Il martedì e il mercoledì in USA sono i giorni dedicati all’uscita dei nuovi albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questo episodio #79 ci occupiamo di alcune delle novità uscite nelle ultime due settimane di febbraio 2021.
Marvel Comics
Marvels snapshot è una testata pensata e curata da Kurt Busiek, l’autore del celebre Marvels disegnato da Alex Ross. Proprio all’opera del 1994 sono legati gli albi della serie, tra i quali figura anche questo Captain Marvel: Marvels snapshot, numero autoconclusivo sceneggiato dal veterano Mark Waid per le matite di Claire Roe.
Alla base del progetto c’è l’idea di osservare i supereroi attraverso gli occhi delle persone normali, uno sguardo dal basso verso l’alto che già all’epoca caratterizzò la gente comune presente nella fortunata miniserie di Busiek. Seguendo questa filosofia, l’episodio What’s your story? si apre con la tristezza, la rabbia e la frustrazione di Jenni, quattordicenne disorientata alla ricerca del proprio posto nel mondo e purtroppo discriminata nell’ambiente scolastico. Il fatto che la protagonista lamenti l’assenza di bagni specifici per persone trans ricorda la vicenda di Coy Mathis, che a sei anni, pur nascendo in un corpo maschile, voleva usare la toilette femminile.
Dopo la sequenza iniziale dominata dalla quotidianità, compaiono le “meraviglie”, i superesseri che lottano per salvare la Terra diventando fonte d’ispirazione per Jenni e non solo. L’azione, che scaturisce dalla loro apparizione e si sviluppa anche più avanti nelle vignette di grandi dimensioni dalla composizione dinamica, costituisce più che altro il corredo di un racconto che punta principalmente a trasmettere un messaggio di autodeterminazione, emancipazione e inclusione. Così le scazzottate passano in secondo piano, cedendo il passo ai dialoghi e alle narrazioni delle origini di Capitan Marvel e di Ms. Marvel, le supereroine scelte in questo caso come esempi da seguire. Il risultato è un fumetto scorrevole, semplice, con scambi di battute agili e testi immediati, penalizzato da un certo didascalismo “di concetto” che forse si poteva evitare scavando nel passato dei due personaggi alla ricerca di fatti inediti. Infatti, un lettore abituale potrebbe annoiarsi nel rivivere eventi già noti (nel caso di Carol, parzialmente proposti anche al cinema). Sicuramente, però, il capitolo si rivela utile per coinvolgere nuovi lettori, soprattutto adolescenti, che potrebbero essere invogliati a conoscere più approfonditamente i character qui presentati, acquistando le serie di cui sono titolari.
Immediato, ma anche nervoso, è pure il tratto di Roe, persino un po’ sgraziato in alcuni casi, principalmente quando si tratta di rappresentare da vicino i volti femminili, visto che alcune espressioni facciali sono poco realistiche, non riuscendo tuttavia nemmeno a essere sufficientemente caricaturali o cartoonesche. Più costante per efficacia è la colorazione di Mike Spicer, abile a differenziare l’atmosfera dei flashback da quella del presente narrativo attraverso l’uso di tinte più tenui.
Federico Beghin
Di seguito, le copertine delle altre novità della Marvel Comics.
DC Comics
Dopo le quattro avventure raccontate durante il Future State di gennaio e febbraio 2021, John Ridley continua a raccontare le avventure del “prossimo” Batman in una nuova miniserie digitale sotto l’egida Digital First della DC Comics.
The Next Batman – Second son è ambientata prima che Tim Fox decida di indossare il manto dell’uomo pipistrello, in un passato che vede il secondo genito di Lucius Fox impegnato in una sorta di missione segreta in Vietnam.
Albo d’esordio assolutamente introduttivo e di minore impatto rispetto alle storie scritte da Ridley per The Next Batman, la narrazione soffre forse troppo dell’assenza proprio del costume da pipistrello, seppur sia chiaro e condivisibile l’intento dello sceneggiatore di costruire un racconto “di formazione” che faccia luce sul percorso che porta Tim Fox a indossare i panni del cavaliere oscuro del futuro. Il sussulto finale, con l’entrata in scena di Grifter – personaggio sempre più radicato nell’universo batmaniano – è l’unico elemento che invogli a continuare la lettura nei prossimi numeri.
Anche i disegni di Tony Akins non si attestano oltre una piena sufficienza: un tratto pulito ma senza guizzi che non sfrutta il formato orizzontale della serie, limitandosi a una struttura compositiva semplice e scontata.
David Padovani
Di seguito, le copertine delle altre novità della DC Comics.
Image Comics
Di seguito, le copertine delle novità della Image Comics.
Altri editori
America del Sud, anno 1947. Il giovane Hellboy e il suo padre adottivo professor Bruttenholm si ritrovano ad affrontare una pletora di famelici mostri assassini ammucchiati su di una misteriosa isola. I nostri protagonisti, vittime di un disastro aereo, sono costretti a inoltrarsi per una selva oscura e inospitale che racchiude le rovine di un tempio che sembra celare il segreto delle loro attuali peripezie isolane.
Mike Mignola e Thomas Sniegoski non perdono tempo a introdurre il lettore a questa miniserie dedicata alle avventure giovanili del demone Anung Un Rama, evocato dallo stregone russo Rasputin e dalle SS nel dicembre 1944 e successivamente ribattezzato Hellboy da Bruttenholm, suo amato patrigno.
Spingendo la narrazione nella direzione del puro intrattenimento, la coppia di sceneggiatori porta il lettore a trovarsi velocemente immerso nella particolare ed enigmatica atmosfera dell’isola, sfruttando le infinite possibilità di un luogo che nell’immaginario collettivo è sinonimo di Avventura. Granchi giganti, scimmie assassine, velociraptor e un killer dalle deliranti motivazioni religiose, sono solo alcuni dei riferimenti inseriti nella storia che citano apertamente letteratura e cinema pulp, garantendo un quid di violenza iperrealistica utile al registro narrativo scelto.
Alleggerendo il substrato gotico fatto di leggenda e mitologia che da sempre accompagna la figura e le avventure di Hellboy adulto, investigatore del paranormale avvolto da un’aura di sacralità e misticismo, Mignola e Sniegoski sembrano riconnettersi alla primeva e fresca energia del personaggio. Un adolescente irrequieto catapultato in un mondo ricco di avventure da vivere e segreti da svelare, impegnato qui a espandere il suo mito fumettistico grazie a un riuscito racconto dai canoni e dallo stile juveniles. Poche ma significative linee di testo aggiungono poi profondità al protagonista, gettando una tenue luce sui delicati rapporti tra figlio e genitore adottivo, facendoci riflettere sulla solo apparente semplicità dei personaggi immaginari che vivono nelle nostre letture.
Di grande e riuscito impatto visivo è l’apporto grafico delle matite di Craig Rousseau, capaci di restituire un feeling da fumetto per ragazzi. Il disegnatore grazie a uno stile vivido e frizzante, fatto di linee semplici e fluide, cattura lo spirito avventuroso della trama e la corretta estetica dei luoghi e dei personaggi, risultando però a tratti affrettato, poco preciso ed incisivo. Senza sbavature e con riusciti rimandi alla cultura pop è la colorazione a cura di Dave Stewart, basata su di una palette dai toni caldi e brillanti che ben sottolineano il mood generale.
Con una bella cover realizzata da Matt Smith, che richiama alla memoria le avventure di Tintin di Hergé, il numero d’esordio di Young Hellboy convince per la sua disarmante genuinità e freschezza proponendo un tono narrativo improntato a una divertita e divertente leggerezza. Lontano dalle secche del banale Mignola e Sniegoski vincono la scommessa andando a stravolgere l’iconografia di un personaggio amato e immediatamente riconoscibile, riuscendo ad inaugurare un nuovo e interessante filone narrativo nella vita del detective del paranormale.
Ferdinando Maresca
Basata sul racconto Breakfast at Twilight di Philip K. Dick, la serie scritta da Stephanie Phillips e disegnata da Tony Shasteen per Aftershock Comics immerge i lettori in un’ucronica America degli anni ’50, dove la guerra fredda tra USA e Unione Sovietica risulta in conseguenze ben più tragiche rispetto alla storia che tutti conosciamo. Rimandando ogni sostanziale sviluppo narrativo solamente alle ultime pagine, questo primo albo si concentra sull’introdurre il protagonista, Tim, remissivo venditore di auto usate con la passione per le apparecchiature radiofoniche, e la sua famiglia. L’autrice punta tutto sulla semplicità e l’immediatezza della narrazione per mostrare il personaggio all’interno di uno spaccato di vita quotidiana che riesce a delinearne il carattere e la personalità in maniera sfaccettata e credibile. Una caratterizzazione efficace, costruita attraverso i vari momenti di interazione con le persone che lo circondano, che lascia trasparire appieno l’umanità del personaggio e favorisce pertanto l’empatizzazione da parte dei lettori. Coinvolgente è anche l’atmosfera di quiete quasi surreale che accompagna l’azione, una calma rassicurante che però si porta appresso anche un persistente senso di inquietudine, come di calma prima della tempesta. Lo spiazzante cliffhanger è poi sufficiente a stimolare le aspettative per l’evolversi della storia.
I disegni sono caratterizzati da uno stile volumetrico e realistico, in una certa misura debitore dell’arte di Alex Ross, che eccelle nel riprodurre i lineamenti delle figure umane e la loro gestualità.
Marco Marotta
Di seguito, le copertine delle altre novità.
Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento al 17 marzo 2021 con First Issue #80.
Stay tuned!
[Un ringraziamento al nostro Paolo Garrone, che cura la gallery delle cover sulla pagina Facebook de Lo Spazio Bianco per ogni puntata di First Issue.]