Fumetti post lockdown: come riparte l’editoria secondo Il Castoro e Tunué

Fumetti post lockdown: come riparte l’editoria secondo Il Castoro e Tunué

Renata Gorgani, direttrice editoriale de Il Castoro, Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente di Tunué esprimono fiducia e annunciano tanti nuovi titoli per il futuro.

Come ha vissuto la quarantena un editore di fumetti? E cosa accade ora che si deve ripartire?
Lo abbiamo domandato ad alcuni autorevoli editori italiani che, fra il desiderio di lasciarsi il lockdown alle spalle e la speranza che una situazione del genere non si ripeta, ci hanno raccontato come vedono il futuro. Fra le preoccupazioni maggiori il probabile annullamento delle principali fiere di settore.
In questo appuntamento di una serie di interviste, rispondono Renata Gorgani per Il Castoro, Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente per Tunué.

INTERVISTA A RENATA GORGANI (IL CASTORO)

Renata-Gorgani-Il-CastoroPer gli editori di fumetti quali sono stati i problemi più gravi causati dall’emergenza Coronavirus?
I problemi sono stati quelli di tutti gli editori: librerie chiuse, fumetterie anche, il mercato affidato alle consegne a domicilio e agli store online. Questo ha voluto dire comunicare con i propri lettori esclusivamente via social. Nessuna presentazione, nessun festival o fiera, nessun incontro ravvicinato con l’autore.
Noi abbiamo provato a creare incontri online, specialmente per gli studenti, che sostituissero quelli in presenza. Sono andati bene, ma non credo che possano sostituire a lungo l’incontro dal vivo!

Come cambia il mercato del fumetto dopo il lockdown?
Dovremo riconquistare il pubblico che si è allontanato. Il Castoro pubblica fumetti per ragazzi. In libreria sono i ragazzi stessi a sceglierli, e insistono per averli.
A casa, con gli acquisti online, i genitori fanno molto più da filtro e sappiamo che tanti di loro non amano comprare un fumetto e, come dicono, “sarebbe meglio un libro”.
Difficile spiegare a distanza quanto è ricco e articolato un fumetto.castoro

Le fiere, le mostre, gli incontri in fumetteria, gli eventi culturali: saranno ancora possibili, e come?
Bisognerà trovare formule all’aperto, come già avviene ad esempio a Lucca, e contingentare gli accessi negli spazi chiusi. Certo, le folle per un po’ non le vedremo.
Ma questo non dovrebbe farci perdere l’occasione di fare incontrare gli autori al pubblico. Solo, bisogna trovare modalità nuove.

Se esiste, qual è l’insegnamento che il Covid 19 ha lasciato agli editori di fumetti?
Abbiamo di fronte un mercato molto più difficile e selettivo. Dobbiamo pubblicare meno libri, ma molto più forti.

Qual è il vostro piano editoriale per la ripresa e quali sono i cambiamenti principali che avete dovuto apportare?
Abbiamo spostato la comunicazione sull’online, cercato di mantenere e aumentare i contatti con i librai e i lettori. Ha funzionato, ora abbiamo molta fiducia nella ripresa.

INTERVISTA A EMANUELE DI GIORGI E MASSIMILIANO CLEMENTE (Tunué)

emanuele di giorgi tunuéPer gli editori di fumetti quali sono stati i problemi più gravi causati dall’emergenza Coronavirus?
Sono stati né più né meno di quelli affrontati dagli editori di altri settori. Essere in un gruppo ci ha permesso di confrontarci con realtà diverse e anche escogitare dei piani di azioni comuni. Sono stati mesi febbrili e paradossali in cui abbiamo ripensato i processi lavorativi, l’organizzazione redazionale e l’acquisito di nuovi titoli, autori e serie di primaria importanza. In un mercato che ha scontato un calo delle novità del -46% dalla settimana 13 alla 26 rispetto all’anno precedente, come tutti abbiamo rimandato e cancellato libri, ma in misura minore rispetto al mercato. Sul piatto della bilancia mettiamo anche che lo stop forzato ci ha permesso di lavorare con maggiore calma e attenzione sia sui titoli in uscita che sui prossimi, oltre ad aumentare il dialogo con gli autori, intensificando e velocizzando il processo di editing sui libri in lavorazione.

Come cambia il mercato del fumetto dopo il lockdown?Massimiliano_Clemente
Alcuni editori storici hanno azzerato le uscite delle novità, altri semplicemente hanno perso più del 50%. Il settore fumetto, anche grazie a delle uscite forti come quelle di Zerocalcare e del nostro Paco Roca, si è mosso un po’ meglio del mercato librario generale, con un sellout di -10,60% contro un -13,43% totale. Ci sarà ancora più selezione tra gli editori e gli autori, un aumento della professionalità e della qualità, meno libri legati a fiere, ma uscite decise perché veramente importanti. Prevediamo un futuro con grandi opportunità per chi privilegerà il progetto editoriale e la qualità delle scelte. Bisogna guardarsi dentro a fondo per trovare le energie giuste per riemergere.

Le fiere, le mostre, gli incontri in fumetteria, gli eventi culturali: saranno ancora possibili, e come?
Lo speriamo tanto, perché sono momenti fondamentali di contatto con il pubblico e per comprendere se si sta andando nella direzione giusta. L’estate sarà un buon banco di prova per capire fin dove ci si possa spingere, e poi speriamo in una fine d’anno più clemente.

Se esiste, qual è l’insegnamento che il Covid 19 ha lasciato agli editori di fumetti?
Che bisogna spingere l’asticella dell’eccellenza ancor più in alto, non basta più pubblicare solo storie belle e comunicarle nella maniera corretta, ma bisogna dare tempo alle novità di affermarsi. È necessario ricordare a tutta la filiera che questo processo inizia almeno un anno prima e che sempre più l’orizzonte temporale aumenterà. Per tenere insieme tutti questi elementi è centrale la dedizione di tutta la casa editrice, oltre che la capacità dell’autore.

Qual è il vostro piano editoriale per la ripresa e quali sono i cambiamenti principali che avete dovuto apportare?
Emanuele ha parlato di cambiamenti e opportunità che questo blocco ha generato. Bene, i tre mesi di lavoro a distanza sono stati all’insegna della cancellazione del rumore di fondo. Se lo scorso anno avevamo posto l’ascolto al centro del nostro agire, l’ascolto di tutta la filiera editoriale, una situazione epocale come quella che abbiamo vissuto ha concorso a pulire la visuale, schiarire il panorama, per assurdo ad affinare la capacità autocritica e a restituire una lucidità che la normalità consuetudinaria aveva offuscato. Questo ha comportato decisioni dolorose ma necessarie, per evitare un ristagno che sapeva solo di putrefazione. La Tunué post Covid si concentrerà esclusivamente su ciò che sa fare meglio: i fumetti, con un approccio editoriale che metterà al centro sempre più la storia, la qualità di un progetto di scrittura in grado di sorreggere un segno armonico e narrativamente significante. Lo faremo avendo un faro guida ben visibile: il lettore nella sua accezione più ampia, senza barriere di settore, andando a scovarlo anche in zone per ora poco frequentate, ma che stanno per diventare il centro della produzione più interessante.
Nei prossimi mesi, per esempio, riporteremo in Italia Gene Luen Yang – ambasciatore USA della letteratura per ragazzi – con il suo Dragon Hoops, una coinvolgente storia di sport e vita.
La collana «Ariel» continuerà il suo percorso nei territori del femminile con Qui c’è tutto il mondo, di Cristiana Alicata e Filippo Paris: un graphic novel che è la storia di emozioni che non hanno ancora un nome.
tunue logoI lettori più piccoli potranno gioire con un bestseller americano da più di 1,6 milioni di copie vendute: Emma e l’unicorno, di Dana Simpson, ci racconterà la magia dell’amicizia e la possibilità di migliorarsi a vicenda.
Il fumetto è anche avventura, e quando è sorretto da uno storytelling solido e ricco di sfaccettature diventa un piacere da leggere. È il caso di Avatar. The Last Airbender, che in attesa del live action di una delle serie animate più amate dal pubblico ci farà comprendere come le scelte nella vita spesso sono difficili, ancor più se riguardano le persone a noi care.
A riscaldare le giornate autunnali arriveranno il vincitore della Kate Greenway Medal 2020,  Shaun Tan, con il nuovo capolavoro Piccole storie dal centro; la rilettura del classico di Conrad, Cuore di tenebra, a opera del premio Eisner Peter Kuper; il nuovo libro di una coppia da urlo, Giovanni di Gregorio e Alessandro Barbucci: Le sorelle Gremillet.
Questa è solo una piccola parte delle nuove uscite del 2020.
… delle volte mi ritrovo a pensare che vorrei tornare un semplice lettore per riscoprire quell’eccitazione che ti coglie tra gli scaffali della libreria, quando ci si trova di fronte a libri come questi e scocca l’innamoramento, quando si aspetta con ansia l’uscita del tuo autore preferito, quando la sorpresa di aver scovato il libro che desideravi ti fa sorridere la giornata. Spero che i lettori Tunué abbiano lo stesso genere di esperienza.

Intervista realizzata via mail nel mese di luglio 2020

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