C’è un vantaggio innegabile nell’essere dei personaggi di fantasia ed è l’immortalità. L’immortalità è un concetto assoluto e pieno. Come la perfezione. Non si può essere un po’ perfetti o molto perfetti. Se sei perfetto, lo sei… e basta. Per l’immortalità è la stessa cosa. O quasi. Perché l’immortalità dei personaggi dei fumetti, spesso, si scontra con l’oblio. È un destino triste, quello dei personaggi dei fumetti dimenticati dal loro pubblico, che un po’ richiama quello di Titone, il bellissimo giovane amato dalla dea dell’aurora, Eos, che ottenne per lui, da Zeus, l’immortalità ma non l’eterna giovinezza, condannandolo alla lunghissima sofferenza del tempo che scorre inesorabile.
Non soffrono quei personaggi di carta che, dimenticati, non sono più “giovani” e popolari nel cuore dei lettori; tuttavia, la loro, resta comunque una fine ingloriosa. Ma quanto il destino dei personaggi è legato a quello delle pubblicazioni che li ospitano? 
Perché se Topolino e compagni sono eterni e non solo immortali, se quindi non invecchiano mai perché sempre rinnovati, curati e oggetto di attenzione, se sono preservati dall’oblio narrativo, se vengono scoccati come frecce nei cuori di tanti appassionati, se hanno una casa accogliente dove vivere la loro eternità e se i lettori in quella casa ogni mercoledì, andando in edicola, sono invitati… il merito è proprio di coloro che, della fiamma della passione armati, passo dopo passo, costruiscono mura di carta chiamate pagine; coordinano autori, architetti di storie, e disegnatori, pittori di immagini. E confezionano una rivista capace di essere un luogo dove l’infinita forza disneyana trova il suo spazio.

In tal caso, per evocare un’immagine esemplificativa, si potrebbe parlare di un fuoco… ghiacciato.
Questa è l’importanza di Topolino, che in questi giorni ha alimentato la fiamma Disney per la tremillesima volta. Quale sarà il futuro di questa rivista è un quesito che molti si pongono. Sono in arrivo delle rivoluzioni? E se sì, quali saranno? I prossimi Topolino saranno fatti di carta o di byte? Come sarà il numero quattromila? Le risposte hanno davvero scarsa importanza. L’unica cosa che conta è che un po’ dell’eternità dei personaggi si trasmetta anche alla rivista, in modo tale che in ogni mercoledì, fino alla fine dei tempi e oltre, ci sia un portale a forma di libretto in cui entrare e passare il nostro miglior tempo insieme ai topi e ai paperi….e finché a custodire questo portale ci saranno persone in cui arde la fiamma della passione, possiamo immaginare un futuro sereno e avvincente.



interessante analisi. Sul futuro di Topolino oggi http://comicout.blogspot.it/2013/05/il-topo-e-lelefante.html
E cosa può dire un lettore anziano di Topolino che vi è ritornato causa nipotastro ??? Che condivide. Personalmente mi auguro – e credo – che i prossimi Topolino siano fatti di carta e che si occupino un pò più di “Topi & Paperi” ed un pò meno ( scusate) di Ecologia…s ne può parlare nelle storie ma non si può parlare sempre e comunque di com’è bello l mondo verde!
E basta con queste barzellete..Grazie.