The Flash
Una delle notizie più interessanti della settimana appena trascorsa, è quella riguardante il lungometraggio sul velocista scarlatto interpretato da Ezra Miller, e in particolare l’annuncio che l’attore Michael Keaton è in trattative iniziali per riprendere il ruolo di Bruce Wayne nel film che sarà diretto da Andres Muschietti.
La notizia getta una nuova luce su un progetto atteso ma a lungo rimandato, e focalizza l’attenzione su una delle saghe più importanti del personaggio DC Comics, ovvero Flashpoint, anche se probabilmente in una versione differente rispetto a quella cartacea.
E’ comunque importante ragionare dapprima su quale ruolo la Warner sta costruendo attorno a questa pellicola, che da questo annuncio assume una importanza strategica a livello narrativo, aprendo alcune porte che potrebbero avere ripercussioni molto importanti sull’universo cinematografico DC Comics. L’introduzione dell’idea di Multiverso infatti rende l’idea che la major stia pensando per la prima volta a un quadro generale molto più ampio di quello visto finora. La strategia dei film standalone con accenni minimi ad altre pellicole ha finora funzionato, ma è anche vero che lo studios deve, in qualche modo, fare sì che un bacino narrativo così importante non sia disperso nel non volere rischiare a tutti i costi. Ecco quindi che, molto probabilmente, The Flash possa essere il punto d’inizio di un nuovo modo di intendere questo universo cinematografico, che negli ultimi tempi ha certamente regalato dei successi commerciali ma che pare essere sempre fermo al punto di partenza.
Da questo punto di vista, The Flash può essere dunque paragonabile a quello che Captain America: Civil War e Ant-Man and The Wasp sono stati per i Marvel Studios, ovvero due pellicole che hanno visto la disgregazione degli Avengers da un lato, e il pieno utilizzo del Reame Quantico dall’altro, con quest’ultimo elemento che ha avuto le ovvie conseguenze narrative che tutti conosciamo.
Oltre a questo, bisogna anche evidenziare come la Warner abbia capito il valore fondamentale delle properties in suo possesso. La major è infatti un enorme contenitore di progetti sui supereroi DC Comics realizzati nel corso degli anni, e il ritorno (se sarà confermato) di Michael Keaton in un ruolo che lo lanciò definitivamente più di 30 anni fa conferma come il passato possa essere una fonte di ispirazione per raccontare in maniera originale e diversa i supereroi, rispetto a quanto visto finora.
Per decenni sembrava che la Warner Bros. stesse solo grattando la superficie con le sue proprietà DC o giocando al recupero – ha evidenziato nei giorni scorsi Richard Newby su The Hollywood Reporter – ma ora ha l’opportunità di scavare più a fondo di quanto non abbia mai fatto prima e di raccontare storie impossibili da raccontare per i Marvel Studios. La Warner Bros. ha il vantaggio di molteplici versioni iconiche dei loro personaggi, e piuttosto che lasciare che sia un mezzo per dividere e confondere gli obiettivi del loro universo cinematografico, ora è un mezzo per celebrare le sue infinite possibilità.
Diabolik
La diffusione, nei giorni scorsi, del teaser poster e della data di uscita ufficiale di Diabolik, ha dato il via alla lunga strada che porterà la pellicola diretta dai Manetti Bros. nelle sale cinematografiche.
La data del 31 dicembre scelta da 01 Distribution conferma che il film sul personaggio creato dalle sorelle Giussani punta decisamente a un ruolo da protagonista in un periodo come quello natalizio, cercando di sfruttare la data di Capodanno in una maniera molto simile a quanto fatto da Medusa nei mesi scorsi con Tolo Tolo di Checco Zalone, sbarcato nelle sale il 1 gennaio con incassi da record.
Che Diabolik possa ripetere lo stesso exploit resta ancora da verificare, soprattutto perchè al momento la campagna promozionale, tesa a richiamare innanzitutto la curiosità dello spettatore e in primis degli appassionati del fumetto Astorina, non è ancora entrata nel suo culmine con la diffusione di un trailer, elemento centrale su cui ci si giocherà fin da subito una forte fetta di pubblico.
Resta inoltre da vedere se l’intenzione generale sia quella di puntare a costruire un franchise sulla scia di altri adattamenti basati sui fumetti, cosa questa non ancora chiarita forse per prudenza, e soprattutto quale sarà il marketing nei vari paesi europei. Non bisogna infatti dimenticare che, con Diabolik, ci troviamo di fronte al primo, vero adattamento di un fumetto Made in Italy che punta al mercato europeo e intenazionale in maniera decisa e senza fronzoli sulla scia di ben noti blockbuster di produzione americana, anche se con le dovute differenze.
Blacksmith
La società AGC ha chiuso nei giorni scorsi una serie di accordi sul mercato virtuale di Cannes, riguardanti il thriller d’azione Blacksmith, che vedrà nel cast l’ex cantante Nick Jonas e Laurence Fishburne.
La pellicola, di cui avevamo parlato in una precedente puntata, è tratta dal graphic novel di Malik Evans e Richard Sparkman, ed ha ottenuto importanti pre-vendite in Germania e Svizzera (Constantin), Francia (Metropolitan), Regno Unito (Entertainment Film), America Latina (CDC e CVT), Russia (Paradise/MGN), Corea del Sud e Vietnam (Joy’N’Content ). Altri accordi sono stati siglati con Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo (The Searchers), Grecia (Odeon), Medio Oriente (Salim Raima), Europa orientale (Prorom), Indonesia (PT Prima), Taiwan (MovieCloud), Thailandia (Sahamongkolfilm), Filippine (Pioneer) , Israele (Regno Unito), Turchia (BG Films) e India (Empire Networks).
Il film è stato venduto dopo una presentazione virtuale effettuata dal CEO della società, Stuart Ford, e dal regista del film Pierre Morel tramite un “video mash-up” che mostra i due attori assieme.
Blacksmith, il cui casting per un ruolo femminile principale da affiancare a Jonas e Fishburne è attualmente in corso, dovrebbe iniziare la produzione alla fine dell’anno, nella speranza di trasformare il film in un nuovo franchise.
Animazione dalla Cina
La cinese Joy Pictures sta portando avanti a Cannes la vendita di 10 titoli cinesi, inclusi due suoi film d’animazione in programma per l’estate del 2022. La società, che ha iniziato la sua avventura nel mondo del cinema con la distribuzione del film La La Land in Cina, ha recentemente spostato la sua attenzione sulla produzione e la vendita di progetti di animazione.
Tra queste vi è The Legend of Hei, cofinanziato da Joy Pictures e che ha incassato 45 milioni di dollari in Cina lo scorso settembre, recentemente proiettato ad Annecy e di cui un sequel è attualmente in fase di lavorazione.
Altri quattro titoli animati annunciati a novembre all’American Film Market hanno visto invece le loro date di uscita slittarea a causa del COVID-19, che ha ritardato la produzione.
I due nuovi titoli annunciati invece sono The King of Fighters: Awaken, un adattamento 3D del popolare gioco di combattimento della società giapponese SNK, mentre il second è Candy, un film fantasy più orientato alla famiglia, realizzato con la tecnica dello Stop Motion in collaborazione con lo studio Steamworks di Hangzhou. Racconta la storia di una ragazza che ama fare dolci,e che dopo essersi ammalata mortalmente, finisce per diventare amica di uno sfortunato folletto che viene mandato a raccogliere la sua anima.
Nullaboo Hullabaloo
Il regista e sceneggiatore Peter Lepeniotis (Nut Job – Operazione noccioline) scriverà e dirigerà il film d’animazione Nullaboo Hullabaloo, co-produzione tra Canada e Australia e adattamento dell’omonimo libro per bambini di Fleur Ferris, pubblicato nel 2019.
Il libro narra la vicenda di Janomi, una fata a cui è vietato parlare con gli umani. Quando suo nonno, il re della colonia fatata, viene catturato da ragni d’argento ella ha un disperato bisogno di aiuto. Si fida della ragazzina di dieci anni Gemma e le dice che deve mantenere segreta l’esistenza delle fate. Ma quando la rivale della scuola di Gemma, Nina, ruba un filmato registrato segretamente di Janomi e lo carica su YouTube, una frenesia mediatica esplode nel sonnolento Nullaboo.