Foglie rosse: di ossessioni, vampiri, speranza, amore

Foglie rosse: di ossessioni, vampiri, speranza, amore

Nella nuova graphic novel di Leviathan Labs "Foglie rosse", di Rosi, Fiorelli e Palombo, guerra e vampiri sconvolgono la vita di una madre e di una figlia isolate in Siberia.

Foglie Rosse_copLa guerra d’inverno fu combattuta fra il 1939 e il 1940 e vide contrapposte l’Unione Sovietica e la Finlandia. L’URSS puntava a impossessarsi di alcuni territori finlandesi strategici e ci riuscì, acquisendoli con il trattato di Mosca che pose fine al conflitto. Questo scenario di guerra, con Stalin che chiamò alle armi tutti gli uomini “capaci”, fornisce l’ambientazione per Foglie rosse, ultima graphic novel edita da Leviathan Labs, scritta da Massimo Rosi, disegnata da Ivan Fiorelli con mezzi toni e colore (rosso) di Lorenzo Palombo.

Oltre a incrociare l’attualità – è naturale pensare a quanto sta accadendo oggi sul fronte ucraino – la storia trae spunto da folklore e leggende, come quella relativa ai morti che durante la guerra camminavano fra la gente, con l’ossessione di tornare dai propri cari, a casa. Il volume si apre proprio con una casa in Siberia, isolata in un fitto bosco sul finire dell’inverno: ci vivono la piccola Yari e sua madre Tatiana, lasciate sole dal padre e marito Vassilij partito per la Finlandia insieme al cugino Piotr.

I primi due dei quattro capitoli che compongono Foglie Rosse si concentrano proprio sulla dura esistenza di Tatiana: la donna deve occuparsi di tutto, dalla legna da ardere all’educazione della figlia, senza aiuto e con il solo conforto di vodka e musica. Nel terzo capitolo si innesta una seconda linea narrativa che racconta la guerra e le vicende di Vassilij e Piotr, in una serie di sequenze che si alternano e infine si intersecano con la trama di Yari e Tatiana. Si giunge così a un finale privo di un vero e proprio colpo di scena ma ugualmente incisivo: la conclusione appare infatti quasi inevitabile nei suoi toni agrodolci e nell’interpretazione conclusiva di due tematiche che pervadono l’intero fumetto, ovvero un tipoFoglie Rosse_tav di amore morboso e famelico e una disperazione che non può trovare conforto nemmeno nella speranza in Dio.

Come spesso capita nelle opere firmate da Massimo Rosi la profondità, la psicologia e la crescita dei personaggi sono un elemento determinante nel coinvolgimento del lettore. Tatiana è una donna inizialmente premurosa e forte che viene tuttavia schiacciata pagina dopo pagina da paranoie, presenze, ossessioni, incubi e da un’angoscia che la spinge verso una solitudine disarmante condita dall’abuso di vodka. La trasformazione di Tatiana, che sfocia in una brutalità severa e quasi inconcepibile, colpisce nel segno ed è enfatizzata da un flashback che nel finale la ritrae felice. L’evoluzione di Yari è altrettanto evidente anche se più sottile e psicologica: la bambina, alla quale ci si affeziona subito anche grazie alla caratterizzazione visiva che la mette in scena con una malformazione dei vasi capillari della cute sul viso (ossia un emangioma piatto simile a quello che segnava la fronte di Michail Gorbaciov), sembra smarrire pagina dopo pagina la propria innocenza fino a essere suo malgrado protagonista di un finale di violenza, sofferenza e, forse, amore.
 
I disegni di Fiorelli abbracciano uno stile realistico con sfumature cartoonesche inserite in tavole varie per composizione e numero di strisce, con vignette regolari e spesso al vivo. Oltre a concentrarsi sull’espressività dei personaggi, spesso ripresi in primi e primissimi piani con diverse angolazioni, il disegnatore pone l’accento su alcuni elementi simbolici come la fiaccola messa a guardia della porta di casa, che rappresenta un faro nella notte Foglie Rosse_tav2e l’emblema della speranza, e soprattutto la matrioska che, oltre a comparire nei frontespizi dei vari capitoli, risulta essere un oggetto emotivo chiave nel finale. Suggestive e ben gestite dal punto di vista della regia e del montaggio alcune sequenze mute, come quella che chiude il secondo capitolo e testimonia l’affiatamento fra sceneggiatore e disegnatore.

È fondamentale la colorazione di Palombo sia per l’uso molto parsimonioso del colore rosso, raro e silenzioso compagno di alcune foglie e di una illustrazione su due pagine nel finale, sia nella resa dei mezzi toni che da un lato enfatizzano con ombre e sfumature i volti dei protagonisti e dall’altro conferiscono profondità e solidità a sfondi e ambienti interni. Sempre i mezzi toni conferiscono all’opera un tocco fiabesco che ben si accosta alla componente cartoonesca del segno di Fiorelli.

Foglie Rosse è una graphic novel che sviluppa con successo una tematica classica come quella dei vampiri offrendo un punto di vista diverso, quello di una madre e una figlia che attendono fra disperazione e fiducia il ritorno dell’uomo amato. Il volume è impreziosito da un bell’impianto redazionale conclusivo, proprio a tema vampiri, curato sempre da Massimo Rosi.

Abbiamo parlato di:
Foglie Rosse
Massimo Rosi, Ivan Fiorelli, Lorenzo Palombo
Leviathan Labs, 2023
112 pagine, brossurato, mezzi toni e toni di rosso – 13,00 €
ISBN: 9791280137661

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