Con l’espediente del manoscritto ritrovato, Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Mario Perrotta riscrivono il Piccolo Principe in chiave satirica: il protagonista è Adolf Hitler, autore di una storia per bambini intrisa di propaganda nazista.
Il risultato è grottesco: il testo ha lo stile delicato di Saint-Exupéry e ripropone, con sottile ma evidente tono critico, l’ideologia di morte del Führer, richiamando di capitolo in capitolo i momenti salienti che hanno segnato la Storia europea del ‘900.
Gli acquerelli inseriti fra le pagine del racconto – realizzati, nella finzione letteraria, dallo stesso Hitler e restaurati per l’occasione – aumentano l’effetto straniante e la coscienza che quanto raccontato sia realmente accaduto. Allo scopo satirico quanto mai riuscito si accosta la volontà di lanciare un monito in un periodo storico in cui il germe di odio che condusse l’Europa alla guerra e allo sterminio di massa è ancora una minaccia concreta.
Ad aumentare l’effetto comico d’insieme (ma parliamo di un sorriso amarissimo) ci pensano il modo in cui i personaggi del Piccolo Principe sono stati parodiati, la dedica “A Eva Braun. Quando era una bambina tedesca”, il fatto che il libro sia “Stampato in territorio alleato” e che l’edizione sia “ignifuga”, lo spazio per le considerazioni da inviare alla Cancelleria del Reich e altri dettagli che avallano l’idea che questa sia in effetti opera del Führer. A ricordare la terribile veridicità della fiaba subentrano le note dei curatori, da cui emerge il grande lavoro di documentazione storica alla base di questo titolo Shockdom.
Abbiamo parlato di:
Il Piccolo Führer
Stefano Antonucci, Daniele Fabbri, Mario Perrotta
Shockdom, settembre 2017
96 pagine, cartonato, colori – 10,00 €
ISBN: 9788893360678