delle produzioni che sente maggiormente l’influenza della scrittura di Garth Ennis. La rivoluzione Top Cow pensata da Silvestri doveva avere in questa nuova serie il proprio titolo di punta, e, quindi, cosa poteva esserci di meglio di un approccio narrativo simile a quello con cui Ennis aveva fatto esplodere il fenomeno The Darkness?
Universe narra di Tom Judge, ex-prete ora alcolista, tossicodipendente e incline al sesso a pagamento, a cui viene affidata l’Estasi, una collana a croce che rende il detentore un essere capace di portare allo stesso tempo distruzione e speranza, nonché di muoversi tra l’Inferno, dove le anime funzionano come denaro, e la realtà. Ad aiutare Tom Judge c’è Silly, un’ex-agente governativa molto eccentrica, che studia il futuro tramite alcune sequenze numeriche. Suoi alleati sono alcuni scienziati scappati dalla tirannia di Mr. Black, un agente governativo che vuole diventare una sorta di nuovo Satana. E, tra l’altro, proprio Satana darà una mano a Tom e Silly, in quanto ha deciso di abbandonare l’Inferno per godersi il pianeta Terra. Durante il terzo capitolo, del novembre 2001, Tom Judge viene mandato negli Inferi dallo stesso Satana dopo un caffè in un bar, per incontrare proprio un Jackie Estacado ritratto come un povero senza tetto che farnetica su Jenny, l’amore della sua vita. Donando la speranza al detentore della Tenebra, Tom Judge capirà i poteri dell’Estasi, trasformandosi nel portatore di speranza.
Appare chiaro, soltanto a livello di soggetto, come Universe sia una serie debitrice all’approccio di Ennis che, con la sua narrazione libera da ogni tipo di vincolo, ha profondamente influenzato i comics degli anni Novanta.
Eppure, nonostante sia una serie di indubbia qualità, non raggiungerà mai i traguardi desiderati: verrà chiusa con un finale aperto nel luglio 2002, ma mai continuato. Inferno: Hellbound, invece, miniserie complementare a Universe, termina nel novembre successivo e non verrà più ripresa. Per il 2001, inoltre, era stata annunciata una nuova seri, dal titolo The Necromancer, ma quest’ennesima opera inserita nel progetto di rifondazione dell’universo Top Cow non troverà la via della pubblicazione fino al 2005.
Il tentativo di creare nuove testate best-seller come Witchblade e The Darkness, purtroppo, non ha avuto che le briciole del successo, di critica e di pubblico, delle due serie madri. Mossa troppo ambiziosa9?
C0ntinua…
I primi 12 numeri di Witchblade, più alcuni Tales of Witchblade, uscirono in precedenza come appendice all’edizione italiana di Cyberforce, edita da Star Comics, e successivamente ripubblicate dalla Panini in tre Witchblade Collection, il primo numero uscito nell’aprile del 1998. ↩
Su Witchblade n. 17 si ha un prologo alle vicende. La prima parte della saga è nel n. 18. N.d.C. ↩
Escludendo quelli con Witchblade, che si muovono sulle serie regolari delle testate, e per questo dichiaratamente necessari alla lettura completa della serie, troviamo: Painkiller Jane/The Darkness, del 1997, di Gart Ennis per i disegni di Amanda Conner; Dark Crossing, il crossover tra Tomb Raider, Witchblade e Darkness, del giugno e ottobre 2000, scritto da Charles Holland con matite di Dwayne Turner; Mindhunter, crossover con Witchblade, Aliens e Predator (personaggi di proprietà Dark Horse Comics), scritto da David Quinn e disegnato da Mel Rubi, uscito tra il novembre 2000 e il febbraio 2001; Overkill, altra avventura con Darkness, Witchblade, Alien e Predator, del dicembre 2000 e gennaio 2001, di Paul Jenkins con matite di Clarence Lansang; Tomb Rider/The Darkness, del dicembre 2001, di Jenkins e matite di Billy Tan; The Darkness/The Incredible Hulk, del luglio 2004, di Jenkins e di Dale Keown; Darkness/Superman, con testi di Ron Marz e disegni di Tyler Krikham, uscito a gennaio e febbraio 2005; The Darkness/Vampirella del giugno 2005, di Terry Moore e Eric Basaldua; The Darkness/Wolverine, del settembre 2006, di Frank Tieri e Tyler Kirkham; The Darkness vs Eva scritto da Leah Moore e John Reppion e disegnato da Edgar Salazar, uscito a giugno 2008; The Darkness/Pitt di Paul Jenkins e Dale Keown, del 2009 (preceduta da un one-shot nel 2006). ↩
Uscito nell’aprile 1997, disegnato da Amanda Conner. Un semplice one-shot in cui Jackie e Painkiller Jane si ritrovano a dover combattere contro Terry the Turd, una serial killer. Storia dai toni comici e grotteschi, nonché molto violenta. ↩
Tales of The Darkness n. 1 esce nell’aprile 1998, con disegni di Brian Haberlin e testi di Malachy Coney, e racconta di un detentore di Darkness del futuro; nel 1999 esce Darkness Infinity, altra serie dedicata al futuro scritta però da Scott Lobdell; e, sempre nel 1999, spunta un secondo Tales of The Darkness scritto da Coney, ma questa volta di ambientazione medievale; The Darkness Black Sails, con un detentore pirata, è opera di Ron Marz ed esce nel 2005; The Darkness Lodbrok’s Hand, del dicembre 2008, di Phil Easter e matite di Michael Avon Oeming, è ambientato in un contesto vichingo. ↩
Tales of the Darkness 1/2 (Rubin e Sirene Edition), Top Cow Productions, Beverly Hills 1999. ↩
“I really just help him to come up with the idea and I’ll sort of be polishing up the script a little bit but it’s basically his story”. Steve Johnson intervista Garth Ennis in Garth Ennis writes Heroes without Costumes, «Fortunecity» 1997. ↩
Magdalena/Angelus, scritto da Marcia Chen per le matite di Brian Ching, del novembre 2001. ↩
Forse sì, dato che la vera rivoluzione “silenziosa” del fumetto di inizio 2000 è da cercare, sì, sempre nella Top Cow, ma tra i Joe’s Comics, come Rising Star e Midnight Nation, scritti da Joe Michael Straczynski. ↩