Il secondo e il terzo volume della Fullmetal Alchemist – Ultimate deluxe edition, la ristampa in formato kanzeban proposta da Panini Comics, offrono diversi spunti di discussione, anche se ci si sofferma su uno in particolare. Il viaggio alla ricerca della pietra filosofale dei fratelli Elric dà a Hiromu Arakawa la possibilità di introdurre nuovi luoghi e nuovi personaggi e di mettere alla prova le abilità, l’identità e il legame dei protagonisti; tuttavia a sorprendere sono i toni spesso leggeri e spensierati della narrazione e l’efficacia degli stessi. Nel secondo brossurato l’azione è riservata solo all’incipit e all’explicit, mentre nel terzo viene distribuita in modo più omogeneo ma sempre a piccole dosi, inframezzata da una serie di dialoghi, bisticci e gag che porta avanti la trama all’insegna di una comicità di fondo utilizzata con saggezza, poiché non svilisce temi importanti come l’opposizione tra l’alchimia e Dio, il valore della fratellanza e la natura dell’anima. I personaggi hanno spesso atteggiamenti sopra le righe, testimoniati dalle pose che assumono, dalle loro bocche spalancate e, in alcuni casi, dall’essere trasformati dalla mangaka in semplici sagome stilizzate, però non diventano mai pesanti o, addirittura, insopportabili. Restano esseri umani e non macchiette. Questo aspetto del disegno avvicina Arakawa a Takehiko Inoue che in Slam Dunk, con tratto del tutto diverso da quello della collega, alternava vignette perfettamente cesellate e realistiche ad altre semplici e caricaturali. Un mix che si ritrova anche in FMA e si conferma vincente.
Abbiamo parlato di:
Fullmetal Alchemist – Ultimate deluxe edition #2-3
Hiromu Arakawa
Traduzione di Ernesto Cellie e Chieko Toba
Panini Comics, giugno e luglio 2021
264 e 248 pagine, brossurato, bianco e nero e colori– 12,00 €
ISBN: 9788891299130 e 9788828760405

Fullmetal Alchemist #2-3 (Arakawa)
Hiromu Arakawa porta avanti la trama di “Fullmetal Alchemist” con ironia e attenzione a temi importanti.
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