Parlare di Moebius (o Gir) – nato Jean Giraud nel 1938 e scomparso nel 2012 – ricadendo nel già detto o ripetendo per l’ennesima volta concetti già espressi nei numerosi approfondimenti dedicati a questo maestro del fumetto e dell’illustrazione, è cosa quanto mai semplice.
D’altrocanto, parlarne attraverso l’analisi di un’opera come Il Mondo di Edena, la cui versione integrale è stata pubblicata da Magic Press nel corso del 2017, permette di inglobare un lasso temporale non indifferente della carriera dell’autore: sedici anni che si sviluppano dal 1985 al 2001 e che ben rappresentano l’evoluzione verso la maturità dello stile di Moebius.
I racconti che in oltre tre lustri sono andati a comporre questo mastodontico affresco giraudiano, oltre a essere importanti dal punto di vista dello sviluppo stilistico e grafico dell’autore, contengono in un certo modo una summa dei temi a lui più cari, sviluppati per tutta la carriera. La fantascienza in primis, il genere senza dubbio più amato da Gir, a cui si affiancano riflessioni ecologiche, spiritualistiche e filosofiche.
Pubblicità fumetto
Moebius crea Stel e Atan, i due protagonisti dell’epopea di Edena, quando a metà anni ’80 accetta una commessa pubblicitaria da parte della casa automobilistica francese Citroën. In quel periodo l’artista è molto richiesto da altri media (Ridley Scott lo vorrebbe al lavoro sul suo Alien, Disney gli affida il progetto per scenografie e costumi di Tron), ma soprattutto è impegnato nella lavorazione del terzo capitolo dell’Incal su testi di Alejandro Jodorowsky.
Moebius, dopo tre anni ininterrotti di lavoro di coppia, sente la necessità di esprimersi senza seguire i dettami di uno sceneggiatore e per tale motivo, dopo avere accettato l’incarico di Citroën, stravolge la commessa iniziale: il portfolio di sei tavole da distribuire nelle concessionarie d’auto si trasforma in una storia a fumetti di 39 tavole, Sulla stella, che dà il via alla saga di Edena.
Stel e Atan sono due meccanici che errano per lo spazio, il cui unico scopo è riparare macchine che non funzionano. Nel corso dell’avventura, però, i due personaggi “evolvono”, manifestano altre aspirazioni oltre a quella imposta dal loro lavoro, fino a decidere di unirsi a una folla aliena all’interno di una piramide-astronave, pronta a trasportarli verso il paradisiaco pianeta di Edena.
Da questo punto in poi si sviluppa una lunga narrazione che si suddivide nei successivi capitoli La Dea (1990), Stel (1994), Sra (2001) e una serie di piccoli racconti come Riparazioni, Vedi Napoli, Muori e poi vedi Napoli, Il pianeta Ancora… e I riparatori. Cinque storie brevi che pur non facendo parte del ciclo Edena, ne ripropongono alcuni dei personaggi più rappresentativi e, a ragione, sono tutte contenute in questo volume integrale.
Sogni psicomagici
L’intera vicenda è a tratti lisergica ed estremamente onirica. Si percepisce chiaramente la profonda influenza che la vicinanza professionale con Jodorowsky ha avuto su Moebius. L’importanza del sogno, del simbolismo, dei significati nascosti sono elementi che si ritrovano in tutti i capitoli della storia e, alcune volte, non è facile seguire il filo della narrazione, che pare perdersi dentro la mente dell’autore.
Tuttavia l’affresco principale, la quest che guida i due protagonisti – Stel in special modo -, non viene mai meno e sopra tutti gli altri si stagliano i temi che più stanno a cuore all’uomo e all’artista Giraud di quegli anni: l’ecologia e l’amore.
I sentimenti diventano, con il passare delle pagine, il motore della storia e ciò che spinge i personaggi ad agire. Sentimenti che purificano, come l’amore – e che, per estensione, portano anche una purificazione nei riguardi della natura – ma anche sentimenti negativi, contraltare dei primi ma comunque necessari affinché proprio di quelli si possano percepire il valore e la necessità.
La trasformazione del segno
Ciò che colpisce maggiormente, nell’intero ciclo di Edena, è la trasformazione del segno che accompagna Moebius negli anni in cui lavora all’opera.
In Sulla Stella, l’estrema linea chiara adottata riduce la definizione di personaggi e scenari a poche linee essenziali, al contempo straordinariamente efficaci e sufficienti al compito da loro svolto.
Soprattutto i personaggi sono ridotti dall’artista a maschere asessuate: gli occhi sono due puntini, i volti definiti da un segno per il naso e uno per la bocca, i capelli inesistenti. Guardandoli, è impossibile non pensare al volto di un altro protagonista del fumetto franco-belga, Tintin.
Con il proseguire della storia, il segno si arricchisce sempre di più, regalando splendide tavole per forma, colore e inquadratura. Restiamo sempre all’interno della linea chiara e il talento di Moebius risiede proprio nel far apparire opulente vignette che, quando bene osservate, stupiscono per l’estrema sintesi e il numero di tratti utilizzati.
Il colore stesso, dagli iniziali toni piatti si fa via via più sfumato e proprio queste sfumature arricchiscono la gamma cromatica di luoghi e personaggi, a mano a mano che questi evolvono.
Proprio nell’evoluzione grafica dei personaggi risiede forse la cifra principale dell’opera: da esseri asessuati quali erano in partenza, durante le loro avventure Stel e Atan riacquistano le caratteristiche sessuali perdute e questo si riflette nell’aumento della “complessità grafica” con cui Moebius li disegna, a cominciare dagli occhi che diventano sempre più grandi ed espressivi.
Questa complessità è specchio della rinnovata consapevolezza dei protagonisti riguardo i loro sentimenti, la riscoperta di un mondo interiore a lungo sopito, capace di plasmare anche l’ambiente che li circonda.
Il mondo di Edena non è un’opera facile da leggere, anche per la mastondica mole di quasi 400 pagine.
Tuttavia, è un’opera necessaria, che ci restituisce completamente l’evoluzione stilistica e mentale di un personaggio unico quale è stato Moebius per il fumetto del XX e parte del XXI secolo.
Il consiglio è quello di leggere il volume una prima volta lasciandosi trasportare dalla magia del segno di Gir e poi affrontare una seconda lettura soffermandosi sui significati che l’autore ha voluto trasmettere, scoprendo piccoli dettagli fondamentali sfuggiti al primo passaggio.
Un altro consiglio, l’ultimo, è quello di leggere la bellissima prefazione di Benoît Mouchart dopo avere concluso il fumetto: l’apprezzerete ancora di più e sarà la spinta a cominciare la rilettura.
Abbiamo parlato di:
Il Mondo di Edena
Moebius
Magic Press, 2017
408 pagine, brossurato, colore – 40,00 €
ISBN: 9788869132896