First Issue #97: di vite, morti, pipistrelli, gatte e saghe che ritornano

First Issue #97: di vite, morti, pipistrelli, gatte e saghe che ritornano

Tante le novità del fumetto USA analizzate in questa nuova puntata di First Issue, con anche uno strappo alla regola: il ritorno di Saga.

Il martedì e il mercoledì in USA sono i giorni dedicati all’uscita dei nuovi albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questo episodio #97 analizziamo alcune delle novità più interessanti uscite nel mese di gennaio 2022.

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Marvel Comics

Devil’s Reign – X-Men #1 (of 3)

Devil's Reign - X-Men 1Devil’s Reign – X-Men, firmato da Gerry Duggan (testi), Phil Noto (disegni, colori), VC’s Cory Petit (lettering), è uno dei numerosi tie-in dell’evento Devil’s Reign, che racconta le trame di Wilson Fisk, diventato sindaco di New York dopo una lunga carriera criminale. Uno dei progetti cardine di Fisk è quello di sbarazzarsi della congerie di supereroi che affollano la città, impedendogli un pieno dispiegamento delle sue strategie. La sua strada si incrocia con quella degli X-Men nel momento in cui vuole rimuovere il portale verso Krakoa, presente nel Seneca Park. Visto lo status diplomatico dell’isola mutante, la questione si riveste di complessità diplomatiche, così che Fisk si risolve a rivangare l’antica collaborazione con Emma Frost, per demolirne la reputazione o sfruttarla come arma di ricatto.
Centro del racconto appare quindi la tensione fra il passato e i presente di Emma Frost, che potrebbe portare a un interessante approfondimento del personaggio; in questo primo albo (di tre previsti), abbiamo giusto il setting dello scenario e una fluidità narrativa che ci porta senza fatica dal prologo iniziale nel passato alle tattiche di resistenza di Scott Summers, passando per l’assemblea dell’ONU e l’ufficio di Fisk. Questa fluidità si giova di un costante understatement dei toni, che visivamente si manifesta come leggerezza delle immagini: i dettagli sono ridotti all’essenziale, i colori usati in funzione pittorica, la dimensione plastica di corpi e oggetti è ridotta. Particolare cura è dedicata alla valorizzazione delle espressioni dei personaggi; in questo approccio, l’aspetto più interessante è il trattamento del volto di Emma Frost, che vediamo giovane e arrogante nel prologo e invecchiato e ironico nel presente.
Simone Rastelli

Silk #1

Silk 1È di nuovo tempo di rilancio per Silk, il personaggio creato da Dan Slott e Humberto Ramos sulle pagine di The Amazing Spider-Man, il terzo nel giro di cinque anni, dopo il lancio della sua prima testata avvenuto nel 2015. Quest’ultima proposta datata 2022 arriva neanche un anno dopo la miniserie di Maurene Goo: la sceneggiatrice cede i testi all’esordiente Emily Kim, mentre ai disegni e ai colori si confermano, rispettivamente, Takeshi Miyazawa e Ian Herring.
Questa più recente avventura di Cindy Moon ruota intorno a due piani narrativi presentati all’inizio del primo capitolo che, al termine dello stesso, finiscono già per convergere in una trama dalle sfumature mistery. La prima sequenza, ambientata in Corea, sembra la più interessante, poiché svela l’esistenza di un antico tempio nascosto i cui accoliti, in modo piuttosto rocambolesco, incrociano la strada della protagonista. Si tratta di capire se la suggestione storico-religiosa sarà sufficiente per sostenere un fumetto che si comporrà di altre cinque uscite, dal momento che il materiale di contorno appare piuttosto anonimo, visto e rivisto, a partire proprio dalla pubblicazione del 2021. Per quanto riguarda i disegni, invece, il senso di dejà-vû è meno forte e, per esempio, è bene sottolineare che in questo nuovo esordio, rispetto al precedente, i volti dei personaggi risultano più curati e delineati in modo più marcato. A tal proposito è sufficiente osservare le inquadrature strette sul volto della supereroina: sebbene la parte inferiore sia coperta dalla maschera, quella superiore e in particolare il taglio degli occhi donano espressività a Silk. Alcune scelte registiche assecondano le sue pose e le sue movenze in modo fluido, valorizzandone le caratteristiche ragnesche. Infine, Herring opta per colori scuri che permettono ai dettagli rossi di emergere, ravvivando la tavola.
Federico Beghin

 

X Lives of Wolverine #1 (of 5)

X Lives Of Wolverine 1All’indomani della conclusione di Inferno, l’era mutante post-Hickman si apre con due miniserie a cadenza settimanale, tra loro interlacciate alla maniera di HoXPoX, che avranno il compito di traghettare il mondo mutante verso il nuovo step editoriale primaverile, il già annunciato Destiny of X.
L’onere e l’onore di questo compito spetta a Benjamin Percy, sceneggiatore del settore mutante grim and gritty con X-Force e Wolverine. E proprio l’artigliato canadese è protagonista di questa doppia miniserie che al suo nome lega “vite” e “morti” che non è detto siano proprio quelle di Logan.
L’albo d’esordio di X Lives of Wolverine, in verità, racconta poco di quale sarà l’oggetto reale del racconto. Al momento, quello che è dato sapere al lettore, è che Wolvie dovrà intraprendere una sorta di viaggio “mentale” indietro nel tempo – coadiuvato dai poteri di Jean e Xavier – proprio per preservare la vita di quest’ultimo dai tentativi di omicidio di Omega Red, il cui fine e mandatario sono ancora oscuri.
Percy si lega alle trame e alle caratterizzazioni portate avanti negli ultimi tre anni sulle testate che scrive e, dunque, un lettore all’oscuro di quello che è accaduto in quei due mensili mutanti può trovare ostico l’approccio a questo albo. Il giudizio sul quale resta comunque al momento sospeso: potenziali spunti interessanti si intravedono – l’esplorazione profonda della mente di Logan da parte di Jean, al pari dell’esplorazione del passato di Xavier – ma resta da capire se saranno perseguiti e quali saranno le ricadute sull’intero affresco mutante.
Joshua Cassara e Frank Martin, team artistico di X-Force, forniscono un’ottima prova ai disegni che, a conti fatti, risultano la parte più riuscita dell’albo, grazie a uno stile dinamico, realistico e “sporco”, valorizzato da colori che dai toni acidi passano al caldo del rosso sangue.
David Padovani

 

X Deaths of Wolverine #1 (of 5)

X Deaths Of Wolverine 1La miniseria gemella di X Lives of Wolverine inizia invece col botto e si lega sin da pagina 1 all’epilogo di Inferno #4, facendo diventare a tutti gli effetti Moira McTaggert la protagonista in fuga dell’albo. Ben Percy spinge da subito sul pedale dell’acceleratore e complica ancora di più la non facile situazione dell’ex Moira X, al contempo creando un’efficace aspettativa narrativa su colui che sarà l’altro protagonista della mini, un Wolverine che non è quello che compare su X Lives e la cui natura tecnorganica apre a scenari che potrebbero anche ricollegarsi ad alcune delle vicende future raccontate in Powers of X.
X Deaths in questo esordio appare immediatamente più strutturato e interessante della sua controparte uscita la settimana precedente, molto più inserito nell’attuale contesto mutante. Tuttavia, considerato che la mano dello sceneggiatore è unica per entrambe le mini, è legittimo aspettarsi una coesione narrativa che diventi più evidente cammin facendo, pena il rischio di un depotenziamento degli eventi raccontati.
Lo stile grafico di Federico Vicentini – affiancato da Djjo Lima ai colori, con alcune tavole opera di Frank Martin – risulta più cartoonesco rispetto al tono impostato da Cassara su X-Lives, ma guadagna in scioltezza e storytelling pagina dopo pagina, supportato da una palette cromatica che, per profondità e giochi di luci, non può che richiamare ciò che è divenuto lo standard per le testate mutanti, ovvero lo stile di colorazione visto da HoXPoX in avanti.
David Padovani

 

Di seguito, le copertine delle novità Marvel Comics.

DC Comics

Batman/Catwoman Special #1

Batman-Catwoman Special 1Lo special annuale della miniserie Black Label scritta da Tom King diventa l’occasione di un omaggio postumo al disegnatore John Paul Leon, scomparso il 2 maggio 2021: oltre infatti alla storia principale – disegnata oltre che da Leon da Bernard Chang, Shawn Crystal e Mitch Gerads, con i colori di Dave Stewart e il lettering di Clayton Cowles – , il volumetto di 86 pagine presenta due brevi storie disegnate dalle artiste e firmate rispettivamente da Walter Simonson (The riddle, da Batman Black and White, 2013) e Ram V (The question in: Reflection of the Heart, da DC’Crimes of Passion 2020), due ricordi dell’artista e una serie di pin-ups a lui dedicate.
Il racconto di King segue tutta la vita di Selina, con brevissime scene ambientate nel giorno di Natale: la troviamo bambina nella casa di accoglienza dei Wayne e la lasciamo vecchia nella neve, dopo che quella casa dove è cresciuta è diventata la “sua” casa d’accoglienza.
Nella frammentarietà della serie, questo albo speciale appare come un momento autonomo di facile leggibilità – una sorta di respiro profondo di rilassamento nella frenesia di schegge narrative – per la sua struttura lineare e l’atmosfera uniforme di malinconia, con sfumature che vanno dal cupo al tenero. Detto altrimenti, una pausa di ordinarietà. I dialoghi sono fitti, inizialmente sovrabbondanti nei soliloqui di Selina bambina e la caratterizzazione della protagonista è largamente realizzata attraverso l’interpretazione grafica del personaggio: quella di Leon, dalle linee marcate e dai pochi dettagli rende l’idea delle potenzialità, quella di Chang e Crystal ne fissa l’aspetto adulto e, infine, quella di Gerads racconta l’invecchiamento, concedendo anche l’unica tavola piena di luce, che rimanda a momenti narrati nella run su Batman.
In conclusione, un lavoro certamente d’occasione ma efficace nel rendere la visione di King su Selina/Catwoman e il suo rapporto con Bruce/Batman. Ridondante per chi abbia seguito l’opera dello scrittore, ma efficace nella sua sintesi e del tutto godibile in autonomia.
Simone Rastelli

 

Batman – The Knight #1

Batman - The Knight 1Le origini, è innegabile, sono sempre tra i momenti più esaltanti della storia dei supereroi ed è sempre bello rileggerle, aggiornate, in nuove versioni. In casa DC Comics, complici varie Crisi e l’avere personaggi risalenti anche agli anni ’30 (del 1900, meglio specificare perché a breve dovremo farlo di default!), il rivisitare i primi giorni dei loro eroi e ampliarne la mitologia è una prassi collaudata e questa volta è il turno di Batman con una miniserie in 10 numeri dal titolo The Knight.
Particolarità di questa mini è il prendere in esame un periodo della vita di Bruce Wayne mai visto prima o comunque mai sviscerato con questa profondità, ovvero il lasso di tempo che intercorre tra la morte di Thomas e Martha Wayne a Crime Alley e la prima apparizione di Batman. Diversamente da quanto portato su schermo da Christopher Nolan con il suo Batman begins, che ha trattato il periodo di addestramento di un Bruce più “adulto”, il rampollo di casa Wayne che incontriamo in queste pagine è un giovane segnato da una tragedia desideroso di avere sì la sua vendetta, ma ancora insicuro e incerto di quale possa essere la strada per avere giustizia. Sui banchi di scuola, dove il nemico non può che essere incarnato nella figura del bullo, la scelta più ovvia è quella di vedersi un giorno come un poliziotto o un detective ma è altrettanto ovvio – come spesso viene ricordato nell’albo – che il cognome “Wayne” è noto e a suo modo ingombrante per avere una carriera normale in questi campi e quella del diventare un vigilante sembra essere l’unica strada percorribile.
Accanto al protagonista si stagliano con uguale importanza tre figure importanti per l’attuale presente e (probabilmente) per suo futuro: Alfred, lo storico maggiordomo e padre adottivo, che qui possiamo vedere sotto una luce meno posata e più “severa” nei confronti di Bruce, che arriva quasi a cercare lo scontro verbale; Hugo Strange, futuro villain di Batman che qui incontriamo come psicologo del giovane e la terza è Dana Dunlop, giovane compagna di scuola e interesse amoroso di Bruce – una sorta di versione su carta della Rachel Dawes di Begins – che è inconsapevolmente chiave degli eventi che porteranno Bruce nelle fauci di Strange.
Ai testi troviamo Chip Zdarsky che, come in qualsiasi sua opera, riesce a fondere alla perfezione il supereroismo più classico e il lato emozionale dei personaggi e forse proprio per questo risulta perfetto per raccontare i primi giorni di un’anima rotta come quella del giovane Wayne. È innegabile però che la parte del leone la facciano i disegni di un ispirato Carmine Di Giandomenico, che semina silenziosamente il destino di Bruce con pipistrelli nascosti qua e là, dalla copertina alle rughe di espressione accigliate del protagonista. Nota di merito anche per i colori di Ivan Placencia, in grado di cambiare registro cromatico in base al momento raccontato, dai banchi di scuola alle sequenze degli incubi del futuro Batman; colore che scandisce anche il tempo di lettura, dando più o meno enfasi alle scene quasi fosse una colonna sonora aggiunta.
Ci sarebbe tanto altro da dire su questo primo numero e, se la qualità rimarrà questa anche per i prossimi nove, ce ne sarà tanto da dire su tutta la miniserie per molto tempo.
Emanuele Emma

Di seguito, le copertine delle novità DC Comics.

Image Comics

Saga #55

Saga 55Nonostante il titolo della rubrica, noi di First Issue a volte facciamo uno strappo alla regola quando un’uscita segna un punto importante nella storia di una serie amata e di peso nel mondo del fumetto statunitense. In particolare, non potevo esimermi dal parlare dell’attesissima ripartenza, annunciata a sorpresa dopo ben quattro anni di stop e seguita da grande entusiasmo dei fan, dell’amatissima Saga di Brian K. Vaughan e Fiona Staples.
Il finale dell’ultimo arco narrativo prima di questo lungo iato aveva strappato il cuore ai lettori come il Volere lo aveva strappato a Marko, uno dei protagonisti della storia, e la generale carneficina degli ultimi quattro numeri aveva lasciato i fan in stato di shock, confusi su come potesse continuare la serie, o se addirittura fosse necessario.
In questo nuovo arco narrativo, Staples e Vaughan riprendono il filo del discorso senza dare tante spiegazioni al lettore, mostrando solo alcuni dei personaggi sopravvissuti e facendo un salto temporale in avanti. Dalle spiagge del pianeta Jetsam ci si ritrova su un nuovo, sconosciuto mondo: Hazel ha da poco compiuto dieci anni, Alana ha cambiato look e Scudiero, muto dopo la morte del padre Principe Robot IV, è stato adottato dalla famiglia; tutti hanno nuove identità, per sopravvivere si sono dati a traffici illeciti con nuovi associati (Bombazin, la dottoressa Xo) e continuano a fuggire da chi li vorrebbe morti. Nel frattempo, il cacciatore di taglie il Volere torna da Gwendolyn, arrabbiata ex di Marko e adesso Alto Comandante delle forze di Wreath, con le prove della morte del traditore del proprio pianeta, e insieme i due lanciano la caccia finale al resto della famiglia in fuga.
In poche pagine si ritrova tutto quello cha ha fatto di Saga un successo assoluto di critica e pubblico: un mix di azione e momenti introspettivi, tenerezze e turpiloquio, brutalità e sesso esplicito (a volte, come in questo caso, un po’ gratuito), tutto orientato a creare caratterizzazioni coinvolgenti e ricostruire quel clima famigliare che ci fa capire quanto questi personaggi ci siano mancati. La stessa famigliarità si trova nella struttura degli episodi (splash page d’impatto iniziale e splash page con colpo di scena finale) e nel disegno di Fiona Staples: ora grezzo e spigoloso, quasi legnoso e a volte troppo statico, ora elegante, slanciato e sensuale, il tratto della disegnatrice, fatto di poche sintetiche linee esaltate da colori caldi che sfumano in una tenuità simil-acquerello, sembra aver acquisito ancor più corpo nel definire le espressioni e il linguaggio del corpo dei personaggi, contribuendo a quello studio profondo e trascinante di ogni figura presente nel fumetto.
Con alcune rivelazioni inaspettate ben piazzate, ma soprattutto con tante domande aperte e qui nemmeno accennate (che fine hanno fatto gli altri personaggi? Cosa è successo dopo la morte di Marko e di Principe Robot IV? E chi sono i nuovi associati di Alana?), questo nuovo numero di Saga sembra un riscaldamento prima di lanciare una vera e propria ripartenza per una delle serie più attese del 2022, quella che quasi ci eravamo dimenticati e di cui forse ora non potremo più fare a meno.
Emilio Cirri

Di seguito, le copertine delle novità Image Comics.

Altri editori

Di seguito, le copertine delle altre novità.

Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento tra due settimane circa con First Issue #98.
Stay tuned!

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