{"id":407,"date":"2017-04-02T17:30:50","date_gmt":"2017-04-02T15:30:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/?p=407"},"modified":"2017-05-09T13:14:25","modified_gmt":"2017-05-09T11:14:25","slug":"diario-bordo-2-le-letture-marzo-2017","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/diario-bordo-2-le-letture-marzo-2017\/","title":{"rendered":"Diario di bordo #2: le letture di marzo 2017"},"content":{"rendered":"

Nuovo episodio dedicato alle letture mensili. Rubo qualche riga di questo spazio per spiegare una insulsa novit\u00e0, puramente riempitiva, che ho inserito nella colonnina laterale del blog. Plagiando malamente e ritagliando la canzone Extraterrestre<\/em> di Eugenio Finardi<\/strong>, ho inserito un piccolo spazio fittizio in cui vengono narrate storie dallo spazio profondo, giusto per assecondare meglio il taglio di ufologia\/fumetti fornito al blog. Periodicamente conto di aggiornare quello spazio e sostituire le storie con altre operazioni di taglia e cuci o brevissimi racconti inventati di sana pianta da me.
\nIniziamo ora con le letture:<\/p>\n

\"\"Bretagna di Wazem
\n<\/strong>In assoluto una delle sorprese di questo mese. Non conoscevo assolutamente Wazem<\/strong> e ringrazio che la Cosmo stia portando avanti questa collana di grandi maestri in edizione economica. Nonostante il formato ridotto, gli albi sono pi\u00f9 che godibili e ben realizzati.
\nWazem \u00e8 un autore dimenticato e che forse si \u00e8 dimenticato lui stesso, uno dei pi\u00f9 luminosi esponenti del ristretto (ma non di poca qualit\u00e0) panorama del fumetto svizzero.
\nQuest’opera scorre velocissima, una forsennata corsa in climax che narra di un disastro aereo e una storia di sopravvivenza fra soldati nel deserto.
\nMeravigliosa l’interpretazione grafica che segue due linee narrative: una in flashback, con tavole grezze e quasi solo abbozzate ed essenzialissime, a rievocare i contorni incerti di un ricordo, l’altra caratterizzata da un uso raffinatissimo di contrasti di bianco e nero netti, che rimanda ad ispirazioni della scuola sudamericana, in particolare Jose Mu\u00f1oz<\/strong>. Piacevolissima lettura, un gioiello da riscoprire.
\nPer saperne di pi\u00f9, Ettore Gabrielli ne parla meglio e pi\u00f9 a lungo in questo<\/a>\u00a0bell’articolo.<\/p>\n

\"\"Topo Maltese \u2013 Una ballata del topo salato di Bruno Enna e Giorgio Cavazzano
\nEnna<\/strong> e Cavazzano<\/strong> confezionano una buona parodia dell’originale prattiano, rendendo a pieno le ambientazioni esotiche e restando fedeli alle ricostruzioni di usi e costumi delle popolazioni indigene al cui studio Pratt<\/strong> era molto legato. Una parodia riuscita che ha anche una sua personalit\u00e0.<\/p>\n

\"\"E cos\u00ec conoscerai l’universo e gli dei di Jesse Jacobs
\n<\/strong>Opera precedente al meraviglioso Safari Honeymoon<\/em>, di cui ho gi\u00e0 parlato
qui<\/a>, Jacobs<\/strong> fornisce una sua personale interpretazione della creazione dell’universo. La narrazione \u00e8 pi\u00f9 semplice e piana e l’autore si concentra sulla costruzione di intricate strutture geometriche. Jacobs analizza il rapporto fra l’uomo in quanto tale e l’universo stesso, gettando le basi per il tema principale di Safari Honeymoon<\/em>: la convivenza dell’uomo moderno con la natura e il suo pianeta.<\/p>\n

\"\"Le lacrime della bestia di Yoshihiro Tatsumi<\/strong>
\nSecondo volume della raccolta di storie brevi di Yoshihiro Tatsumi<\/strong>, che si concluder\u00e0 con cinque tomi.
\nTatsumi prosegue il suo viaggio nei penetrali dell’animo umano, nella descrizione di individui insoddisfatti, repressi e totalmente sconfitti, che combattono ogni giorno con le proprie isterie e con una routine sempre pi\u00f9 alienante ed innaturale. Le storie si fanno pi\u00f9 crude e colpiscono forte lo stomaco: Tatsumi \u00e8 un autore che non risparmia davvero nulla ai suoi lettori e non ha paura di sporcarsi le mani nel fango pi\u00f9 putrido. Una schiettezza e impudicizia che difficilmente si sono mai viste nel panorama nipponico.<\/p>\n

\"\"Uchu Kyodai #23-25 di Chuya Koyama<\/strong>
\nUna delle poche serie manga periodiche che tengo ancora con me, cerco di farne accumulare qualche volume per poi rimettermi in pari a piccoli blocchi.
\nQuesto titolo ha una vicenda singolare in quanto a ricezione del pubblico italiano: inizialmente accolta con grande euforia, si \u00e8 pian piano diffusa la convinzione che la qualit\u00e0 della serie vada calando.
\nIo continuo a trovarla una lettura leggerissima, che riesce a rilassarmi in qualsiasi situazione e regalarmi una piccola dose di positivit\u00e0, con la sua ironia e il focalizzarsi su vicende di poco conto della vita quotidiana dei personaggi: \u00e8 impossibile non affezionarsi loro. Ad ogni modo, direi che ad occhio non manca moltissimo alle battute finali.<\/p>\n

\"\"Kingdom #24-26 Yasuhisa Hara<\/strong>
\nAltro manga per cui vale il discorso di sopra, uno dei pochi manga (di lungo corso) che continuo a seguire con l’attesa febbrile che esca il numero successivo.
\nOpera ingiustamente passata in sordina, forse complice anche la sua lunghezza,\u00a0Kingdom\u00a0<\/em>narra con precisione storica piuttosto accurata (salvo le necessarie parentesi “romanzate”) le guerre che hanno portato all’unificazione della Cina e al prevalere dello stato di Qin sui restanti regni combattenti.
\nAl di l\u00e0 della tematica \u2013 per me gi\u00e0 di per s\u00e9 interessante perch\u00e9 ho da sempre voluto approfondire in maniera almeno superficiale la storia cinese \u2013 la narrazione non \u00e8 mai sotto tono e tiene sempre vivissima l’attenzione. La scena si svolge soprattutto sul campo di battaglia, fra scontri individuali e strategie pianificate, non mancano per\u00f2 gli intrighi di corte. Insomma detta cos\u00ec pu\u00f2 sembrare un racconto anonimo, ma fidatevi se vi dico che \u00e8 uno dei migliori manga pubblicati negli ultimi anni.<\/p>\n

\"\"Alack Sinner #1 di Carlos Sampayo e Jose Mu\u00f1oz<\/strong>
\nSeconda grande sorpresa di questo mese. Ovviamente conoscevo bene Mu\u00f1oz<\/strong>, un po’ meno Sampayo<\/strong>, e avevo potuto leggere solo una storia sul vecchio volume dei classici di Repubblica: un’edizione imbarazzante con pagine sbiadite che distruggevano l’effetto dei neri pieni di Mu\u00f1oz.
\nAl di l\u00e0 dei meravigliosi disegni, che han fatto scuola e continuano ad ispirare alcuni fra i pi\u00f9 grandi fumettisti in attivit\u00e0, ci\u00f2 che mi ha sorpreso \u00e8 stato trovare delle storie attualissime, mature, un hard-boiled duro e puro come non ne leggevo da tempo.
\nSono racconti episodici in cui i singoli personaggi che si avvicendano vengono mostrati in tutta la loro umanit\u00e0, all’interno di un contesto di polizia corrotta che perseguita i neri (e non solo) e fra le strade dei quartieri pi\u00f9 malfamati di New York.
\nSampayo ha una “prosa” che non mi sarei mai immaginato: brillante, raffinata, intelligente, e confeziona delle storie meravigliose.
\nAvr\u00f2 di certo scoperto l’acqua calda nel 2017, ma Alack Sinner<\/em>\u00a0\u00e8 entrato nell’olimpo dei miei fumetti preferiti.<\/p>\n

\"\"L’Eternauta di Hector German Oesterheld e Francisco Solano Lopez<\/strong>
\nRilettura di un classico. Ho deciso di rituffarmi nella lettura de L’Eternauta spinto da un infinito video di 40 minuti sull’argomento trovato su You Tube (se lo cercate sar\u00e0 fra i primi a comparirvi in ricerca).
\nChe dire, L’Eternauta \u00e8 ormai un classico del fumetto argentino e non solo, una parabola fantascientifica, di quella fantascienza di denuncia fortemente radicata nel proprio contesto sociale e politico che ho da sempre adorato.
\nAl di l\u00e0 dei meravigliosi elementi sci-fi e della efficacissima riflessione sulla concezione del tempo, gli autori sfruttano l’opera per una lucida allegoria sulla instabile situazione politica del loro paese, martoriato da una sequela di colpi di stato dopo la caduta del Peronismo.
\nNell’opera vengono mosse critiche al ruolo dell’esercito, alla manipolazione delle masse e all’uso deviato della tecnologia, con l’appoggio esplicito alla fazione di Arturo Frondizi,<\/strong> che assieme ad un ritorno successivo, proprio su una nuova storie dell’Eternauta, valsero a Hector German Oesterheld<\/strong> l’inimicizia del governo militare, tanto da divenire qualche anno dopo uno dei migliaia di decaparecidos\u00a0<\/em>vittime delle purghe politiche.<\/p>\n

\"\"Rocky Joe #1 di Asao Takamori e Tetsuya Chiba
\n<\/strong>Altra lettura tardiva, dovuta al fatto che da tempo ormai in Italia mancava un’edizione facilmente reperibile dell’opera,\u00a0Ashita no Joe\u00a0<\/em>\u00e8 uno dei pi\u00f9 grandi classici del genere spokon.<\/em>
\nCi\u00f2 che da subito colpisce \u00e8 il piglio inedito della serie di descrivere realt\u00e0 e personaggi dei sobborghi pi\u00f9 malfamati di un piccolo villaggio giapponese, seguendo sin dall’origine le vicende di un pugile giovane e problematico circondato da un ambiente degradato ed una situazione di assenza familiare da cui fatica ad uscire fuori. Insomma, un manga di cuore e sudore, ma anche tanta e profonda umanit\u00e0.<\/p>\n

\"\"Super Eroi Classic #1 di Stan Lee e Steve Ditko
\n<\/strong>Recupero alla leggera per via del costo irrisorio, alla fine ci ho preso la mano e ho deciso almeno per il momento di seguire le uscite di Spider-Man (non resisto alla ghiotta occasione di leggere qualche bella storia classica di Lee-Ditko) e soprattutto i Fantastici Quattro (di cui, a tener il conto, alla fine della collana si avrebbero circa settanta numeri organizzati cronologicamente, il che non \u00e8 per nulla male).
\nDicevo, storie classiche, scrittura densa e molto semplice, colpi di scena a suon di cazzotti e un personaggio davvero umano che ha segnato la rivoluzione della Silver Age.
\nHo provato grandissimo piacere nel recuperare questi episodi, in cui bisogna aver la pazienza di seguire delle vicende che si sviluppano lentamente ma con grandi guizzi narrativi. Una lettura a cui dedicare tempo di cui sentivo la necessit\u00e0.<\/p>\n

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Malloy \u2013 Gabelliere spaziale di Marco Taddei e Simone Angelini
\n<\/strong>Ho avuto modo di leggere in super-anteprima la seconda fatica di lunga durata dello squinternato dinamico duo Taddei-Angelini<\/strong>. \u00c8 inutile nascondere come Anubi<\/em> (di cui ho parlato
qui<\/a>) fosse stato per me un fulmine a ciel sereno e mi avesse lasciato folgorato.
\nMalloy<\/em> non delude a sua volta le grandissime aspettative: Taddei si concentra maggiormente sullo sviluppo di una storia coerente e non frastagliata, sebbene molto articolata ed assurda, inserendo continui spunti ai limiti del grottesco e della follia. Angelini lavora con disegni pi\u00f9 dettagliati e utilizza il colore in maniera sapiente e strumentale alla storia.
\nUna cavalcata bruciante che mi ha letteralmente fritto il cervello, fra porci di dimensioni siderali, vecchi bacucchi con la fissa del ping pong, donne formica e la solita immancabile e taglientissima prosa nichilista di Taddei, con i suoi soliloqui che sono cazzotti in pieno volto sferrati con la potenza di un Mike Tyson dotato di centinaia di braccia come un evoluto scarafaggio spaziale.<\/p>\n

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Hulk vol. 1 \u2013 Circolo vizioso di Peter David e Todd McFarlane
\n<\/strong>Ennesimo recupero dell’ennesima ristampa passata in sordina. L’edizione Panini dedicata alla run di Peter David<\/strong> e un esordiente Todd McFarlane<\/strong> su Hulk non ha avuto il successo che merita.
\nNessuno voleva lavorare su Hulk quando la testata fu assegnata per ripiego ad un giovane Peter David non ben visto da molti colleghi della Casa delle Idee e gli fu “appioppato” un giovane disegnatore di primo pelo che poi sarebbe diventato miliardario.
\nPeter David \u00e8 probabilmente il pi\u00f9 grande interprete di Hulk, anche migliore dei suoi creatori, e ha dedicato una grandissima parte della propria carriera al personaggio, approfondendone la psicologia ed analizzandolo con un piglio quasi psicanalitico.
\nIn questo primo volume c’\u00e8 una grande variet\u00e0 di storie, passando anche attraverso l’horror, per sfociare nella pi\u00f9 importante, che d\u00e0 nome alla raccolta: Circolo vizioso<\/em>, un esempio luminoso di sceneggiatura con una narrazione su pi\u00f9 piani che ben descrive la prigionia interiore in cui i personaggi di Bruce Banner\/Hulk e di sua moglie Betty sono indissolubilmente intrappolati.<\/p>\n

\"\"Peplum di Blutch
\n<\/strong>Un titolo attesissimo, e finalmente proposto in Italia, di uno dei pi\u00f9 grandi autori europei, a mani basse l’uscita pi\u00f9 ghiotta di questa prima parte dell’anno.
\nBlutch<\/strong> sfrutta il genere peplum per raccontare una storia cruda e oscura, una ricerca impossibile, un circolo vizioso che porta solo alla distruzione e all’autoannullamento, fra fascinazione dal Satyricon<\/em> di Petronio<\/strong> e dalla migliore cinematografia di genere.
\nTroppo spesso rinunciamo a vivere e non riconosciamo i momenti positivi e di gioia perch\u00e9 siamo proiettati altrove con la mente, un richiamo sirenico che ci impedisce di vivere.
\nLa scelta del genere \u00e8 un elemento aggiunto, le ambientazioni di periferia dell’antico impero romano sono rese alla perfezione, comunicando una sorta di orrore primordiale le cui origini si perdono nei millenni.
\nNon mi dilungher\u00f2 sui meravigliosi disegni di Blutch, essenziali sinuosi, a tratti sporchi, perch\u00e9 Blutch \u00e8 certamente uno dei migliori disegnatori sulla piazza europea attuale. Un’occasione da non mancare.<\/p>\n

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Concludo con la foto di un ottimo recupero\/affare:
\nDa molto tempo era ormai introvabile in Italia l’Animal Man<\/em> di Grant Morrison<\/strong>. Dopo aver acquistato il primo volume (gi\u00e0 uscito) per Lion, ho deciso di proseguire la serie nella vecchia edizione Magic Press, il cui primo volume \u00e8 ormai impossibile da reperire.
\nIl primo volume Lion contiene i numeri 1-9, e gli altri due volumi Magic Press completano e concludono la serie proprio dal 9 in poi. Per cui alla fine della giostra si possiede la serie completa, con la differenza che anzich\u00e9 i 4 (o 3? non si \u00e8 capito…) volumi Lion, potrete acquistare entrambi i volumi ad una cifra irrisoria: \u00a0poco meno di 8 euro l’uno, con un risparmio complessivo sull’intera serie di circa 40 euro.
\nSe non siete dei grandi collezionisti \u00e8 un’ottima via alternativa, per non parlare del fatto che il sito in questione mi ha regalato anche un ulteriore volume di Grant Morrison del valore di circa 10 euro (a caval donato…). Potete acquistare i due volumi
qui<\/a> e qui<\/a>.
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Ci vediamo il prossimo mese con le novit\u00e0 di aprile. Buone letture a tutti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Secondo episodio dell’appuntamento mensile di Diario di bordo, dedicato alle letture di marzo 2017.<\/p>\n","protected":false},"author":561,"featured_media":384,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"slim_seo":{"title":"Diario di bordo #2: le letture di marzo 2017 - Fumetti Corsari","description":"Secondo episodio dell'appuntamento mensile di Diario di bordo, dedicato alle letture di marzo 2017."},"footnotes":""},"categories":[13],"tags":[82,89,72,77,75,79,73,80,74,78,85,87,70,86,84,83,81,88,76,71],"class_list":["post-407","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-diario-di-bordo","tag-asao-takamori","tag-blutch","tag-bruno-enna","tag-carlos-sampayo","tag-chuya-koyama","tag-francisco-solano-lopez","tag-giorgio-cavazzanoj","tag-hector-german-oesterheld","tag-jesse-jacobs","tag-jose-munoz","tag-marco-taddei","tag-peter-david","tag-piere-wazem","tag-simone-angelini","tag-stan-lee","tag-steve-ditko","tag-tetsuya-chiba","tag-todd-mcfarlane","tag-yasuhisa-hara","tag-yoshihiro-tatsumi"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/407","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/users\/561"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=407"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/407\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/media\/384"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=407"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=407"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lospaziobianco.it\/fumetticorsari\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=407"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}