First Issue #99: nuovi pugni d’acciaio

First Issue #99: nuovi pugni d’acciaio

In questa puntata ci concentriamo sul nuovo Pugno d’Acciaio della Marvel, sulla nuova miniserie Image di Spurrier e Bergara. e su una novità Vault Comics.

Il martedì e il mercoledì in USA sono i giorni dedicati all'uscita dei nuovi albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questo episodio #99 analizziamo alcune delle novità più interessanti uscite nella seconda metà del mese di febbraio 2022.

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Comics

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Iron Fist 1C'era una volta Daniel Rand, un giovane che, dopo aver imbrigliato il potere del drago Shou-Lao, diventò l'immortale Iron Fist, il protettore della mistica città di K'Un-Lun.
Nel febbraio del 2022 Danny c'è ancora, ma non è più Pugno d'Acciaio, perché a causa di una recente disavventura ha dovuto sacrificare il proprio potere per salvare il mondo. “Morto” un Iron Fist se ne fa un altro! Ecco allora che, sebbene ci fosse a disposizione Pei, personaggio introdotto da Kaare Andrews in una miniserie disegnata da Afu Chan, la ha deciso di rilanciare il nome di affidandolo a un nuovo guerriero: il Maestro di Spada Lin Lie. La sceneggiatrice Alyssa Wong guarda all'importante lavoro svolto da e da sulla mitologia di Iron Fist, ma costruisce un capitolo d'esordio privo di particolari guizzi.
Nonostante sia apprezzabile il tentativo di mettere al centro della trama un supereroe con superproblemi, recuperando uno dei punti fermi della Casa delle Idee, la sceneggiatrice non riesce a caratterizzare il protagonista in modo tale che rimanga impresso nella mente del pubblico o, perlomeno, inizi ad attirare la sua attenzione. Dopo l'entrata in scena a effetto, la figura di Lin si assesta sul cliché del ragazzo impulsivo e sofferente che non ascolta nessuno e fa di testa propria. Per cercare di dargli spessore, l'autrice prevede per lui una storia di origini tragica, ma inspiegabilmente si sente in dovere di raccontarla due volte nel giro di poche pagine, senza aggiungere – nella seconda occasione – dettagli veramente rilevanti. Anche la scazzottata con Rand non si discosta più di tanto dallo stereotipo dell'incontro-scontro con l'eroe di turno (alla base di una futura alleanza), ma paradossalmente sembra più utile a far rimpiangere la mancanza del vecchio Pugno d'Acciaio che a lanciare il nuovo.

Lie fatica a imporsi anche sul piano estetico, dal momento che la sua espressività non è molto curata dal disegnatore Micheal Yg, più abile a delineare i paesaggi, gli sfondi e, ancora una volta, Danny. L'artista è bravo a raffigurare K'Un-Lun, luogo suggestivo al quale dona fascino lavorando sulle architetture degli edifici, e a incastrare alcune vignette più piccole in quelle di maggiori dimensioni che svolgono la funzione di contenitore e cornice narrativa. La colorazione vivace di Jay David Ramos concorre a restituire l'atmosfera mistica della città in cui risiede il drago Shou-Lao, senza trascurare di accendere i pochi momenti di pathos con le gradazioni dell'arancione.
Federico Beghin

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Di seguito, le copertine delle novità Marvel Comics.

DC Comics

Di seguito, le copertine delle novità .

Image Comics

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Step By Bloody Step 1Una bambina nuda, raggomitolata nel palmo di un gigante di metallo: questa l'immagine che ci introduce nel mondo di Step by Bloody Step – miniserie in 4 episodi firmata da Si Spurrier (storia), Matias Bergara (disegni), Matheus Lopes (colori), Emma Price (graphic design) e pubblicata da Image. È un'immagine che certo risveglia memorie (da Miyazaki a LRNZ) ma, soprattutto, definisce immediatamente un focus emotivo e propone un mistero: vediamo un essere indifeso e qualcosa di possente che lo protegge; chi sono, che cosa li unisce? Quindi seguiamo la strana coppia attraverso una varietà di panorami e incontri, territori innevati, bestie feroci, un villaggio che salvano da un mostro, gesti di affetto e ringraziamento. Ogni incontro, tuttavia, è solo una tappa del percorso dei due, che continuano ad andare avanti (verso dove, perché?). Due eventi a punteggiare questo cammino: una rivelazione sul gigante e la comparsa di inseguitori. Stiamo quindi seguendo una fuga (da chi o che cosa, perché?).
Il tutto scorre fluidamente immerso nel silenzio: con un'unica eccezione, nella quale le parole sono pittogrammi incomprensibili, non ci sono né parole né suoni. A trasmettere le emozioni, le espressioni dei volti, mentre l'atmosfera emerge dalle variazioni cromatiche: il bianco iniziale, che incute timore e smarrimento, lascia spazio al calore del villaggio e dei suoi abitanti, trasmesso dagli arancioni e dai gialli. E poi nuovi panorami disabitati, ma resi con tonalità calde, che trasmettono un senso di conforto. Alla costruzione delle tavole è affidata la resa dello scorrere del tempo, la messa in evidenza dei dettagli importanti e il senso della magia, attraverso l'utilizzo di griglie variabile, dettagli inseriti nelle immagini, splash page o campi medi che sollecitano lo stupore.
L'esordio di Step by Bloody Step vive di sensazioni: tanto ricco di suggestioni visive quanto scarno e lineare nell'intreccio, cattura per la sua immediatezza e si lascia guardare e riguardare. Per la narrazione, la sfida principale è quella di mantenere l'intensità delle emozioni e dare profondità alla storia e ai personaggi, perché tutto non si riduca a un fascinoso esercizio di stile. Riferimento d'obbligo, We3 di Morrison e Quitely.
Simone Rastelli

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Di seguito, le copertine delle novità .

Altri editori

[su_box title=”Distorted #1″ box_color=”#D64A2B”]

Distorted 1James sta rientrando a casa con la sua auto, ascolta la radio. Quando inizia un programma che parla di superpoteri e teorie cospirazioniste, James spegne l'apparecchio. Senza toccare la manopola. Lontano da casa sua, un agente speciale viene convocato da una agenzia governativa per una missione segreta: deve usare i suoi poteri e le sue competenze per indagare su alcuni strani e violenti eventi legati a persone con superpoteri. Nel frattempo, un misterioso teleporta è anch'egli sulle tracce di questi individui fuori controllo.
La sinossi del numero uno di Distorted, prima serie statunitense degli italiani , e Francesco Canneva, per Scout Comics, contiene tutti i tipici elementi del prologo di una storia che tratta di superpoteri, misteri e cospirazioni: tre linee narrative apparentemente scollegate ma destinate a incontrarsi, una breve introduzione dei protagonisti coinvolti nella vicenda, pochi elementi a caratterizzare ognuno di loro per lasciare margine di sviluppo e colpi di scena. Sebbene la struttura sia ormai consolidata e gli autori si muovano nel solco di una strada già ampiamente battuta, questo primo numero riesce a catturare l'attenzione del lettore e a chiedersi cosa potrebbe succedere in futuro. Il merito è equamente ripartito tra storia e disegni: Vivenzio si destreggia bene sulle tre linee narrative, scegliendo bene i tempi per innestarle l'una sull'altra. I dialoghi sono leggeri, non appesantiti da didascalismi o eccessivi cliché (sebbene la figura dell'agente governativo e del suo capo seguano un po' troppo pedissequamente i canoni del genere): questa scelta, oltre a creare un alone di mistero attorno ai personaggi, lascia ampio spazio a Falzone, bravo nel realizzare tavole dal ritmo disteso, che indugiano sui particolari e sulla costruzione del mondo e dei suoi protagonisti. Particolarmente efficaci sono le sequenze dedicate a James, che illustrano una quotidianità destinata a incrinarsi con dovizia di dettagli e con un ritmo ben calibrato.
I colori di Canneva si integrano con e supportano il tratto di Falzone, una commistione tra tradizione italiana che dà a personaggi e oggetti stabilità ed espressività, e inquadrature statunitensi, che danno dinamismo al racconto. Con un numero dalla buona realizzazione, Distorted si presenta come una serie dal grande potenziale, che incuriosisce a seguirne gli sviluppi.
Emilio Cirri

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Di seguito, le copertine delle altre novità.

Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento tra due settimane circa con First Issue #100, per festeggiare assieme a noi un traguardo storico della nostra rubrica!
Stay tuned!

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